Padri/Agostino/DisNT/182.txt Sulle parole della prima lettera di Giovanni 1 Gv 4,1-3: " Carissimi, non prestate fede ad ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se vengano diretta mente da Dio ". Contro i Manichei 1.1 - Non si deve credere a qualsiasi ispirazione Quando veniva data lettura dell'apostolo Giovanni, abbiamo udito che parlava per lui lo Spirito Santo. Diceva: Carissimi, non prestate fede ad ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, se vengano direttamente da Dio. Ripeto perché è necessario che io insista e lo inculchi con forza nelle vostre menti, secondo l'aiuto del Signore. Carissimi, non prestate fede ad ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, se vengano direttamente da Dio. Poiché molti falsi profeti sono comparsi in questo mondo. ( 1 Gv 4,1 ) Lo Spirito Santo ci ha comandato di non prestare fede ad ogni ispirazione ed ha spiegato il perché di tale ingiunzione. Qual è la ragione? Poiché molti falsi profeti - dice - sono comparsi in questo mondo. Quindi chiunque non tenga conto di questi precetti e pensi che ci si può fidare di ogni ispirazione, finisce senza scampo nell'imbattersi nei falsi profeti e, quel che è peggio, giunge a vituperare i Profeti autentici. 2.2 - Non è da Dio chi nega che Cristo è venuto nella carne Ora, a questo punto, l'uomo reso guardingo da tale intimazione, mi dirà: Ho ascoltato, l'ho presente, desidero aderirvi, perché anch'io non voglio imbattermi nei falsi profeti. Chi può desiderare infatti essere ingannato da mistificatori? Dal momento che è un falso profeta, è un profeta menzognero. Dammi un uomo fedele a Dio: non vuole ingannare; dammi un uomo empio, sacrilego: vuole ingannare, non vuole essere ingannato. Allora, poiché i buoni non vogliono ingannare e, d'altra parte, sia i buoni, sia i cattivi rifuggono dall'essere ingannati, chi è che può desiderare di trovarsi alle prese con i falsi profeti? Ripeto le parole di chi mi dà il consiglio: A meno che non sia contro la propria volontà, nessuno vuole avere a che fare con i falsi profeti. Ho ascoltato l'indicazione di Giovanni, o meglio, del Signore per mezzo di Giovanni: Non prestate fede ad ogni ispirazione. Ecco, accetto, voglio fare così. Continua dicendo: Mettete alla prova le ispirazioni [ per saggiare ] se vengano direttamente da Dio. ( 1 Gv 4,1 ) Come farlo da parte mia? Se non potessi prendere un abbaglio, vorrei metterle alla prova. Del resto, se non saggerò quali sono le ispirazioni che vengono da Dio, di necessità mi capiterà di cadere nelle ispirazioni che non vengono da Dio e, a causa di ciò, sarò sviato dai falsi profeti. Che posso fare? Come mi guarderò? O se san Giovanni, come ci ha detto: Non prestate fede ad ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni [ per saggiare ] se vengano da Dio, si fosse degnato di indicare in che modo è possibile discernere se le ispirazioni vengono da Dio! Non ti preoccupare e ascolta questo: Da questo potete discernere lo spirito che viene da Dio. Certamente questo ti aspettavi di sapere, come discernere se le ispirazioni vengono da Dio. Lo ha detto Giovanni, non io; è quanto segue nella lettura che espongo. Infatti rendendoci perciò preoccupati e guardinghi a non prestare fede a ogni ispirazione, ma a mettere alla prova le ispirazioni, per saggiare se vengano da Dio, poiché molti falsi profeti sono comparsi in questo mondo, ha avvertito immediatamente quale potesse essere il nostro desiderio, è venuto incontro all'attesa, ha introdotto lo sguardo nel pensiero non espresso. Grazie a Dio che si è degnato di farci sapere anche questo per mezzo di lui. Da questo potete riconoscere lo spirito che viene da