Processo di canonizzazione  

Ventesimo testimonio

[3140] 1. A dì ventinove de novembre, nella chiesa de Santo Paulo, presenti messere Leonardo Arcidiacono de Spoleto, don Iacobo plebano de Trevi, in presenzia del preditto messere lo Vescovo Spoletino, Ioanni de Ventura de Assisi giurò sopra le preditte cose e disse: che esso testimonio conversava in casa de madonna Chiara, mentre che lei era in casa del suo padre, mammola e vergine, però che lui era fameglio de casa.

[3141] 2. Et allora essa madonna Chiara poteva avere diciotto anni o circa, e del più nobile parentado de tutta la città de Assisi, da canto de padre e de madre.

Lo suo padre se chiamò messere Favarone, e lo suo avo messere Offreduccio de Bernardino.

Et allora essa mammola era de tanta onestà in vita et in abito, come se fusse stata molto tempo nel monasterio.

[3142] 3. Adomandato che vita teneva, respose: bene che la corte de casa sua fusse de le maggiori de la città et in casa sua se facessero grandi spese, nondimeno lei li cibi che le erano dati da mangiare come in casa grande, li reservava e reponeva, e poi li mandava a li poveri.

Adomandato come sapesse le dette cose, respose che, stando lui in casa, le vedeva et credevale fermamente, perché così se diceva.

[3143] 4. E che, essendo lei ancora in casa del padre, portava una stamigna bianca sotto gli altri vestimenti.

[3144] 5. Disse anche che essa degiunava e stava in orazione e faceva le altre opere pietose, come lui vide; e che se credeva che dal principio fosse stata ispirata dallo Spirito Santo.

[3145] 6. Anche disse che la preditta madonna Chiara, come essa audì che santo Francesco aveva eletta la via de la povertà, propuse nel suo core di fare anche lei quello medesimo.

E cosi da esso santo Francesco fu tondita nella chiesa de Santa Maria de la Porziuncola o nella chiesa de Santo Paulo.

E volendo li suoi parenti cavarla fora de la chiesa de Santo Paulo e remenarla ad Assisi, essa lo' mostrò lo capo tondito.

Adomandato come lo sapesse, respose che lo udì dire et erane pubblica fama.

[3146] 7. E da poi andò al loco de Santo Damiano, dove diventò madre e maestra dell'Ordine de Santo Damiano, e lì generò molti figlioli e figliole nel Signore nostro Iesu Cristo, come oggì se vede.

[3147] 8. Anche disse che de la sua santità nessuno per alcuno modo ne doveria dubitare, però che lo Signore fa per lei molti miraculi, come è manifesto.

[3148] 9. Anche disse che quello anno, dopo la morte de la sopraddetta madonna santa Chiara, vide uno oltremontano furioso, ovvero indemoniato, legato con le funi, essere menato al sepulcro de la detta santa madonna Chiara, e in quello loco fu liberato.

Adomandato come sapesse questo, respose che vide lo infermo de la detta infermità e vide che lì al sepolcro de la detta santa Chiara fu subitamente liberato.

Adomandato del nome de quello infermo, respose che non lo sapeva, però che non era de queste parti.

Adomandato a la invocazione de quale santo fu liberato, respose che al sepulcro de la detta madonna santa Chiara.

E questo fu pubblico e notorio.

Adomandato del mese e del dì che questo fu, respose che credeva che fusse stato del mese de settembre prossimo passato.

Del dì disse ( che ) non se recordava.

Adomandato chi ce fu presente, respose che tutti quelli de la piazza el videro e corsero insieme con lui al sepolcro de la preditta madonna santa Chiara.

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