Guida delle scuole cristiane

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L'aritmetica

301 Ogni classe dove si scrive a righe intere, avrà una grande lavagna, larga…, alta…, divisa in due parti, su ciascuna delle quali si scriveranno alcune operazioni di aritmetica, eccetto quelle della divisione, per le quali è necessaria una lavagna intera.

302 La lavagna dovrà essere attaccata al muro, nel posto più comodo, all'altezza di cinque piedi da terra e con la parte alta inclinata in avanti di mezzo piede.

303 Le due parti debbono essere dipinte con colore nero ad olio in modo da poter scrivere gli esercizi col gesso.

La lavagna sarà fatta in questo modo:

304 All'apprendimento dell'aritmetica prenderanno parte alunni di diversi gruppi: alcuni per imparare l'addizione, altri la sottrazione o la moltiplicazione o la divisione, secondo il loro livello di preparazione.

305 Il maestro scriverà alla lavagna un esercizio di ogni operazione tutti i sabati o l'ultimo giorno di scuola della settimana, se il sabato è giorno di vacanza.

306 Il maestro deve porre attenzione perché tutti gli alunni che apprendono l'aritmetica ricopino queste operazioni il lunedì mattina all'inizio della lezione di scrittura, oppure, se c'è vacanza il lunedì, il primo giorno di scuola della settimana.

A questo scopo è necessario che gli alunni abbiano un quadernetto formato da fogli di carta piegati in quattro.

307 L'aritmetica si inizia ad insegnare soltanto agli alunni del quarto gruppo di coloro che scrivono con carattere tondo e a quelli del secondo che scrivono con quello corsivo.

Spetterà al Fratello Direttore o al Fratello Ispettore decidere l'ammissione a questo apprendimento, come si fa con gli altri.

308 L'insegnamento dell'aritmetica sarà fatto il martedì o il venerdì pomeriggio, dall'una e mezzo alle due.

Se c'è vacanza il martedì si rimanda al mercoledì, come si rimanda al sabato, quando c'è vacanza il venerdì.

309 Per insegnare l'aritmetica, il maestro resterà in piedi davanti alla cattedra, mentre un alunno di ciascun gruppo, in piedi, ripeterà a voce alta le operazioni del suo programma, indicando con la bacchetta le cifre una dopo l'altra, addizionandole, sottraendole, moltiplicandole e dividendole.

Per spiegare bene l'addizione comincerà dalle ultime cifre e dall'alto in basso, dicendo per esempio 6 e 9 fanno 15, ecc.

310 Mentre un alunno esegue l'operazione che riguarda il suo programma, il maestro gli farà diverse domande ad essa concernenti, per meglio fargliela comprendere e ricordare.

Qualora il maestro usasse termini tecnici che lo scolaro non capisce bene, li spiegherà tutti e li farà ripetere, prima di procedere oltre.

311 Per vedere se gli altri alunni sono attenti e comprendono, il maestro interrogherà di tanto in tanto anche altri alunni dello stesso gruppo.

312 Se nell'eseguire una operazione l'alunno interrogato sbagliasse, il maestro indicherà un altro alunno dello stesso gruppo o di uno superiore, per correggerlo e dire bene quello che questi ha detto male.

Qualora non vi fosse alcun alunno in grado di rettificare, interverrà lo stesso maestro.

313 L'alunno che esegue l'operazione alla lavagna, deve scrivere in basso il totale dell'addizione, la cifra sottratta e il risultato della sottrazione, il prodotto e il totale della moltiplicazione, il quoziente e le cifre da sottrarre nella divisione con la prova di verifica.

Dopo di che l'alunno cancellerà la parte che ha scritto lui e solo quella, per permettere ad un altro di eseguire la medesima operazione.

314 L'apprendimento dell'aritmetica, come delle altre materie, deve essere graduale, cominciando dalle operazioni più semplici e finendo con quelle più complicate.

315 Quando l'alunno che esegue la prima operazione, cioè quella più facile, avrà terminato, l'altro che deve eseguire l'operazione seguente lo farà allo stesso modo, e così tutti gli altri.

316 Quando un alunno eseguirà un'operazione di aritmetica, a qualunque gruppo appartenga, tutti gli altri compagni saranno rivolti verso la lavagna, staranno seduti e faranno attenzione alle cifre che scrive e a quello che dice.

317 Tutti gli alunni che sono nei corsi di scrittura, anche se non imparano ancora l'aritmetica, devono prestare ugualmente attenzione.

318 Il maestro avrà un registro di tutti gli alunni che imparano l'aritmetica, divisi per gruppi; avrà anche cura che tutti, uno dopo l'altro, senza eccezione, eseguano in classe un'operazione alla lavagna.

319 Gli alunni di ciascun gruppo saranno a loro volta divisi in principianti e provetti.

I principianti eseguiranno l'operazione sul loro quadernetto dopo che lo scolaro di turno l'avrà eseguita a voce alta.

Al riguardo della divisione, i principianti eseguiranno qualche operazione di sottrazione e moltiplicazione mentre quelli più avanzati faranno la loro divisione per non dimenticare quanto hanno appreso.

320 Tutti gli alunni provetti, a qualsiasi gruppo appartengano, eseguiranno per conto proprio alcune operazioni durante il tempo in cui quelli degli altri gruppi impareranno le loro.

321 Il martedì di ogni settimana oppure il primo giorno della settimana in cui si insegna aritmetica, tutti gli alunni interessati e che appartengono al gruppo dei più avanzati, porteranno eseguita sui loro quadernetti l'operazione che il maestro avrà scritto alla lavagna per quella settimana, con altre che essi stessi avranno inventato.

Il venerdì porteranno un certo numero di esercizi sulla lezione in corso o su quelle precedenti, da loro scelti oppure assegnati dal maestro, secondo le loro capacità.

322 Il martedì ed il venerdì pomeriggio, durante l'ora di scrittura, invece della scrittura il maestro correggerà le operazioni di coloro che apprendono l'aritmetica, comprese quelle che essi avranno fatto spontaneamente sul quadernetto; farà notare le difficoltà e chiederà loro, per esempio, perché nell'addizione si comincia il calcolo dalle cifre dei centesimi, perché i centesimi si riducono in soldi e i soldi in lire.

Porrà anche altre domande simili, se lo giudica utile per gli alunni, e ne darà una spiegazione esauriente.

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