Congregazioni

… vaticane

Sono i dicasteri che coadiuvano il Papa nella sua missione di maestro e di capo di tutta la Chiesa; corrispondono, nella loro funzionalità, a quelli che sono i ministeri nell'amministrazione politica dello stato.

Sono divise secondo le loro competenze specifiche, presiedute da un cardinale e composte dagli ufficiali addetti e dai collaboratori. ( v. Curia )

In latino, « congregatio » significa il raduno di alcune persone per compiere un atto comune o per decidere qualcosa insieme.

Nella storia della Chiesa, sono dette « Congregazioni » quegli uffici creati dai Papi perché li aiutassero nel governo e negli affari di tutta la Chiesa; a capo di esse vi era sempre un Cardinale.

Si chiamano Congregazioni anche quegli Istituti religiosi sorti dal secolo XVII in poi, nati soprattutto con uno scopo pratico, educativo o caritativo-assistenziale. ( v. Carità ).

… Religiose

Società religiose i cui membri sono legati da voti semplici, perpetui o temporanei.

Le congregazioni religiose differiscono dagli ordini ( monastici o mendicanti ), in cui si pronunciano voti solenni.

Benché le associazioni di terziari francescani e domenicani, composte da laici di ambo i sessi, sorte nel sec. XIII, e i beghinaggi diffusisi in Francia e Belgio nei secc. XV e XVI, rappresentino i modelli originari delle moderne congregazioni religiose, queste riprendono più direttamente la struttura delle comunità di chierici regolari sorte nel sec. XVI.

Queste comunità praticavano i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza ed esercitavano la cura d'anime; nella loro vita comunitaria aveva minor rilievo la recita dell'ufficio corale rispetto alla pratica degli ordini monastici.

Generalmente l'autonomia delle singole case era minima e si affermò la tendenza alla centralizzazione.

Dopo il concilio di Trento ( sec. XVI ) vi fu una grande fioritura di congregazioni religiose, che rispondevano all'esigenza di raccordare i bisogni di rinnovamento della Chiesa e quelli della società.

v. Istituti religiosi e secolari; Ordini religiosi

… Vaticane

Commissioni della Curia Romana per il conveniente disbrigo degli affari amministrativi della Chiesa universale, costituite da cardinali ( dei quali uno ricopre l'ufficio di prefetto ) e da alcuni vescovi ( dei quali uno ricopre l'ufficio di segretario ).

L'origine delle congregazioni vaticane

Per lungo tempo gli affari della Chiesa universale furono trattati in concistoro ed eseguiti dalla Cancelleria Apostolica.

Ma il numero sempre maggiore e la complessità delle questioni da esaminare fecero sentire la necessità di creare commissioni particolari di cardinali.

La prima di tali commissioni con carattere di stabilità fu la S. Congregatio Inquisitionis ( Santa Congregazione dell'Inquisizione ), istituita da Paolo III con la costituzione Licet ab initio ( 21.VII.1542 ).

A essa seguirono altre create da Pio IV, Gregorio XIII, Paolo V.

Ma chi per primo ordinò con piano organico i dicasteri della Curia Romana fu Sisto V con la costituzione Immensa Dei del 22.1.1588.

La distribuzione fatta da Sisto V, ritoccata da Clemente VIII, Gregorio XV, Urbano VIII, Clemente IX e Pio VII, rimase sostanzialmente in vigore fino ai nostri giorni.

Quantunque create per la trattazione degli affari amministrativi, le congregazioni spesso definirono anche cause in via giudiziaria.

Fu appunto per ristabilire nettamente i limiti tra giurisdizione e amministrazione, come pure per determinare le attribuzioni proprie delle singole congregazioni, che Pio X il 29.VI.1908 promulgò la costituzione Sapienti Consilio con l'annesso Ordo servandus in Ss. Congregationibus, Tribunalibus, Officiis Romunae Curiae ( Ordine da tenersi nelle Ss. congregazioni, tribunali e uffici della Curia Romana ).

