Confessioni di Geremia
Nuovo dialogo con Dio ( Ger 11,18-12,5 ) che attesta una crisi interiore durante il ministero del profeta. Qui, come in Ger 12,5, Jahvè lungi dal lenire l'angoscia di Geremia, la condanna come « vile » ed esige dal profeta una nuova « conversione », che poi egli stesso sancisce rinnovando, quasi con gli stessi termini, gli ordini e le promesse della vocazione ( vv 19-20; Ger 1,9.17-19 ). Queste « confessioni » di Geremia ( Ger 11,18-12,5; Ger 15,10-21; Ger 17,14-18; Ger 18,18-23; Ger 20,7-18 ) provengono dal profeta stesso. Esse non costituiscono un'autobiografia, ma sono una testimonianza commovente delle crisi interne che ha attraversato e che sono descritte nello stile dei salmi di lamento. |
Ger 15,10 |