Barnabiti

Dizionario

1) Religiosi regolari della congregazione di San Paolo fondata a Milano nel 1530 da Antonio Maria Zaccaria


I Chierici Regolari di San Paolo ( in latino Clerici Regulares Sancti Pauli ) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questo ordine, detti popolarmente Barnabiti, pospongono al loro nome la sigla B.

È uno dei più antichi ordini di chierici regolari nella storia della Chiesa: nacque alla vigilia del Concilio di Trento sull'onda dei movimenti di "riforma" della vita cristiana.

Il suo nome deriva dalla casa-madre dell'istituto, presso la chiesa di San Barnaba di Milano.

La sede generalizia attualmente si trova a Roma, dove fu trasferita da Milano nel 1662.

Al carisma dell'ordine, fondato da sant'Antonio Maria Zaccaria ( 1502–1539 ), partecipano anche le Suore Angeliche di San Paolo e i Laici di San Paolo ( laicali, specialmente di coniugati ).

Nome popolare dell'Ordine dei Chierici Regolari di s. Paolo, derivato dalla chiesa di S. Barnaba in Milano, la prima in cui essi officiarono stabilmente.

Le origini

La nuova formazione religiosa prese avvio in un cenacolo di promettente risveglio spirituale, il cui animatore fu s. Antonio Maria Zaccaria.

Presto irrobustita da un buon numero di seguaci, venne approvata nel 1533 da Clemente VII.

Nel quadro della riforma cattolica costituì, insieme ad analoghi organismi, una tipologia originale di vita religiosa associata, più flessibile di quelle ereditate dal passato, ben sintonizzata sui bisogni dell'epoca.

Scopo

L'ordine si è posto come scopo il "rianimare lo spirito ecclesiastico e lo zelo per le anime tra il clero".

Carlo Borromeo, che ricevette assistenza dai Barnabiti nella sua opera di riforma della diocesi di Milano, nelle sue biografie menziona il suo affetto per loro e il piacere che gli procurava il soggiornare nella loro casa di San Barnaba.

Francesco di Sales, che amava definirsi Barnabita, invitò la Congregazione nella sua diocesi, per fondare dei collegi ad Annecy e Thonon-les-Bains, mentre il barnabita Guerin fu suo coadiutore e in seguito, essendogli succeduto nella sede di Ginevra, si distinse per lo zelo con cui promosse la sua canonizzazione.

Carisma

Il carisma è un'esperienza dello Spirito, pertanto è una realtà dinamica di vita.

I punti del carisma dei Barnabiti, universalmente condivisi, sono: il carisma di sant'Antonio Maria Zaccaria è lo stesso di san Paolo e si può definire "carisma della riforma".

Il carisma paolino si può sintetizzare

nell'apostolato ( condizione di inviato, sempre in missione),

nella predicazione del Vangelo e

nell'evagelizzazione dei pagani ( evangelizzazione dei "lontani" ).

Con "carisma della riforma" si intende la riforma della Chiesa e della società, una riforma interiore della persona, della comunità cristiana e della comunità civile.

Il carisma paolino-zaccariano si è approfondito e sviluppato nel corso dei secoli grazie al discernimento comunitario e al contributo personale di figure particolarmente significative che hanno segnato la storia dell'Ordine.

Alcuni aspetti, assenti alle origini, ma che ormai caratterizzano in modo indelebile il carisma barnabitico, sono:

la spiritualità di Francesco di Sales;

la tradizione culturale e scientifica;

l'attività educativa, svolta principalmente in ambito scolastico;

le devozioni al Sacro Cuore e alla Madonna della Divina Provvidenza.

I Barnabiti ebbero anche discepoli famosi, come Alessandro Manzoni e Eugenio Montale.

Lo sviluppo

Nel '600 e nel '700 i barnabiti conobbero una significativa crescita, che garantì alle fresche energie dell'ordine una duttile capacità di accostare settori nevralgici della cultura e della società.

Grazie all'agilità della sua struttura, ma soprattutto a un inconfondibile spirito ascetico, l'ordine dei barnabiti ha conservato un carattere spiccatamente familiare, insieme a uno stile semplice e affidabile, che ne colorano la spiritualità con i toni della moderazione e della discrezione.

L'attività apostolica, equilibratamente armonizzata con i doveri della preghiera, del silenzio, della meditazione, della penitenza, propri dello stato religioso, ha percorso i più diversi campi, specie quelli della direzione spirituale, della elaborazione di testi su temi devozionali, liturgici, mistici e, parallelamente, della promozione di studi letterari, scientifici, storici.

Particolarmente incisivo si è rivelato l'impegno dei barnabiti nel campo dell'istruzione media e superiore, capace di adattarsi ai progressi della didattica e, soprattutto nel sec. XVIII, agli indirizzi "illuminati" della filosofia, della matematica, della tecnica.

Per limitarsi all'Italia, uscirono dai collegi dei barnabiti personaggi come i fratelli Verri, G. Parini, A. Manzoni e, dopo la parentesi della soppressione napoleonica, C. Cantù, P. Mascagni, A. Oriani, M. Minghetti.

Ne minore fu l'apertura dei loro orizzonti missionari, con puntate in Cina e Cocincina, e con uno stabile insediamento in Birmania, dove fra l'altro per primi codificarono, in pregevoli grammatiche e dizionari, la lingua del paese.

Come si espresse all'inizio del '900 lo studioso francese G. Goyau, tra i barnabiti spiccavano tendenze avanzate, sensibili al rinnovamento religioso e civile.

Attualmente l'ordine, oltre che in Italia, vanta fondazioni in Francia, Belgio, Brasile, Cile ed Argentina.