La « Santa regola »

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Capitolo IX - I salmi nell'ufficio delle letture

1 D'inverno s'incominci l'Ufficio delle Letture cantando tre volte questo versetto: « Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode » ( Sal 51,17 ).

2 Seguano quindi il salmo 3 con il « Gloria al Padre »,

3 il salmo 95 accompagnato dall'antifona - oppure cantato tutto di seguito -

4 e l'inno.

Si recitino quindi sei salmi con le rispettive antifone.

5 Quindi si dica il versetto, seguito dalla benedizione dell'abate.

Dopo che tutti si saranno seduti, ciascuno al proprio scanno, un fratello a turno proclami dal volume posto sul leggìo tre letture intercalate da responsori.

6 Due di questi si diranno senza il « Gloria al Padre »; invece dopo il terzo responsorio il cantore intonerà « Gloria al Padre ».

7 Allora tutti si alzino in segno di rispetto alla santissima Trinità.

8 All'Ufficio delle Letture si leggano brani del Nuovo e dell'Antico Testamento e i rispettivi commenti dei Padri di ben sicura reputazione e ortodossia.

9 A queste tre letture con responsori seguano altri sei salmi con l'« Alleluia ».

10 Quindi si recitino a memoria una lettura di san Paolo, il versetto, le preci litaniche, cioè il « Kyrie eleison » ( Signore, pietà ).

11 Così si concluda l'Ufficio delle Letture.

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