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Lettera 142

Scritta verso il 412.

Agostino si congratula con i preti Saturnino ed Eufrate e con altri chierici per esser tornati alla Chiesa, la casa di Dio preannunciata dai Profeti, sparsa su tutta la terra ( n. 1-2 ); li conferma nella comunione con essa ( n. 3 ) e li esorta a compiere fedelmente i rispettivi uffici ecclesiastici ( n. 4 ).

Agostino saluta nel Signore i dilettissimi signori, suoi fratelli sacerdoti, Saturnino ed Eufrate, e i chierici che sono con voi, convertirsi all'unità e alla pace di Cristo

1 - Gioia per il ritorno dei fratelli separati alla Chiesa

Il vostro ingresso nella Chiesa ci ha colmati di gioia: ma non vi rattristi la nostra assenza, poiché siamo nella Chiesa che, sebbene per grazia di Dio sia estesa per ogni dove e diffusa in tutto il mondo, tuttavia è l'unico, grande corpo di un solo e grande Capo, il quale è il Salvatore medesimo, come dice l'Apostolo. ( Ef 5,23; Col 1,18 )

Riferendosi all'esaltazione di questo Capo, che doveva avere luogo dopo là sua risurrezione, tanto tempo prima il Profeta predisse: Sii esaltato o Dio, al di sopra dei cieli.

E poiché, dopo la sua esaltazione al di sopra dei cieli, la sua Chiesa avrebbe riempito tutta la terra di abbondanti frutti, lo stesso Salmista soggiunse subito: E sopra tutta la terra risplenda la tua gloria. ( Sal 57,12 )

Perciò, o miei dilettissimi, rimaniamo fedeli con fermezza di mente e di cuore sotto un Capo così eccelso, in un corpo tanto glorioso, nel quale siamo membra gli uni degli altri. ( 1 Tm 3,15 )

Per conseguenza anche se mi trovassi lontano, in regioni remotissime, saremmo insieme in Colui dal cui corpo non dovremmo allontanarci mai.

Se infatti abitassimo in una sola casa, diremmo certo di stare insieme: quanto più siamo insieme allorché siamo uniti in un solo corpo!

D'altronde la Verità in persona attesta che noi siamo nella medesima casa, poiché la Sacra Scrittura, che chiama la Chiesa corpo di Cristo, dice allo stesso modo che la Chiesa è casa di Dio. ( Ef 4,12; 1 Pt 2,4-6; 1 Pt 4,17; Tt 1,11; 1 Tm 1,16 )

2 - La Chiesa cattolica, casa di Dio

Ma questa casa non è edificata in un solo angolo del mondo, bensì su tutta la terra.

Perciò il salmo, nel cui titolo si legge: Quando si edificava la casa dopo la cattività, comincia così: Cantate al Signore un cantico nuovo, cantate al Signore tutta la terra. ( Sal 96,1 )

Infatti nell'epoca dell'uomo vecchio, il diavolo teneva sotto la sua schiavitù il mondo; quando, dopo questa schiavitù, si edifica la casa, la rinascita dei fedeli è simboleggiata nell'uomo nuovo.

Perciò l'Apostolo dice: Spogliatevi dell'uomo vecchio e rivestitevi dell'uomo nuovo che è stato creato a somiglianza di Dio. ( Ef 4,22 )

Siccome questa rinascita su tutta la terra avviene nell'unità cattolica, come è detto in un altro salmo: La tua gloria si spanda su tutta la terra, ( Sal 57,12 ) così in questo salmo David, dopo aver preludiato: Cantate al Signore un cantico nuovo, per mostrare il tempo in cui si è edificata la casa in questo cantico nuovo, soggiunse subito: Cantate al Signore tutta la terra.

Lo stesso salmo esorta gli operai, dai quali è fabbricata questa casa tanto grande, quando proseguendo dice loro: Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

Annunziate tra le genti la sua gloria, a tutti i popoli le sue meraviglie; e poco dopo è detto: Date al Signore, famiglie dei popoli, date al Signore gloria e onore. Ho spiegato altrove,1 quale sia questa casa, cioè la Chiesa cattolica.

3 - I cattivi Cristiani e la Chiesa

Di fronte a queste e ad altre simili affermazioni tanto autorevoli, che si trovano così numerose in tutta la Scrittura, i Donatisti si arresero e ammisero di non aver nessuna obiezione contro la Chiesa d'oltremare, che tuttavia proclamarono essere la Chiesa cattolica.

Con questa noi comunichiamo in modo da meritare di unirci alle membra di Cristo e abbracciarne con l'ardore della più sincera carità l'unità del corpo.

Chiunque infatti vive male nella unità di questa Chiesa, mangia e beve la propria condanna, come dice l'Apostolo. ( 1 Cor 11,29 )

A chi invece vive bene non è arrecato pregiudizio né dalla causa né dalla persona di un altro.

Così anche i nostri avversari, messi alle strette a proposito del processo intentato contro Massimiano, furono costretti a confessare con la propria bocca che " né la causa né la persona di uno possono pregiudicare la causa e la persona di un altro ".

Tuttavia noi siamo premurosi l'uno verso l'altro, come membra di un unico corpo; e chiunque di noi, con l'aiuto di Dio, appartiene al granaio futuro, ha cura di sopportare nel frattempo la paglia sull'aia, per non abbandonare, a causa della paglia destinata al fuoco, l'aia del Signore. ( Mt 3,12; Mt 13,20 )

4 - Siano fedeli ai propri uffici ecclesiastici

Adempite con fedeltà e con gioia gli uffici ecclesiastici, che vi competono secondo i vostri gradi gerarchici, ed esercitate con sincerità il vostro ministero per amore di quel Dio che serviamo insieme e a cui pensiamo di dovere rendere conto delle nostre azioni.

Devono perciò abbondare in voi profondi sentimenti di misericordia, poiché il giudizio sarà senza misericordia per colui che non l'avrà usata con gli altri. ( Gc 2,13 )

Pregate quindi anche con noi per coloro che ancora non possono avere la vostra gioia, perché guarisca l'infermità carnale dell'animo, contratta e resa cronica per lunga abitudine.

Chi non comprende infatti quanto sarebbe bello e dolce che i fratelli abitino insieme, ( Sal 133,1 ) se la loro bocca sana fosse toccata da questa gioia, per cui la mente amante della dolcezza della carità rigettasse l'amarezza della divisione?

Ma potente e misericordioso è Dio, che noi preghiamo per gli scismatici. affinché in ogni occasione attragga anch'essi alla salvezza. Il Signore vi conservi nella pace.

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1 Aug., Contra litt. Petil. 1, 13, 14