Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 155

San Cassiano vescovo e martire ( 362 ca )
13 agosto; non figura più nel nuovo calendario

1 Non loderemo mai abbastanza lo zelo manifestato da san Cassiano.

Quando l'Imperatore Giuliano l'Apostata vietò ai cattolici di tenere le scuole, il nostro santo pensò che non c'era un incarico più utile alla Chiesa e più adatto a sostenere la Religione, di quello del maestro di scuola.

Si dedicò con tutta la cura possibile a istruire i fanciulli e, oltre a insegnare loro a leggere e scrivere, li formava alla pietà e li cresceva nel santo timore di Dio.

E così, mentre l'Imperatore faceva di tutto per distruggere la Religione distruggendo le scuole, san Cassiano, al contrario, ricorreva a tutti i mezzi per diffonderla con l'istruzione e l'educazione della gioventù.

Non è raro che gli uffici che gli uomini considerano di poco conto, all'atto pratico, siano molto più utili di quelli più nobili!

Considerate perciò la vostra occupazione come una delle più considerevoli e delle più eccellenti della chiesa, perché essa è capace di sostenerla, dandole un saldo fondamento.

2 La pazienza di san Cassiano è ammirevole.

Viene deferito al giudice come cristiano; lo cercano e lo trovano in classe mentre insegna ai bambini i santi misteri; sollecitato a dichiarare la sua religione, confessa di essere cristiano: del resto quello che stava insegnando lo dichiarava come tale.

Viene immediatamente processato e condannato e la sentenza viene subito eseguita.

Viene lasciato cioè in balia dei suoi alunni che lo fanno morire a colpi di stilo di ferro, quello di cui si servivano per scrivere.

Il martirio fu molto crudele perché lungo, dato che quei bambini non avevano molta forza nel colpirlo.

Che pazienza gli ci volle per soffrire così a lungo e proprio dalle mani dei suoi alunni, per i quali si era imposto tante privazioni!

Avete scelto questo Santo per Patrono perché siete i suoi successori nella sua professione; siete anche capaci di imitarne l'eroica pazienza?

Quante volte agite con precipitazione, sia picchiando i vostri alunni ( cosa che è contraria alle vostre Regole e a ogni buon ordine ) sia correggendoli senza ponderazione e sbagliando addirittura!

Sappiate che il modo migliore per istruirli è essere edificati, reprimendo soprattutto ogni scatto di collera.

3 Il martirio sofferto da san Cassiano fu la sola ricompensa che ricevette dai suoi alunni, per tutto ciò che aveva fatto loro.

Ma si considerò fortunato perché a dargli la morte furono proprio quelli che aveva cercato di generare a Gesù Cristo ( 1 Cor 4,15 ).

Quando fu sul punto di spirare, in seguito ai colpi da essi ricevuti, chiese a Dio che il suo sangue, sgorgando su di loro, desse la vita alle loro anime.

Le ricompense che dovete aspettarvi dagli alunni che avete istruito, e soprattutto dai poveri, sono le ingiurie, gli oltraggi, le calunnie, le persecuzioni e perfino la morte ( 1 Cor 4,11-13 ).

È la ricompensa dei Santi e degli uomini apostolici: è stata, del resto, quella di Gesù Cristo Nostro Signore.

Non aspettatevene un'altra, se avete Dio come fine nel ministero che vi ha affidato.

Questo pensiero deve incoraggiarvi molto e deve farvi innamorare sempre più del vostro lavoro: questo è il mezzo più giusto per raccogliere frutti più copiosi.

Difatti più sarete fedeli a Dio nei momenti di sofferenza, più Dio spanderà le sue grazie e le sue benedizioni su di voi, mentre attendete al vostro ministero.

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