Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

Indice

Dal libro del Deuteronomio

Adesso passiamo ad esaminare il libro chiamato Deuteronomio.

14 [ Dt 1 ].

Non farete discriminazioni tra persona e persona: ascolterete tanto il piccolo quanto il grande, né avrete preferenze per alcuno, poiché il giudizio spetta a Dio [ Dt 1,17 ].

15 [ Dt 4 ].

Dopo parecchie pagine, in cui ripropone il Decalogo, dice: Abbiate sollecita cura per la vostra vita!

Nel giorno in cui il Signore vi parlò sull'Oreb di mezzo al fuoco non vedeste nessuna immagine, per cui ingannati vi sareste potuti costruire dei simulacri scolpiti o statue maschili o femminili.

Non vi farete nemmeno figure di animali terrestri, di uccelli che volano nel cielo, di rettili che strisciano sulla terra né di pesci che vivono nell'acqua sotto terra.

In tal modo non accadrà che, sollevando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna e tutti gli astri del cielo, tratto in inganno, tu li adori e presti il culto a delle creature fatte dal Signore tuo Dio e poste al servizio di tutte le genti che sono sotto il cielo [ Dt 4,15-19 ].

E dopo un po': Guàrdati dal dimenticare il patto che il Signore tuo Dio ha stretto con te, fabbricandoti statue scolpite delle varie divinità, mentre il Signore ti ha proibito di fabbricarle.

Ricorda che il Signore tuo Dio è un fuoco divoratore, è un Dio geloso [ Dt 4,23-24 ].

16 [ Dt 5 ].

Altrove dice: Non avrai divinità straniere al mio cospetto.

Non ti fabbricherai statue o immagini degli esseri che sono lassù in cielo o quaggiù in terra o che si trovano nelle acque sotto terra.

Non le adorerai né presterai ad esse culto religioso.

Io infatti sono il Signore tuo Dio, un Dio geloso che fa ricadere la colpa dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano, e che usa misericordia per molte migliaia di generazioni per coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Non pronunzierai invano il nome del Signore tuo Dio, poiché non resterà impunito chi per un'inezia pronunzierà il nome del Signore [ Dt 5,7-11 ].

E dopo un po' dice: Onora tuo padre e tua madre, come ti ha comandato il Signore tuo Dio, per vivere a lungo e trovarti bene nel paese che il Signore tuo Dio ti darà.

Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare.

Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

Non desiderare la moglie del tuo prossimo né la sua casa né il campo né il servo o la serva, non il bue o l'asino o qualsiasi altra cosa di sua proprietà [ Dt 5,16-21 ].

17 [ Dt 6 ].

Altrove nello stesso libro: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze [ Dt 6,5 ].

E un po' più avanti: Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, con ogni premura guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, soggiorno di schiavitù.

Temi il Signore tuo Dio e adora lui solo: solo nel nome di lui presta giuramento.

Non seguite gli dèi di qualsiasi popolo che è ai vostri confini, perché il Signore tuo Dio, che è in mezzo a te, è un Dio geloso.

Si potrebbe accendere contro di te l'ira del Signore tuo Dio sicché tu venga spazzato via dalla superficie della terra.

Non tentare il Signore tuo Dio [ Dt 6,12-16 ].

18 [ Dt 7 ].

Non diversamente si dice un po' più avanti, là dove si parlava degli stranieri: Non ti unirai con loro in matrimonio: non darai la tua figlia al loro figlio né prenderai una loro figlia per darla a tuo figlio, poiché questa potrebbe distogliere il tuo figlio dal seguirmi inducendolo ad adorare gli dèi stranieri.

Nel qual caso si accenderebbe l'ira del Signore e senza indugio ti annienterebbe.

Al contrario voi dovete trattare così questi popoli: demolite gli altari, spezzate le statue, radete al suolo i boschi sacri e bruciate le sculture idolatriche [ Dt 7,2-5 ].

E un po' più oltre: Brucia le loro immagini scolpite.

Non desiderare il possesso dell'argento e dell'oro con cui sono fatte e non volertene appropriare, perché non te ne venga scandalo, mentre sai che la cosa è un abominio presso il Signore Dio tuo.

