Battistero

Dizionario

1) Edificio destinato al rito battesimale, perlopiù annesso a una cattedrale

2) Fonte battesimale


Il Battistero è un edificio sacro, a pianta circolare o poligonale con copertura a cupola nel quale in epoca paleocristiana e medievale veniva celebrato il sacramento del Battesimo, per questo conteneva il fonte battesimale.

È separato dal corpo della chiesa e collocato in genere di fianco ad essa.

A partire dal XIV secolo, con il prevalere del battesimo per infusione, il battistero divenne una cappella, spesso importante per ricchezza e pregio artistico, situata in genere sul lato sinistro vicino all'ingresso.

Anticamente il battistero veniva costruito a parte, perché ai non battezzati non era permesso entrare in chiesa.

Successivamente l'edificio separato fu sostituito da un locale, posto prima dell'ingresso della chiesa vera e propria, chiamato nartece.

Quando i cristiani costituirono la stragrande maggioranza della popolazione e la figura del catecumeno adulto, scomparve quasi completamente, per essere sostituita dai neonati, il fonte battesimale trovò posto all'interno delle chiese, solitamente collocato in una cappella vicino alla porta principale sulla sinistra entrando.

Il lato sinistro infatti è, simbolicamente, quello degli impuri.

Spesso i battisteri, come edifici separati, avevano forma ottagonale a richiamare l'ottavo giorno della creazione, giorno della Resurrezione di Cristo, dopo i sei giorni della creazione e il settimo il sabato, l'ottavo annuncia l'eternità.

Il numero otto viene anche interpretato come la somma di quattro, numero del corpo umano, più tre, le nature dell'anima, più uno, la divinità; riunisce così le condizioni necessarie alla nascita di una nuova vita, purificando l'intero essere.

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Il battistero, nei casi più rappresentativi, è separato dal corpo della chiesa ed è collocato generalmente al suo fianco o di fronte al prospetto principale.

L'edificio in genere si presenta a pianta poligonale o circolare con una copertura a cupola e al suo interno contiene il fonte battesimale, che in genere è costituito da una vasca in marmo, giacché doveva permettere la parziale immersione del battezzando, secondo la tradizione rituale paleocristiana.

La diffusione dei battisteri in Italia è stata particolarmente importante nel periodo romanico e gotico, mentre nelle epoche successive si preferì destinare allo scopo una cappella collocata all'interno dell'edificio principale, in genere la più vicina all'ingresso, anche in seguito alle modifiche del rito, che attualmente avviene solo con l'aspersione di una modica quantità di acqua sul capo del battezzando.

Il fonte battesimale, in questi casi, non è più costituito da una vasca, ma da un elemento architettonico simile a un'acquasantiera.

La cappella dedicata al battesimo, seppur non più costituita da un edificio autonomo, è comunque denominata battistero.

Dopo i dettami del Concilio di Trento, che ha restituito al battesimo la sua dimensione comunitaria, la funzione del battistero è via via scemata.


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