Dio. Ebbene, ascoltate; ascoltate, intendete, discernete; aderite alla verità, fate resistenza alla falsità. Da questo potete riconoscere lo spirito che viene da Dio. Ti prego: da che cosa? È questo che desideravo avidamente di sapere: Ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ed ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. ( 1 Gv 4,3 ) Perciò, intanto, carissimi, rifiutatevi di dare ascolto ad ogni sostenitore per suo conto, o predicatore, scrittore, insinuatore, il quale neghi che Gesù Cristo è venuto nella carne. Quindi, respingete i Manichei dalle vostre case, dal vostro ascolto, dai vostri cuori. Poiché i Manichei negano nel modo più manifesto che Cristo è venuto nella carne. In conseguenza, le loro ispirazioni non vengono da Dio. 2.3 - Nel medesimo passo di Gv l'errore dei Manichei. Errore sulle due nature Ora sto a vedere per dove il lupo ha intenzione di ficcarsi di sorpresa; lo posso arguire e, per quanto ne sono capace, dimostro che dev'essere evitato. Di qui, in ciò che ho detto, o meglio, in ciò che ho ricordato detto dall'apostolo: Ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; ( 1 Gv 4,3 ) in questa espressione è in agguato il Manicheo, e mi dice: Ecco lo spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; da chi proviene allora? Se non è da Dio - dice - da chi è? Infatti può forse esistere se non procedendo da altro? Dunque - riprende - se da Dio non è e procede da altro, tu avverti che sono due le nature. Abbiamo scoperto il lupo: tendiamo le reti salvatrici, diamogli la caccia, catturiamolo e, una volta catturato, estinguiamolo. Estinguiamolo del tutto, muoia l'errore, l'uomo sia salvo. Ecco, la questione è risolta là, in quel che ho detto: Catturiamolo, estinguiamolo, muoia l'errore, l'uomo sia salvo. Ma richiamate alla memoria ciò che ho presentato, ad evitare che, immemori dell'enunciato, vi sia precluso il senso della soluzione. Ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. 3.3 - E il Manicheo subito: E da chi è? Se non è da Dio, è d'altra parte. Se è d'altra parte, ho dimostrato che le nature sono due. Ritenete questa deduzione, e tornate con la mente a quelle mie parole, là dove ho detto: Catturiamolo, estinguiamolo, muoia l'errore, l'uomo sia salvo. L'errore non è da Dio, l'uomo è da Dio. Tornate all'enunciato: Ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. ( 1 Gv 4,1 ) Parlo anch'io: Tutte le cose sono state create per mezzo di lui. ( Gv 1,3 ) Ogni spirito dia lode al Signore. ( Sal 150,6 ) Ma se non ogni spirito è da Dio, come loda il Signore lo spirito che non è da Dio? Veramente ogni spirito dia lode al Signore. Esamino l'uno e l'altro spirito: mi accorgo che uno è infermo; sia curato il male, sia liberata la natura. Il male non è una natura, ma è il nemico della natura. Elimina la causa per la quale sei infermo, resta il motivo per cui dai lode. La medicina combatte i mali, non la natura. Ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. In tanto non è da Dio, in quanto non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne; perché questo errore che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. Che diciamo, fratelli, del fatto che siamo rigenerati? Se siamo nati sani, com'è che siamo rigenerati? Viene recuperata l'integrità della natura che era stata corrotta, si risolleva la natura caduta; la natura che giaceva deforme, dalla grazia viene ristabilita nella forma. Uno solo è infatti il Creatore, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; la trina Unità, l'unica Trinità; quella l'unica natura immutabile, invariabile, non soggetta a venir meno, né suscettibile di progresso, né a decadere fino a diventare minore; neppure si eleva al di sopra di sé per essere da più; perfetta, perenne, assolutamente immutabile, quella l'unica natura. Buona indubbiamente anche la creazione, ma di gran lunga inferiore al Creatore. Se con le tue forze aspiri, tu creatura, a farti uguale al Creatore, vuoi aderire al diavolo disertore. 