Nulla d'idolatrico porterai in casa tua perché non abbia tu a diventare anatema come lo è l'oggetto stesso.

Lo detesterai come cosa immonda e lo abominerai come sporcizia e luridume.

Si tratta infatti di cosa colpita da anatema [ Dt 7,25-26 ].

19 [ Dt 8 ].

In un altro passo dice: Sta' all'erta e guàrdati dal dimenticare il Signore tuo Dio e dal trascurare i suoi comandamenti, i suoi decreti e le cerimonie che oggi io ti impongo.

Non accada che, dopo aver mangiato ed esserti saziato, dopo aver costruito belle case ed esserti in esse sistemato, dopo esserti arricchito di bestiame grosso e minuto, d'argento, d'oro e di tutte le altre cose pregiate, il tuo cuore monti in superbia e ti dimentichi del Signore tuo Dio [ Dt 8,11-14 ].

Dopo alcuni versetti dice: Per ultimo sappi che il Signore ha avuto misericordia di te, e quindi non dovrai in alcun modo dire: " La mia forza e il vigore delle mie mani mi hanno procurato tutte queste cose "; ma ti ricorderai del Signore tuo Dio, che ha somministrato a te tutte le forze [ Dt 8,16-18 ].

20 [ Dt 11 ].

E dopo un poco: Quando ne mangerete e vi sazierete, non succeda che venga sedotto il vostro cuore e voi, abbandonando il Signore Dio, prestiate il culto a divinità straniere e le adoriate.

Irritato, il Signore chiuderebbe il cielo [ su di voi ] [ Dt 11,15-17 ].

21 [ Dt 12 ]. E dopo un poco: Mettete a soqquadro tutti quei luoghi in cui hanno prestato il culto alle loro divinità i pagani, di cui occuperete il territorio: le alture dei monti, le colline e ogni sorta di albero frondoso.

Spazzate via i loro altari e frantumate le statue; bruciate i boschetti sacri e distruggete gli idoli, facendo scomparire anche i loro nomi da quei luoghi [ Dt 12,2-3 ].

Successivamente, dopo alcune frasi, parlando degli stranieri aggiunge: Non imitare quei popoli che al tuo ingresso sono stati sterminati.

Non ripristinare il loro rituale dicendo: " Come quelle genti hanno adorato i loro dèi, così li adorerò anch'io ".

Non farai un atto simile dinanzi al Signore tuo Dio.

Quei popoli infatti commisero per le loro divinità azioni abominevoli, detestate dal Signore, offrendo i propri figli e le proprie figlie e passandoli per il fuoco.

Presterai al Signore soltanto quel culto che io ti comando: non vi aggiungerai nulla e nulla toglierai [ Dt 12,30-32 ].

22 [ Dt 13 ].

Se sorgerà fra voi un profeta o chi dica d'aver sogni e visioni, e predice un segno o un portento e la cosa preannunciata si verifica ma lui ti dice: " Suvvia! Seguiamo gli dèi stranieri, che tu non conosci e prestiamo loro culto religioso ", tu non dovrai dar retta alle parole di tale profeta o visionario.

È il Signore vostro Dio che così vi mette alla prova perché sia palese se lo amate con tutto il cuore e con tutta l'anima ovvero no.

Voi dovete seguire il Signore vostro Dio e lui solo temere.

Osserverete i suoi comandi e ascolterete la sua voce.

Lui adorerete e a lui solo resterete fedeli.

Quanto poi a quel profeta o visionario, esso dovrà essere ucciso perché ha parlato in modo che voi vi allontanaste dal Signore vostro Dio, che vi ha tratti fuori dal paese d'Egitto e vi ha liberati dalla casa della schiavitù.

Egli voleva fuorviarti dalla strada che il Signore tuo Dio ti aveva comandato; tu dovrai eliminare il male di fra mezzo te.

La stessa cosa potrebbe suggerirti anche il tuo fratello, figlio di tua madre, o il tuo figlio o la tua figlia o anche la tua moglie, che dorme sul tuo seno, o magari l'amico che tu ami come l'anima tua.

