Regola di s. Chiara

VII. Del modo di lavorare

[2792] Le sorelle alle quali il Signore ha dato la grazia di lavorare, lavorino, dopo l'ora di terza, applicandosi a lavori decorosi e di comune utilità, con fedeltà e devozione, in modo tale che, bandito l'ozio, nemico dell'anima, non estinguano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire.

[2793] E l'abbadessa o la sua vicaria sia tenuta ad assegnare in capitolo, davanti a tutte, il lavoro che ciascuna dovrà svolgere con le proprie mani.

Ci si comporti allo stesso modo quando qualche persona mandasse delle elemosine, affinché si preghi in comune per lei.

E tutte queste cose vengano distribuite dall'abbadessa o dalla sua vicaria col consiglio delle discrete a comune utilità.

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