Suor Benigna Consolata Ferrero |
« Io vorrei dare, ma non posso, perchè le anime non vogliono le mie grazie.
Preferirei dar loro tutto, farle ricche, anzichè dovermi tenere per forza i miei tesori.
Purtroppo fanno conto di tutto, eccetto che di me: corrono dietro a tutto, salvo che a me; s'industriano per acquistare tutto, all'infuori di me.
Chi viene a me, non va via con poco soltanto: Io do subito molto.
Il mese di giugno è un mese nel quale mando un diluvio di grazie sulla terra, ma non tutti i cuori sono nelle disposizioni necessarie per riceverle.
Ho le mani piene di grazie, piene che traboccano.
Prendine fin che vuoi; prendine in favore della Chiesa, dei Sacerdoti, dei Vescovi in particolare.
Ho tanto desiderio di dare le mie grazie, ma non trovo anime abbastanza fedeli.
Io sono l'abisso infinito della misericordia e tu sei il posto dove Io posso posare i miei favori.
Le persone del mondo non sanno che fare delle mie grazie, le considerano come una merce di scarto; Io do a chi ha già e sovrabbonderà; a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.
Io ho ancora grazie grandi da farti, ma non te le posso fare perchè non sei ancora del tutto distaccata da te.
Ho bisogno di fartele, queste grazie, ma non basta la purità della coscienza, voglio trovare in te una grande confidenza.
Vedere che le anime hanno bisogno di me e non si curano di me!
Pazienza, se potessero farne a meno, ma non lo possono, perchè Io son loro indispensabile.
Io le vedo perire, mentre avrei i mezzi per soccorrerle, e non lo vogliono!
Nelle tue pene, nei tuoi dubbi, nelle tue difficoltà, nelle tue incertezze, ricorri a me.
Io ti darò non solo quello che cerchi, ma ti darò di più, per farti vedere che mi fai piacere.
Chiedi molto; chiedi più di una volta, e tutto otterrai.
La mortificazione che pratichi senza riserva, secondo il mio desiderio, ti è caparra per ottenere grazie.
Non posso mancare di parola; ti ho detto che sempre ti avrei concesso tutto ciò che mi avresti domandato, purchè non fosse contrario alla maggior gloria di Dio e alla salute delle anime, e hai ragione di pretendere che Io ti conceda ciò che non si oppone a questi santi fini.
Tu sei Maria per chiedere, Io sono Gesù per donare.
Non restringere le tue domande a un numero limitato di persone, estendile a tutto il mondo.
Tu ti accontenti di quanto chiedi, ma Io non mi accontento.
Io voglio che tu mi chieda di più, perchè Io posso disporre di tesori inesauribili.
Dilata il tuo cuore con la confidenza e con l'abbandono assoluto in me; hai molto da ricevere dal tuo Dio, non restringermi il Cuore, costringendolo a limitarti i suoi favori.
Spera molto e riceverai molto.
I grandi ghiacciai delle alte montagne non finiscono di fondersi, che viene di nuovo altra neve.
Io sono infinito, sono Dio: le grazie che ti faccio derivano dalla mia divina carità, e siccome la mia carità è infinita, anche le mie grazie sono illimitate.
Devi ricevere le grazie con attenzione, con amore, con riconoscenza.
Le grazie che Io faccio a un'anima non ne privano un'altra.
Perchè do poche grazie straordinarie?
Perchè c'è poca preparazione alle mie grazie ordinarie.
Chiedimi le grazie che vuoi: Io già le conosco, ma voglio che tu me le chieda.
Pensa al numero degli uomini che vivono nel mondo e pensa che Io ho espiato, ho sofferto, sono morto per tutti, e vedo tanto trascurato il grandissimo beneficio della redenzione.
La speranza deve essere fondata su due stabili princìpi: la conoscenza della bontà infinita di Dio e la conoscenza della vostra miseria.
Solo pensando alla prodigalità santa di Dio e al desiderio che ha di beneficare le sue creature, si può trovare motivo di sperare; egli stesso l'ha detto: « Domandate e otterrete ».
Quando si ha più bisogno della divina Provvidenza, è quando si vede più potente il suo aiuto.
Procura di non avere a rimproverarti, alla fine della tua vita, d'aver troppo poco usato dei tesori del mio Cuore a vantaggio di tutti.
Che cosa vuol dire affidarsi al Cuore di Gesù?
Tutti quelli che ricorrono al mio Cuore, per qualunque cosa vengano, ricevono non solo quello che vogliono, ma ancora di più.
La mia onnipotenza non verrà mai meno.
La base sulla quale devi fondare la corrispondenza alle mie grazie, è l'amore; e un mezzo per eccitare l'amore è il ricordo delle mie grazie, non solo di quelle generali, ma anche delle particolari.