In tutta confidenza potrebbero dirti: " Suvvia! Seguiamo gli dèi stranieri, che tu e i tuoi padri non avete conosciuto: gli dèi dei diversi popoli che ti circondano, sia vicini che lontani dai tuoi confini, da un capo all'altro del paese ".

Non cedere all'istigatore e non ascoltarlo! Il tuo occhio non lo risparmierà, e non avrai pietà di lui trovandogli un nascondiglio.

Dovrai ucciderlo immediatamente: la tua mano sarà la prima a colpirlo e dopo di te lo colpirà tutto il popolo.

Sarà ucciso mediante lapidazione, per aver voluto allontanarti dal Signore tuo Dio [ Dt 13,1-10 ].

23 [ Dt 14 ].

E dopo un po' dice: Non fatevi incisioni e non tagliatevi i capelli quando sarete in lutto per un morto.

Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio [ Dt 14,1-2 ].

24 [ Dt 15 ].

In un altro passo dice: Se uno dei tuoi fratelli che dimorano dentro le porte della tua città nel paese che ti darà il Signore tuo Dio verrà a trovarsi in miseria, tu non indurirai il tuo cuore: dinanzi al povero non devi serrare ma aprire la mano e dargli il prestito di cui ti accorgerai che egli ha bisogno.

Non farti entrare nel cervello l'iniquo pensiero di dire nel tuo cuore: " È ormai vicino il settimo anno, l'anno della remissione ", e per questo distogliere gli occhi dal tuo fratello povero senza dargli in prestito quel che ti chiede.

Egli potrebbe alzare il grido verso il Signore e il peccato ricadrebbe su di te.

Al contrario, gli darai [ quel che ti chiede ] e non farai il furbo nell'andare incontro alle sue necessità.

Per tale comportamento il Signore tuo Dio ti benedirà in ogni tempo e in tutte le tue imprese.

Non mancheranno certamente poveri nel paese ove abiterai, e pertanto io ti ordino di aprire la mano al tuo fratello bisognoso e quello povero che vivono accanto a te nel tuo paese [ Dt 15,7-11 ].

25 [ Dt 16 ].

E un po' più avanti: Nelle singole tribù costituirai giudici e maestri [ della legge ] con sede vicina alle porte di tutte le città che ti darà il Signore tuo Dio.

Essi giudicheranno il popolo con [ retto ] giudizio e non commetteranno parzialità.

Non guardare in faccia alle persone e ai loro regali, perché i regali accecano gli occhi dello stesso sapiente e stravolgono le parole anche al giusto.

Pratica la giustizia con animo retto, e così vivrai e possederai la terra che il Signore tuo Dio ti darà [ Dt 16,18-20 ].

E dopo un poco: Non ti fabbricherai alcun simulacro, poiché sono in odio presso il Signore tuo Dio, e non lo collocherai su piedistalli [ Dt 16,21 ].

26 [ Dt 17 ].

E dopo un altro poco: Potranno trovarsi presso di te, nell'una o nell'altra delle città che il Signore tuo Dio sta per darti, uomini o donne che compiano ciò che è male agli occhi del Signore tuo Dio: che cioè, trasgredendo la sua alleanza, servano divinità straniere e le adorino.

Parlo del sole, della luna e di tutte le schiere celesti, in contrasto con quanto io ti ho comandato.

Se una cosa del genere ti verrà annunziata e tu la verrai a sapere, farai delle ricerche accurate e se troverai che ciò corrisponde a verità e che effettivamente una tal cosa abominevole è stata commessa in Israele, condurrai l'uomo o la donna che hanno commesso tale orrenda scelleratezza alle porte della tua città e lì verranno lapidati.

Li si ucciderà in base alla testimonianza di due o tre persone; nessuno potrà essere ucciso per la testimonianza di una persona sola.

La mano dei testimoni sarà la prima ad ucciderlo; successivamente, alla fine, interverrà la mano di tutto il popolo.

Così toglierai il male di mezzo a te [ Dt 17,2-7 ].

Non altrimenti è detto un po' più avanti: Se uno mosso da superbia ricuserà d'obbedire al comando del sacerdote che in quel tempo officia nel tempio dinanzi al Signore tuo Dio o anche alle delibere del giudice, quell'uomo dovrà essere ucciso; e così toglierai il male da Israele.

