Regola di s. Chiara

Bolla di Papa Innocenzo IV

[2744] Innocenzo vescovo, servo dei servi di Dio.

Alle dilette figlie in Cristo Chiara abbadessa e alle altre sorelle del monastero di San Damiano d'Assisi, salute e apostolica benedizione.

[2745] La Sede Apostolica suole acconsentire ai pii voti e benevolmente favorire gli onesti desideri di coloro che chiedono.

Ora, da parte vostra ci è stato umilmente richiesto che ci prendessimo cura di confermare con la nostra autorità apostolica la forma di vita, secondo la quale dovete vivere comunitariamente in unità di spiriti e con voto di altissima povertà, che vi fu data dal beato Francesco e fu da voi spontaneamente accettata, quella che il venerabile nostro fratello vescovo di Ostia e Velletri ritenne bene che fosse approvata, come è ampiamente contenuto nella lettera scritta a proposito dallo stesso vescovo.

[2746] Noi pertanto, ben disposti ad accogliere la vostra supplica, ratificando di buon grado quanto sopra ciò è stato fatto dal medesimo vescovo, lo confermiamo col potere apostolico e l'avvaloriamo con l'autorità del presente scritto, nel quale facciamo inserire parola per parola il testo della stessa lettera, che e questo:

[2747] Rinaldo, per misericordia di Dio vescovo di Ostia e Velletri, alla sua carissima in Cristo madre e figlia Donna Chiara abbadessa di San Damiano in Assisi, e alle sorelle di lei, presenti e future, salute e paterna benedizione.

[2748] Poiché voi, figlie dilette in Cristo, avete disprezzato le vanità e i piaceri del mondo e seguendo le orme dello stesso Cristo e della sua santissima Madre, avete scelto di abitare rinchiuse e di dedicarvi al Signore in povertà somma per potere con animo libero servire a Lui, noi, encomiando nel Signore il vostro santo proposito, di buon grado vogliamo con affetto paterno accordare benevolo favore ai vostri voti e ai vostri santi desideri.

[2749] Per questo, accondiscendendo alle vostre pie suppliche, con l'autorità del signor Papa e nostra, confermiamo in perpetuo per voi tutte e per quelle che vi succederanno nel vostro monastero e con l'appoggio della presente lettera avvaloriamo la forma di vita e il modo di santa unità e di altissima povertà, che il beato padre vostro Francesco vi consegnò a voce e in scritto da osservare e che è qui riprodotta.

Ed è questa:

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