Tali norme furono accolte nel Codice di diritto canonico del 1917 ( can. 243 § I ) e rimasero praticamente in vigore fino alla costituzione apostolica Regimini Ecclesiae Universae ( 15.V111.1967 ), nella quale Paolo VI, rispondendo ai voti del concilio Vaticano II, le modificò costituendo nuovi dicasteri con mansioni di promozione.

Giovanni Paolo II, con la costituzione apostolica Postar bonus ( 28.VI.1988 ), ha riordinato di nuovo la Curia Romana.

L'attuale organizzazione delle congregazioni vaticane

Le congregazioni vaticane sono nove.

La prima è la Congregazione per la Dottrina della Fede.

Suo compito e di promuovere e di tutelare la dottrina sulla fede e i costumi in tutto l'orbe cattolico: è pertanto di sua competenza tutto ciò che in qualunque modo tocca tale materia.

La Congregazione per le Chiese Orientali tratta le materie concernenti le Chiese orientali cattoliche e cura i rapporti con le rispettive gerarchie e i fedeli.

La Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti si occupa di tutto ciò che - salva la competenza della Congregazione della Dottrina della Fede - spetta alla Sede Apostolica circa la regolamentazione e la promozione della sacra liturgia, in primo luogo dei sacramenti.

La Congregazione delle Cause dei Santi tratta tutto ciò che, secondo la procedura prescritta, porta alla canonizzazione dei servi di Dio.

La Congregazione per i Vescovi si occupa delle materie che riguardano la costituzione e la provvista delle Chiese particolari, nonché l'esercizio dell'ufficio episcopale della Chiesa latina, salva la competenza della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, a cui spetta di dirigere e coordinare in tutto il mondo l'opera di evangelizzazione e la cooperazione missionaria, salva la competenza della Congregazione per le Chiese Orientali.

La Congregazione per il Clero, salvo il diritto dei vescovi e delle loro conferenze, si occupa di quelle materie che riguardano i presbiteri e i diaconi del clero secolare in ordine sia alle loro persone, sia al loro ministero pastorale, sia a ciò che è loro necessario per l'esercizio di tale ministero, e in tutte queste questioni offre ai vescovi l'aiuto opportuno.

La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e per le Società di Vita Apostolica ha per compito di promuovere e regolare la pratica dei consigli evangelici, come viene esercitata nelle forme approvate di vita consacrata, e insieme l'attività delle Società di Vita Apostolica in tutta la Chiesa latina.

La Congregazione dei Seminari e degli Istituti di Studi esprime e traduce in atto la sollecitudine della Sede Apostolica circa la formazione di coloro che sono chiamati agli ordini sacri, nonché circa la promozione e l'ordinamento dell'educazione cattolica.

La congregazione si impegna affinché nella Chiesa si abbia un numero sufficiente di università ecclesiastiche e cattoliche e di altri istituti di studio, nei quali siano approfonditi e promossi le discipline sacre e gli studi umanistici e scientifici, tenendo conto della verità cristiana, e i cristiani siano adeguatamente formati all'adempimento delle loro funzioni.

Essa erige o approva le università e gli istituti ecclesiastici, ratifica i rispettivi statuti, esercita l'alta direzione su di essi e vigila perché nell'insegnamento dottrinale sia salvaguardata l'integrità della fede cattolica.

Per quanto riguarda le università cattoliche, si occupa delle materie di competenza della Santa Sede.

Favorisce la collaborazione e il reciproco aiuto tra le università e le loro associazioni ed e di tutela per esse.

Le congregazioni generalmente non hanno limiti di territorio, se si eccettuano la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti, quelle per i Vescovi, per il Clero, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e quella per l'Educazione Cattolica, le quali, per i fedeli di rito orientale e per i luoghi di missione, sono rispettivamente limitate dalla Congregazione per le Chiese Orientali e da quella per l'evangelizzazione dei popoli.

Codice Diritto Canonico

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