La cosa verrà alle orecchie della gente e temerà il Signore, né ci sarà più chi osi montare in superbia [ Dt 17,12-13 ].

27. [ Dt 18 ].

Dopo altre prescrizioni, parlando degli stranieri dice: Guàrdati dall'imitare le pratiche abominevoli di quelle genti.

Non ci sia in te chi, volendo purificarsi, faccia passare per il fuoco il figlio o la figlia né chi consulti gli indovini o dia ascolto a sogni o a profani auspici né chi pratichi arti magiche o incantesimi.

Non andrai a consultare gli oracoli o i veggenti, né evocherai i morti per sapere la verità.

Tutte queste cose sono in abominio presso il Signore [ Dt 18,9-12 ].

28 [ Dt 19 ].

Dopo un po' dice: Non si leverà un solo uomo a testimoniare contro un altro, qualunque sia la colpa o il misfatto [ di cui lo si incolpi ]; ma ogni cosa sarà ritenuta vera sulla parola di due o tre testimoni.

Se si alzerà un falso teste contro una qualsiasi persona e l'accuserà di trasgressione, le due persone in causa si presenteranno al Signore dinanzi ai sacerdoti e ai giudici in carica a quel tempo.

Essi dovranno fare delle indagini molto accurate: dopo le quali, se risulterà che il falso teste ha detto una menzogna contro il suo fratello, lo puniranno com'egli aveva pensato di fare al suo fratello.

Così toglierai il male di mezzo a te: la cosa verrà risaputa e tutti, mossi da timore, si asterranno dal fare altrettanto.

Non gli userai pietà, ma esigerai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede [ Dt 19,15-21 ].

29 [ Dt 21 ].

Altrove, nel medesimo libro: Può capitare che un uomo generi un figlio caparbio e ribelle, che non ascolta gli ordini né del padre né della madre e per quanto messo alle strette si rifiuta d'obbedire.

In tal caso [ i genitori ] lo prenderanno e lo porteranno dagli anziani della città presso la porta dov'è il tribunale, e diranno ad essi: " Questo nostro figlio è ribelle e pervicace, rifiuta di ascoltare i nostri richiami e si dà ai bagordi, alla dissolutezza e alle crapule".

Il popolo della città lo prenderà a sassate finché non sia morto.

Così toglierete il male di fra mezzo a voi, e l'intero Israele, venendo a sapere tale cosa, sarà preso da timore [ Dt 21,18-24 ].

30 [ Dt 22 ].

E dopo un po': Se vedrai un bue o una pecora che si siano smarriti al tuo fratello, non dovrai passare oltre ma dovrai ricondurli al tuo fratello.

Anche se quel tale fratello non ti è parente e tu nemmeno lo conosci, tu accompagnerai l'animale in casa tua e lì rimarrà per tutto il tempo che il tuo fratello ne è alla ricerca, finché cioè non l'abbia ricuperata.

Stesso comportamento nel caso che il fratello abbia smarrito un asino o una veste o qualsiasi altro oggetto che gli apparteneva.

Se tu le trovi, non lasciarle in mezzo alla strada ritenendole cose non tue.

Se vedi che l'asino o il bue del tuo fratello è stramazzato a terra lungo la strada, non passare oltre incurante ma aiuta il tuo fratello a rialzarlo.

Una donna non potrà vestirsi con abiti da uomo né un uomo con abiti da donna.

Chi fa queste cose è in abominio dinanzi al Signore [ Dt 22,1-5 ].

E un po' oltre: Quando costruisci una casa nuova dovrai alzare un parapetto tutt'intorno, perché non accada che sia versato del sangue in casa tua e tu sia colpevole, qualora uno scivoli e cada nel vuoto [ Dt 22,8 ].

Dopo un altro poco: Potrà accadere che un uomo, dopo aver preso moglie, cominci a odiarla e a cercare pretesti per mandarla via.

Calunniandola gravemente potrà affermare: " Ho preso in moglie questa donna ma quando sono stato con lei ho trovato che non era vergine ".

