Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

25.1.38

O mio Gesù, quanto sei buono e paziente!

Talvolta ci guardi proprio come dei bambini.

Certe volte Ti preghiamo e non sappiamo nemmeno noi per che cosa ed alla fine della preghiera, quando ci dai quello che abbiamo chiesto, non vogliamo accettarlo.

Un giorno venne da me una certa suora e mi chiese di pregare e mi disse che non poteva più resistere se la situazione continuava così.

« Preghi, sorella ».

Risposi che l'avrei fatto.

Incominciai una novena alla divina Misericordia e venni a sapere che Dio le avrebbe concesso la grazia, ma lei dopo averla ottenuta sarebbe stata nuovamente insoddisfatta.

Tuttavia continuai a pregare come mi aveva chiesto.

Il giorno dopo rivenne la stessa suora.

Appena iniziò il discorso, si mise a parlare della stessa cosa.

Le dissi: « Lei sa, sorella, che non dobbiamo costringere il Signore Dio con la preghiera a darci quello che vogliamo noi, ma dobbiamo piuttosto sottometterci alla Sua santa volontà ».

A lei però sembrava che quanto chiedeva fosse indispensabile.

Verso la fine della novena tornò di nuovo quella suora e mi disse: « Gesù mi ha concesso la grazia, ma … ma adesso la penso diversamente.

Sorella, preghi, perché torni di: nuovo com'era, prima ».

Le risposi: « Sì, pregherò, ma perché lei faccia la volontà di Dio e non quello che vuole lei … ».

Misericordiosissimo Cuore di Gesù, difendici dalla giusta ira di Dio!

+ Una certa suora mi perseguita di continuo unicamente per il fatto che Dio ha rapporti così stretti con me.

A lei sembra che tutto ciò sia una finzione da parte mia.

Quando ritiene che io abbia commesso qualche mancanza, dice: « Hanno le visioni e commettono colpe di questo genere! ».

Ne ha parlato in giro alle altre suore con un'interpretazione sempre sfavorevole; diffonde prevalentemente l'opinione che si tratti di una mezza pazza.

Un giorno mi diede fastidio che quella goccia d'intelligenza umana indagasse a quel modo sui doni di Dio.

Dopo la santa Comunione pregai perché Iddio la illuminasse.

Conobbi tuttavia che quell'anima, se non cambia la sua disposizione interiore, non giungerà alla perfezione.

+ Quando mi lamentai con Gesù per una certa persona: « Gesù, come può quella persona emettere un simile giudizio anche sull'intenzione? ».

Il Signore mi rispose: « Non ti meravigliare di questo.

Quell'anima non conosce nemmeno se stessa, come può emettere un giudizio equilibrato su un'altra anima? ».

Oggi ho visto Padre Andrasz che pregava.

Ho conosciuto che intercedeva presso Dio anche per me.

Il Signore qualche volta mi fa conoscere chi prega per me.

Mi sono ritirata un po' nell'ombra, come se quest'opera di Dio56 non m'interessasse.

In questo momento non ne parlo, ma con tutta l'anima sono immersa nella preghiera e supplico Dio che si degni di affrettare questo grande dono, cioè la festa della Misericordia e vedo che Gesù opera e da Egli stesso le indicazioni su come condurla a termine.

Nulla avviene per caso.

Oggi ho detto a Gesù: « Vedi quante difficoltà prima che credano che sei Tu stesso l'autore di quest'opera?

Ed anche adesso non tutti ci credono ancora ».

« Sta' tranquilla, bambina Mia, nulla può opporsi alla Mia volontà.

Nonostante le mormorazioni e l'avversione delle suore, la Mia volontà si compirà in te in tutta la sua estensione, fino all'ultimo desiderio e determinazione.

Non rattristarti per questo.

Anch'io sono stato la pietra dello scandalo per alcune anime … ».

+ Gesù si è lamentato per il gran dolore che gli procura l'infedeltà delle anime elette: « Ed ancora di più ferisce il Mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la caduta.

Se non avessero sperimentato la bontà del Mio Cuore, ciò Mi addolorerebbe di meno ».

Ho visto la collera di Dio sospesa sulla Polonia.

Ed ora vedo che, se Iddio colpisse il nostro paese coi più grandi castighi, ciò sarebbe ancora una grande Misericordia da parte Sua, poiché per delitti cosi gravi potrebbe punirci con la rovina eterna.

Rimasi terrorizzata quando il Signore scostò appena un poco il velo.

Ora vedo chiaramente che le anime elette sostengono l'esistenza del mondo, fino a quando la misura sarà colma …

+ Ho visto l'impegno nella preghiera di un certo sacerdote.57

La sua preghiera era simile alla preghiera di Gesù nell'Orto.

Oh, se quel sacerdote sapesse quanto è stata gradita al Signore quella preghiera! …

O Gesù, mi chiudo nel Tuo misericordiosissimo Cuore, come in una fortezza inespugnabile, per difendermi dai proiettili dei nemici.

Oggi sono stata accanto ad una certa persona che agonizzava, stava morendo dalle parti della nostra famiglia.

L'ho sostenuta con la preghiera.

Dopo un po' ho sentito dolore alle mani, ai piedi ed al fianco per un breve momento …

27.1.38.

