Padri/Agostino/DisNT/167a.txt Discorso di S. Agostino Sullo stesso brano della lettera dell'Apostolo 1 - Ancora dal discorso sulla medesima lettura La nostra battaglia non è contro la carne e il sangue, perché non soltanto ti perseguita l'uomo, ma il diavolo per mezzo di lui e prima ancora di danneggiarti materialmente, ti uccide nello spirito. La nostra battaglia non è contro la carne e il sangue; di uomini contro uomini, che sono carne e sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre. ( Ef 6,12 ) Infatti come Cristo governa e regge coloro che sono luce, così il diavolo fa cadere ed eccita ad ogni male coloro che sono tenebre. Per questo l'Apostolo ci esorta a pregare non contro l'uomo cattivo, ma contro il diavolo che si unisce all'uomo; e a fare tutto ciò che possiamo affinché il diavolo sia scacciato e sia liberato l'uomo. Se ad uno in assetto di battaglia, dalla parte avversaria si fa incontro, sedendo a cavallo, un uomo armato, è costui che quello aggredisce, non il cavallo e, per quanto può, ha di mira di abbattere l'uomo e impadronirsi del cavallo. In tal modo bisogna agire verso gli uomini perversi e non contro di loro, ma contro quello che li istiga bisogna darsi da fare con tutte le forze, così che appena il diavolo è vinto, sia liberato quell'infelice che cominciava a possedere. 2 - Dal discorso su ciò che è stato scritto: La nostra battaglia non è contro la carne e il sangue Chi dice di dimorare in Cristo deve seguire quella via che egli ha seguito. Qual è questa via che Cristo ha seguito? Quale altra è se non la carità, di cui l'Apostolo dice: Ora vi mostro una via migliore di tutte? ( 1 Cor 12,31 ) Pertanto, se vogliamo imitare Cristo, dobbiamo affrettarci sulla stessa via che Cristo si è degnato percorrere anche quando pendeva sulla croce. Infatti era inchiodato sulla croce e, seguendo rapidamente la via della carità, supplicava a favore dei suoi persecutori. Da ultimo così disse: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. ( Lc 23,34 ) Anche noi, quindi, preghiamo sempre per tutti i nostri nemici affinché il Signore, insieme al perdono dei peccati, conceda loro di correggere i costumi.