Leggenda di Santa Chiara Vergine

Conoscenza e amicizia con il Beato Francesco

[3162] 5. Udendo poi parlare di Francesco, allora già celebre, che come uomo nuovo, con nuove virtù rinnovava la via della perfezione ormai sparita dal mondo, tosto desidera sentirlo e vederlo, spinta a fare ciò dal Padre degli spiriti, da cui entrambi, benché in modo diverso, avevano ricevuto le prime ispirazioni.

Né minore è il desiderio di lui - che a sua volta ha sentito decantare la fanciulla così ricca di grazia - di incontrarla e di parlarle: per vedere se in qualche modo gli sia dato di strappare dal mondo perverso questa nobile preda e rivendicarla al suo Signore, lui che era tutto proteso a conquiste di tal genere ed era venuto per devastare il regno del mondo.

[3163] La visita, dunque, e più spesso è lei a visitarlo, regolando la frequenza dei loro incontri in modo tale che quella divina attrattiva potesse passare inosservata agli occhi degli uomini e non nascessero pubbliche mormorazioni a macchiarla.

Accompagnata infatti da una sola persona a lei familiare, la fanciulla usciva dalla casa paterna e si recava di nascosto ad incontrare l'uomo di Dio, le cui parole le sembravano di fiamma e le opere sovrumane.

[3164] Il padre Francesco la esorta a disprezzare il mondo, dimostrandole con linguaggio ardente che sterile è la speranza fondata sul mondo e ingannatrice ne è l'apparenza; instilla nelle sue orecchie la dolcezza delle nozze con Cristo, persuadendola a serbare intatta la gemma della castità verginale per quello Sposo beato, che l'amore ha incarnato tra gli uomini.

[3165] 6. Ma perché dilungarmi in molte parole?

Di fronte alla sollecitudine del padre santissimo che si occupa di lei con la cura di un fedelissimo mediatore, la vergine non rinvia a lungo il suo consenso.

Tosto si spalanca davanti alla sua anima la visione della gioia eterna, a confronto della quale perde valore il mondo intero; per il cui desiderio il suo essere si strugge e vien meno, per il cui amore anela alle nozze eterne.

Accesa infatti da fiamma celeste, cosi profondamente ripudiò la vanità della gloria terrena, che nulla più del fasto mondano poté in qualche modo intaccare il suo cuore.

Anche le lusinghe della carne disprezza e si propone di tenersi lontana dal talamo di colpa, desiderando di fare del suo corpo un tempio per Dio solo e attenta a meritare con la pratica della virtù le nozze col gran Re.

[3166] E si affida allora completamente al consiglio di Francesco, scegliendolo come sua guida, dopo Dio, nella via da seguire.

Da quel momento in poi la sua anima è tutta legata ai suoi santi consigli ed accoglie con cuore ardente ciò che egli le va insegnando intorno a Gesù buono.

Sopporta ormai con fastidio l'eleganza degli ornamenti mondani e considera spazzatura ogni cosa che attira esternamente l'ammirazione, al fine di guadagnare Cristo.

Indice