Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 80

San Nicola, vescovo di Mira (280-345?)
6 dicembre

1 I biografi di san Nicola raccontano che, fin da piccolo, anzi da quando succhiava il latte materno, condusse una vita molto austera: il mercoledì e il venerdì accettava il latte dalla nutrice solo una volta al giorno.

Abituato sin da allora a digiunare, continuò questa santa pratica per il resto della vita, prediligendo sempre la mortificazione.

Spesso indossava un cilicio.

dio gli diede anche occasione di soffrire e di esercitare la pazienza durante un lungo esilio a cui l'aveva condannato l'imperatore Diocleziano; si considerò anzi felice di rendere, con questo mezzo, una testimonianza pubblica della sua fede.

La vita austera e penitente è la custode della castità e dispone l'anima all'amicizia con Dio perché, distaccandola dal corpo e dai piaceri grossolani, la rende capace di dedicarsi a Dio e di ricevere i suoi lumi; allontana da lei anche tutti gli ostacoli che potrebbero impedirle di possedere lo spirito di Dio.

Se la vostra vita non è austera come quella di san Nicola, cercate di essere austeri in qualche altro modo, mortificandovi tutti i giorni, soprattutto durante i pasti, sia nella quantità che nella qualità del cibo o nel gusto delle pietanze, sia mangiando con molta moderazione, sia lasciando la tavola con una punta di appetito e concedendo ai vostri sensi solo ciò che è assolutamente necessario.

Siete fedeli a queste pratiche?

2 Questo Santo amava l'orazione e una volta - in occasione di un suo viaggio in Terra Santa - riuscì, con l'aiuto di essa, a placare una tempesta di mare.

Per riuscire a fare orazione con maggiore facilità e pietà andava spesso in chiesa e sempre alle prime luci dell'alba.

Fu per questa sua grande devozione che fu scelto come Vescovo, in un modo che sembra miracoloso.

È sempre l'orazione che l'aiutò a guidare bene la diocesi, riempiendolo dello spirito episcopale e della sapienza divina indispensabile nella direzione delle anime.

L'obbligo che avete di istruire i ragazzi e di educarli nello spirito del cristianesimo, deve impegnarvi a essere molto assidui nella preghiera, soprattutto se volete ottenere da Dio le grazie necessarie per compiere bene i doveri del vostro stato e per attirare su di voi i lumi per discernere con chiarezza il modo di plasmare Gesù Cristo nel cuore dei fanciulli a voi affidati ( Gal 4,19 ), e per trasfondere in essi lo spirito di Dio.

Dedicatevi dunque a riempirvi di Dio per rimanere con dignità nello stato in cui la sua Provvidenza vi ha posto; se volete riuscirvi, siete obbligati a conversare spesso con lui.

3 L'amore che san Nicola nutriva per i poveri era davvero sorprendente perché gli faceva cercare tutti i mezzi possibili per provvedere alle loro necessità.

Fu quest'amore che lo spinse, nottetempo e con somma discrezione, a portare in tre circostanze differenti, il necessario per procurare la dote a tre ragazze, spinte dal padre a prostituirsi per trovare i mezzi per sposarsi.

Fu sempre la sua ardente carità che lo portò a liberare un bravo giovane, prigioniero dei Saraceni, che serviva alla mensa del re e che aveva invocato il Santo il giorno della sua festa chiedendogli di correre in suo aiuto.

Siete obbligati a istruire i figli dei poveri e, di conseguenza, dovete avere per essi una grande tenerezza e procurare il loro bene spirituale per quanto vi sarà possibile, considerandoli come le membra di Gesù Cristo ( 1 Cor 6,15 ) e come i suoi prediletti.

La fede che vi deve animare vi deve spingere a onorare Gesù Cristo nella loro persona ( Mt 25,40 ) e a farveli preferire ai più ricchi della terra, perché sono la viva immagine di Gesù nostro divino Maestro.

Fate vedere, preoccupandovi di loro, che vi stanno veramente a cuore.

Domandate al loro patrono san Nicola che vi ottenga da Dio un grande amore per i poveri e anche un grande zelo per aiutarli a conservare la purezza, nonostante le gravi difficoltà che si incontrano in un secolo corrotto come il nostro.

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