Padri/Agostino/DisTL/214a.txt Agostino nella spiegazione del Simbolo [ 1 ] Evidentemente, anche il credere fa parte del conoscere. [ 2 ] Non tutto quello che sappiamo, lo sappiamo per fede, ma tutto ciò che crediamo senza errore, noi lo conosciamo. [ 3 ] Conosciamo vedendo, conosciamo credendo. [ 4 ] Poni il caso che un cittadino stia parlando con me e, pur essendo un mio compatriota e compaesano, si metta a contraddirmi bistrattandomi e qualificandomi come un ignorante per il fatto che io non ho visto [ una cosa ]. A lui io chiedo come faccia a sapere che esiste la città di Alessandria, che egli mai ha veduto; che esistano tante altre città, nelle quali egli non è mai stato, eppure sa che esistono e ne è talmente sicuro che, se fosse provocato, sarebbe pronto anche a giurarci. [ 5 ] Ecco, io gli presento la domanda: " Come sai che esiste la città di Alessandria? ". Mi risponde: " Perché lo credo ". E io replico: " A chi lo credi? ". Cosa potrà rispondermi se non che lo crede sulla parola di uomini? Dunque tu, che esista Alessandria, lo credi perché alcuni l'han vista; io credo in Dio perché alcuni lo hanno profetato. Se ragioni secondo verità, se valuti l'autorevolezza dei testimoni, io credo a gente più attendibile della tua. Quanto ad Alessandria, infatti, tu credi a gente che, quando era lì, ha potuto vederla dinanzi ai suoi occhi; io credo a persone che, riguardo alle cose che accadono oggi, ne hanno parlato prima che accadessero prevedendole nel futuro.