Poichè non trovo in tutti i cuori la strada aperta, mi riverso con maggior abbondanza su quelli che mi aprono le porte.
Fortunato chi si mette in grado di ricevere le mie grazie.
Se si vuol ottenere una virtù soda, la si deve attendere dal Cuore di Gesù.
Chi vuol avere la vera salvezza, non ha che da venire a rifugiarsi in quest'arca benedetta; di qui si contempla la tempesta senza venirne scossi, senza esserne minacciati.
Si tratta di domandare con confidenza e con la certezza di ottenere, e allora si ottiene ciò che si vuole.
Se tu sapessi quante grazie ho da farti!
Un fiume porta molte acque, ma le porta adagio; un torrente si precipita; ebbene, il numero delle grazie che ho da farti, è come il numero delle gocce d'acqua di un torrente.
Quando un'anima è unita a me mediante la grazia, mediante l'adesione perfetta alla mia volontà, mediante la sofferenza, quell'anima è nella disposizione di ricevere le grazie.
Io ho bisogno di trovare cuori vuoti per versarvi le mie grazie; non posso fare grazie straordinarie alle anime come vorrei, perchè non le trovo abbastanza amanti dell'umiltà.
Io sono di ogni anima a misura della sua capacità e della sua fedeltà: a misura che un'anima mi vuole, mi cerca, mi desidera, mi ama, si occupa di me.
Non mi puoi fare maggior piacere che disporti a ricevere grazie maggiori; il mio Cuore prepara continuamente delle grazie e quando trova un'anima fedele, la colma.
Le mie grazie ti purificano e ti ornano, perchè esse sono luce, sono forza, sono istruzione.
Quando vuoi ottenere una grazia, considerala come fatta e ringraziamene.
Il 1° venerdì del mese è un giorno nel quale il mio Cuore dà tante grazie.
Quando un'anima concepisce un sentimento di gratitudine verso di me, in quello stesso istante Io le preparo già nuove grazie, perchè il mio Cuore è un tesoro inesauribile.
Abbi confidenza e tutto andrà bene.
Io solo basto all'anima; le creature, per quanto sante e virtuose, non sono che i canali che servono a trasmettere le mie grazie; se Io tolgo i canali, non è per privare l'anima di quelle grazie, ma per dargliele direttamente, e l'anima non ne riceve di meno.
Il ringraziarmi delle grazie ricevute è una caparra per riceverne delle nuove.
Ci facciamo un piacere in due: Io a donare e tu a ricevere.
Io sarò la forza della tua debolezza, il lume della tua ignoranza, il riparatore delle tue miserie.
Chiedimi di vivere momento per momento, ora per ora, giornata per giornata, completamente rimessa alla mia divina Provvidenza, senza timori, senza pene, lasciandomi il dolce incarico di provvederti di tutto: Io lo faccio volentieri.
Quanto io godo che vi siano anime che si gettano a occhi chiusi nelle mie mani, o per meglio dire nel mio Cuore!
Queste anime, in certo modo, mi costringono dolcemente a pensare a loro, perchè esse non ci pensano.
Una mamma che abbia un bambino cieco non lo lascia un momento: così Io provvedo alle anime umili.
Non sanno gli uomini chiedermi le grazie: domandano molte cose, e non chiedono la grazia più importante che compendia tutte le altre: la grazia del mio santo amore.
Questa è, infatti, la grazia per eccellenza, il dono che Io faccio ai miei eletti.
Sapermi amare vuol dire molto, vuol dire tutto, per un cristiano.
Chi mi ama, crede in me e spera in me, soffre con pazienza, accetta il dolore, si vince per mio amore.
Chi mi ama, non desidera altro che la mia volontà, l'ama e l'adempie perfettamente per quanto gli è possibile.
Chi mi ama, non cerca ricompensa e non ne desidera: gli basta il pensiero di piacere al suo Dio.
Chi mi ama, gode già anticipatamente le delizie del paradiso, perchè Io pure l'amo e gli dimostro l'amore che gli porto, in modo sensibile e soave.
I miei santi non avevano che un desiderio: di conoscermi per potermi convenientemente amare, e avevano ragione, perchè nell'amare Iddio consiste la vera e unica felicità ».
« Mio Gesù, mio unico, mio tutto, io ti scongiuro di chiudermi nel tuo Sacro Cuore, che io non ne possa uscire mai più.
Parla per la mia bocca, ascolta nelle mie orecchie, ama nel mio cuore, affinchè io possa fare tutto il bene che tu desideri.
Mio Gesù, svelami sempre più il tuo Sacro Cuore, fa' che penetri nei tesori della tua misericordia, fa' che entri sempre più nella tua intimità ».
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