Altre testimonianza Francescane

XI - Ricordi di Frate Illuminato

[2690] 1. Diceva il ministro generale ( san Bonaventura ), che frate Illuminato, già compagno di san Francesco nella sua missione dal sultano d'Egitto, era solito narrare questi episodi.

Mentre Francesco era alla corte, il sultano volle mettere alla prova la fede e la devozione che egli mostrava d'avere verso il Signore nostro crocifisso.

Un giorno fece stendere nella sala delle udienze uno splendido tappeto, decorato per intero con un motivo geometrico a forma di croce, e poi disse ai presenti: " Si chiami ora quell'uomo, che sembra essere un cristiano autentico; se per venire fino a me calpesterà con i suoi piedi questi segni di croce intessuti nel tappeto, l'accuseremo di fare ingiustizia al suo Signore; se invece si rifiuta di venire, gli domanderò perché commette questa scortesia di non venire fino a me ".

Chiamato, Francesco, che era pieno di Dio e da questa pienezza era bene istruito su quanto doveva fare e su quanto doveva dire, andò dritto dal sultano.

Quegli, ritenendo d'aver motivo sufficiente per rimproverare l'uomo di Dio perché aveva fatto ingiuria al suo Signore Gesù Cristo, gli disse: " Voi cristiani adorate la croce, come segno speciale del vostro Dio; perché dunque non hai avuto timore a calpestare questi segni della croce disegnati sul tappeto? ".

Rispose il beato Francesco: " Dovete sapere che assieme al Signore nostro furono crocifissi anche due ladroni.

Noi possediamo la vera croce del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, e questa noi l'adoriamo e la circondiamo della più profonda devozione.

Ora, mentre questa santa e vera croce del Signore fu consegnata a noi, a voi invece sono state lasciate le croci dei due ladroni.

Ecco perché non ho avuto paura di camminare sui segni della croce dei ladroni.

Tra voi e per voi non c'è nulla della santa croce ".

[2691] 2. Il sultano gli sottopose anche un'altra questione: " Il vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vi vuol togliere la tonaca, ecc.

Quanto più voi cristiani non dovreste invadere le nostre terre, ecc. ".

Rispose il beato Francesco: " Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo.

Altrove, infatti, è detto: Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da te.

E con questo ha voluto insegnarci che se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti a separarlo, ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tenta di allontanarci dalla fede e dall'amore del nostro Dio

Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perché voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione di lui quanti più uomini potete.

Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore del mondo, vi amerebbero come se stessi ".

Tutti gli astanti furono presi da ammirazione per le risposte di lui.

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