Si leveranno allora suo padre e sua madre e condurranno la donna agli anziani della città che risiedono presso la porta cittadina e mostreranno ad essi i segni della verginità di lei.

Suo padre dirà: " Ho dato in moglie a costui la mia figlia ma lui ha preso a odiarla ed è per questo che l'incolpa di cosa gravissima dicendo: "Non ho trovato vergine la tua figlia".

Ecco invece i segni della sua verginità ".

E stenderà il panno dinanzi ai seniori della città.

Allora gli anziani di quella città prenderanno quell'uomo e lo fustigheranno; inoltre gli faranno sborsare cento sicli d'argento che verranno consegnati al padre della ragazza.

Quell'uomo aveva sparso una pessima diceria sul conto d'una vergine d'Israele: egli dovrà riprenderla in moglie né potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.

Se al contrario la sua denunzia è vera e si riscontra che in quella ragazza non c'è verginità, la cacceranno fuori della porta della casa di suo padre e i suoi concittadini l'uccideranno mediante lapidazione.

Quella donna, fornicando in casa di suo padre, ha commesso una nefandezza in Israele; e tu, così facendo, toglierai il male che era in mezzo al tuo popolo.

Se un uomo si accoppia con la moglie di un altro, tutti e due, cioè l'adultero e l'adultera, dovranno morire: così estirperai il male da Israele.

Se uno sposa una ragazza ancora vergine e un altro l'incontra in città e giace con lei, dovrai condurre tutt'e due i colpevoli alla porta della stessa città, dove saranno lapidati: la giovane perché non ha gridato aiuto pur essendo in città, l'uomo perché ha approfittato della moglie del suo prossimo.

Così toglierai il male di fra mezzo a te.

Ma se l'uno incontra una tale ragazza maritata quando è in campagna e l'afferra e giace con lei, dovrà morire solo l'uomo; la ragazza non subirà alcuna pena né tanto meno sarà condannata a morte.

È come quando un brigante si apposta per uccidere un suo fratello e lo uccide di fatto.

La stessa cosa è toccata alla ragazza: essendo sola in campagna, ha gridato aiuto ma non c'era alcuno che andasse a liberarla.

Se un uomo incontra una ragazza vergine non ancora sposata e l'afferra e giace con lei, la questione dovrà essere portata in giudizio.

L'uomo che è stato con lei darà al padre della giovane cento sicli d'argento e la prenderà in moglie e, avendola antecedentemente umiliata, non potrà ripudiarla per tutti i giorni della sua vita.

Nessuno potrà prendere in moglie la moglie di suo padre né scoprire quanto lei tiene coperto [ Dt 22,13-30 ].

31 [ Dt 23 ].

E dopo un poco: Tra le figlie d'Israele nessuna praticherà la prostituzione [ sacra ] né tra i figli d'Israele ci sarà chi si prostituisca [ Dt 23,17 ].

E dopo un poco: Non presterai al tuo fratello denaro o frumento o altra cosa esigendone l'interesse, lo esigerai invece dagli stranieri [ Dt 23,19-20 ].

E dopo alcuni versetti: Se avrai fatto un voto al Signore tuo Dio, non tardare ad adempierlo, perché il Signore tuo Dio lo richiede e, se tu tarderai ad adempierlo, ti sarà ascritto a peccato.

Se non avrai avuto l'intenzione di promettere, sarai esente da peccati, ma quando una promessa è uscita dalle tue labbra la rispetterai e farai secondo quel che hai promesso al Signore tuo Dio e secondo la parola che è uscita dalla tua volontà e dalla tua bocca [ Dt 23,21-23 ].

32 [ Dt 24 ].

Poco dopo afferma: Come pegno non prenderai né la mola inferiore né quella superiore: questo sarebbe come se egli ti cedesse qualcosa della propria vita.

Se si scopre che uno ha abbindolato un suo fratello, un israelita, e vendendolo [ come schiavo ] ne abbia ricavato un compenso in danaro, il rapitore dev'essere ucciso.

Così toglierai il male di mezzo a te [ Dt 24,6-7 ].

E dopo alcuni versetti dice: Per riprenderti una cosa che il tuo vicino deve restituirti non potrai varcare la soglia della sua casa per prenderne il pegno, ma te ne starai fuori e lui ti consegnerà quel che possiede.