4.4 - Viene confutato l'errore dei Manichei: l'anima parte da Dio Riconosca l'anima la sua condizione: non è Dio. Quando l'anima ritiene di essere Dio, offende Dio; non trova colui che la salva, ma colui che condanna. Poiché Dio, quando condanna le anime perverse, non condanna se stesso; al contrario, si condannerebbe se l'anima fosse ciò che è Dio. Rendiamo onore al nostro Dio, fratelli, a lui gridiamo: Liberaci dal male. ( Mt 6,13 ) E se alcuno, affinché nelle preghiere ti ritrovi nella tentazione, si interpone dicendoti: Com'è che hai gridato: Liberaci dal male? Non è certo che il male non esiste? Rispondigli: Sono io il cattivo, e, se mi libererà dal male, sarò buono da cattivo che sono; mi liberi da me stesso perché non inciampi in te. Questo devi dire al Manicheo: Se Dio mi libererà da me stesso, non inciamperò in te; perché se Dio mi libererà da me che sono cattivo, sarò buono; se sarò buono, sarò saggio; se sarò saggio, non commetterò errore; se non commetterò errore, non potrò essere ingannato da te. Pertanto, Dio mi liberi da me ed io non inciampo in te. Il vizio è mio infatti, così da poter cadere in errore e fidarmi di te: La mia mente è piena di pensieri devianti. ( Sal 38,8 ) Io non sono luce per me stesso, giacché, se lo fossi, non sbaglierei mai. Non sono perciò una parte di Dio, perché la sostanza di Dio, la natura di Dio non può errare; sono io, al contrario, a commettere errori; anche tu stesso, che ti dici sapiente, lo riconosci dal fatto che tenti di liberare me dall'errore. Da che viene allora che cado in errore, se sono della natura di Dio? Vergògnati, rendi onore a Dio. Io dico che nella tua deviazione vai molto oltre, ma, come tu stesso riconosci, eri caduto nell'errore. Allora era caduta in fallo la natura di Dio? Era finita nell'immondo la natura di Dio? Commetteva adultèri la natura di Dio? Faceva azioni disonoranti la natura di Dio? Nell'accecamento, non era più capace di orientarsi la natura di Dio? Si copriva di crimini e turpitudini la natura di Dio? Vergògnati, rendi onore a Dio. 5.5 - L'uomo non può essere luce a se stesso. I mali non procedono dalla natura, ma dal vizio della natura Tu non puoi essere luce a te stesso; non puoi, non puoi. [ Il Verbo ] era la luce vera. È stato detto: Era la luce vera, facendo un raffronto con Giovanni. Che forse non era una lampada anche Giovanni? Egli era una lampada che arde e risplende, ( Gv 5,33 ) disse il Signore. Forse che una lampada non dà luce? Ma egli era la luce vera. Una lampada si può accendere e si può spegnere: la luce vera può accendere, non si può spegnere. Era dunque la luce vera, quella che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. ( Gv 1,9 ) Noi dobbiamo essere illuminati, non siamo la luce. Ridèstati, grida con me: Il Signore è la mia luce. ( Sal 27,1 ) Che vuoi dire con questo? Che non esistono cose cattive, allora? Esistono cose cattive, ma si cambiano ed esse appunto saranno buone; le stesse cose cattive sono tali per vizio, non per natura. Che vuol dire: Liberaci dal male? ( Mt 6,14 ) Non potremmo forse - e possiamo - dire queste parole: Liberaci dalle tenebre? Da quali tenebre? Da noi stessi, nel caso permangano in noi resti delle tenebre, finché diventiamo interamente luce, non avendo in noi nulla che si opponga alla carità, che sia incompatibile con la verità, che sia soggetto all'infermità, che cessi di essere per la condizione mortale. Vedete come sarà il tutto allora quando si verificherà che il corpo corruttibile, questo si vestirà d'incorruttibilità e questo corpo mortale si vestirà d'immortalità. Allora sarà realtà quello che è stato scritto: La morte è stata assorbita dalla vittoria. Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? Ma il pungiglione della morte è il peccato. ( 1 Cor 15,53-56 ) Dove sta il male? 6.6 - Due i mali degli uomini: l'errore e l'infermità Quali sono al presente i mali degli uomini? L'errore e l'infermità. O non sai che fare e, disorientato, cadi; oppure sai che devi fare e, a causa dell'infermità, sei vinto. Ne segue che ogni male dell'uomo è l'errore e la debolezza. Contro l'errore, grida: Il Signore è la mia luce. Contro la debolezza aggiungi: e la mia salvezza. ( Sal 27,1 ) Abbi fede, sii buono; tu che sei cattivo sarai buono. Non fare divisioni. In te la natura dev'essere risanata, non dev'essere divisa. Vuoi sapere che cosa sei? Tenebre. Perché tenebre? A te, uomo, che dici: Dio è soggetto a corruzione, può esistere qualcosa che sia più intensamente cupo di queste tenebre? Credi, riconosci che Cristo è venuto nella carne, che ha preso ciò che non era, non ha perduto ciò che era; che in sé ha mutato l'uomo, non che egli sia stato mutato in uomo. Riconosci, ed anche tu stesso, da cattivo, sarai buono; da tenebre, sarai luce. Forse dico menzogne e non ho prove convincenti? Accetta l'Apostolo, se mai non fingi di accettare; tu leggi l'Apostolo, e t'inganni e fai cadere nell'inganno. Come sei tratto in inganno? Con l'errore circa te stesso e per il tuo male. Se invece crederai e scrollerai l'errore, ascolterai dall'Apostolo: Un tempo infatti siete stati tenebre, ma ora siete luce. Ha però aggiunto luce, ma dove? Nel Signore. ( Ef 5,8 ) Dunque: tenebre in te, luce nel Signore. Poiché non puoi essere luce a te stesso, accostandoti, vieni illuminato, ritirandoti, sei immerso nelle tenebre; tu stesso non sei luce per te, da altrove vieni illuminato. Accostatevi a lui e sarete illuminati. ( Sal 34,6 ) 7.7 - Dal medesimo passo di Gv l'altra questione viene differita nel discorso che segue Mi rendo conto, in questa lettura di san Giovanni, carissimi, di essermi trattenuto molto su di un solo argomento, e considero che voi non dovete essere ulteriormente aggravati, né è da farvi assumere oltre la vostra capacità; anche la nostra debolezza va considerata. Giacché queste parole di san Giovanni contengono inoltre, di per sé, grandi oscurità. Intanto respingete quanti negano che Cristo è venuto nella carne. Risulta infatti che essi non sono da Dio. In quanto sono lontani dal vero, peccano, bestemmiano, non sono da Dio; si curino e saranno da Dio, perché già per natura erano da Dio. Per tutto ciò che ho discusso al riguardo, riscontrate le Scritture. Non credete a coloro che negano che Cristo è venuto nella carne. Ma di certo mi dirai: Allora chi dice che Cristo è venuto nelle carne è da Dio? Ascoltiamo i Donatisti: riconoscono che Cristo è venuto nella carne; ascoltiamo gli Ariani, riconoscono che Cristo è venuto nella carne; ascoltiamo gli Eunomiani: riconoscono che Cristo è venuto nella carne; ascoltiamo i Fotiniani: riconoscono che Cristo è venuto nella carne. Poiché, se tutti gli spiriti, i quali riconoscono che Cristo è venuto nella carne, sono da Dio, quanto sono numerose le eresie menzognere, ingannatrici, stravaganti e queste, tuttavia, riconoscono che Cristo è venuto nella carne. Che diremo allora? In che modo risolveremo tale questione? Comunque sia da risolvere, oggi non può essere risolta. Consideratemi debitore, ma pregate Dio affinché conceda aiuto per me e per voi. Rivolti al Signore …