Che se egli è un povero, il suo pegno non resterà una nottata presso di te, ma glielo restituirai subito, prima che tramonti il sole, in modo che lui, addormentandosi nel suo vestito, ti benedica e tu risulti giusto dinanzi al Signore tuo Dio.

Non ricuserai il salario dovuto al tuo fratello bisognoso e povero e nemmeno al forestiero che abita nella tua terra e risiede dentro le tue porte.

Il prezzo del suo lavoro gli dev'essere consegnato nel giorno stesso prima che tramonti il sole.

Egli è povero e col lavoro tira avanti la vita; né deve succedere che egli invochi contro di te il Signore e il tuo comportamento ti sia ascritto a peccato.

Non si dovranno mettere a morte i padri invece dei figli né i figli invece dei padri.

Ciascuno morirà per il proprio peccato [ Dt 24,10-16 ].

E dopo alcuni versetti: Quando mieterai le messi nel tuo campo, se per dimenticanza ti rimarrà indietro qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo, ma lascerai che lo prenda il forestiero, l'orfano e la vedova.

Così ti benedirà il Signore tuo Dio in ogni opera delle tue mani.

Se raccogliendo il frutto dell'olivo ti rimane qualcosa sulla pianta, non tornerai a coglierlo ma lo lascerai al forestiero, all'orfano e alla vedova.

Vendemmiando la tua vigna, non andrai a cogliere i grappoli che ti sono rimasti [ sulla pianta ]: essi sono destinati al forestiero, all'orfano e alla vedova.

Ricorda che sei stato schiavo in Egitto, ed è per questo che io ti comando di fare ciò [ Dt 24,19-22 ].

33 [ Dt 25 ].

Se fra più persone sorgerà una lite, s'interpelleranno i giudici e questi daranno la mano in riconoscimento della giustizia a colui che riscontreranno giusto e condanneranno con la pena degli empi colui che giudicheranno empio.

Se riscontreranno che il colpevole merita battiture, lo faranno stendere a terra e lo faranno battere dinanzi ai loro occhi.

Il numero delle percosse sarà proporzionato alla gravità della colpa, badando tuttavia a non superare i quaranta colpi, perché non succeda che il tuo fratello, piagato oltre misura, muoia dinanzi a te [ Dt 25,1-3 ].

E dopo un poco: Caso di due uomini che litigando vengano a picchiarsi reciprocamente.

Se la moglie dell'uomo, per liberare suo marito dalle mani del più forte di lui, stende la mano e lo afferra per le vergogne, tu taglierai la mano a questa donna senza lasciarti prendere da alcuna pietà verso di lei.

Non avrai nel tuo sacchetto pesi differenti, uno più grande e l'altro più piccolo, né sarà in casa tua un moggio più grande e un altro più piccolo; ma avrai pesi giusti e precisi e misure uguali ed esatte [ Dt 25,11-15 ].

34 [ Dt 27 ].

Dopo molte ingiunzioni dice: Maledetto chi fabbrica un idolo scolpito o fuso, opera delle mani di un artefice e abominio dinanzi al Signore, e lo collocherà in luogo occulto. Tutto il popolo rispondendo dirà: Amen!

Maledetto chi non onora suo padre e sua madre. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto chi sposta i termini [ al campo ] del suo vicino. Tutto il popolo dirà: Amen!.

Maledetto chi fa sbagliare al cieco la via. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto chi sovverte il giudizio del forestiero, del pupillo e della vedova. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto colui che giace con la moglie di suo padre, sollevando le coperte del suo letto. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto chiunque si accoppia con una bestia. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto chiunque si unisce con sua sorella, figlia di suo padre o di sua madre. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto colui che ha rapporti sessuali con la suocera. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto chi uccide il suo prossimo clandestinamente. Tutto il popolo dirà: Amen!

Maledetto colui che accetta mance per uccidere l'innocente. Tutto il popolo dirà: Amen! [ Dt 27,15-25 ].

Abbiamo fin qui riportato quelle parti dei libri di Mosè che ci sembrava doveroso riportare.

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