Oggi durante l'ora santa Gesù si è lamentato con me per l'ingratitudine delle anime.

« In cambio dei benefici ottengo ingratitudine, in cambio dell'amore ottengo dimenticanza ed indifferenza.

Il Mio cuore non può sopportarlo ».

A questo punto nel mio cuore si è acceso un amore così forte verso Gesù che mentre mi offrivo per le anime ingrate, in un istante mi sono immersa completamente in Lui.

Quando sono rientrata in me, il Signore mi ha fatto assaporare una piccola parte di quell'ingratitudine che inondava il Suo Cuore.

Quest'esperienza è durata un tempo breve.

Oggi ho detto al Signore: « Quando mi prenderai con Te?

Io mi sono già sentita così male che ho atteso la Tua venuta con tanta nostalgia ».

Gesù mi ha risposto: « Sii sempre pronta, ma ormai non ti lascerò più a lungo in questo esilio.

Deve compiersi in te la Mia santa volontà ».

O Signore, se la Tua santa volontà non si è ancora completamente adempiuta su di me, eccomi sono pronta a tutto ciò che Tu vuoi, o Signore.

O mio Gesù, mi meraviglio soltanto per il fatto che Tu mi fai conoscere tanti segreti, ma l'ora della mia morte non vuoi rivelarmela ».

Ed il Signore ha risposto: « Sta' tranquilla, tè la farò conoscere, ma non ora ».

« Ah, mio Signore, Ti chiedo perdono per aver voluto saperlo.

Tu sai bene perché, poiché Tu conosci il mio cuore pieno di nostalgia, che anela ardentemente a Te.

Tu sai che non vorrei morire nemmeno un istante prima, ma solo quando Tu hai stabilito fin dall'eternità ».

Gesù ha ascoltato con singolare benevolenza le mie confidenze.

[ Qui metà della pagina è bianca ].

28.1.38.

Oggi il Signore mi ha detto: « Figlia Mia, scrivi queste parole: « Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia, queste anime nell'ora della morte non avranno paura.

La Mia Misericordia le proteggerà in quell'ultima lotta …

Figlia Mia, esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato.

Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno.

Se la reciteranno peccatori incalliti, colmerò di pace la loro anima, e l'ora della loro morte sarà serena.

Scrivi questo per le anime afflitte: quando l'anima vede e riconosce la gravita dei suoi peccati, quando si svela ai suoi occhi tutto l'abisso di miseria in cui è precipitata, non si disperi, ma si getti con fiducia nelle braccia della Mia Misericordia, come un bambino fra le braccia della madre teneramente amata.

Queste anime hanno la precedenza nel Mio Cuore compassionevole, esse hanno la precedenza nella Mia Misericordia.

Proclama che nessun'anima, che ha invocato la Mia Misericordia, è rimasta delusa ne confusa.

Ho una predilezione particolare per l'anima che ha fiducia nella Mia bontà.

Scrivi che quando verrà recitata la coroncina vicino agli agonizzanti.

Mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso ».

In quel momento il Signore mi fece conoscere quanto è geloso del mio cuore.

« Anche fra le tue consorelle ti sentirai sola, ebbene sappi che desidero che ti unisca più strettamente a Me.

A Me interessa ogni battito del tuo cuore; ogni palpito del tuo amore si ripercuote nel Mio Cuore; sono assetato del tuo amore ».

« Sì, o Gesù, ma anche il mio cuore non saprebbe vivere senza di Te, poiché pur se mi venisse offerto il cuore di tutte le creature, esse non appagherebbero i profondi desideri del mio cuore ».

Questa sera il Signore mi ha detto: « Affidati completamente a Me nell'ora della morte e io ti presenterò al Padre Mio come Mia sposa.

Adesso ti raccomando di unire ai Miei meriti le tue azioni anche le più piccole ed allora il Padre Mio le guarderà con amore come se fossero Mie …

Non cambiare l'esame particolare che ti ho dato tramite Padre Andrasz, quello cioè di unirti continuamente a Me; questo è quanto oggi esigo chiaramente da te.

Sii come una bambina di fronte ai Miei rappresentanti,58 poiché Io prendo in prestito la loro bocca per parlare a te, in modo che tu non abbia dubbi di alcun genere ».

La mia salute è migliorata un po'; oggi sono scesa in refettorio ed in cappella.

Non posso ancora riprendere il mio lavoro e resto in cella a lavorare con la spoletta.59

Questo lavoro mi attrae enormemente, ma mi stanco egualmente, anche se è un lavoretto così leggero.

Vedo che le mie forze si sono molto indebolite.

Non ho momenti di ozio, poiché ogni istante della mia vita è assorbito dalla preghiera, dalla sofferenza e dal lavoro.

Se non posso adorare Dio in un modo, lo faccio in un altro e se Dio mi concedesse la vita una seconda volta, non so se saprei utilizzarla meglio …

Il Signore mi ha detto: « Mi diletto del tuo amore; il tuo amore sincero è così gradito al Mio Cuore, come il profumo di un bocciolo di rosa nelle prime ore del mattino, quando il sole non gli ha ancora prosciugato la rugiada.

La freschezza del tuo cuore Mi affascina, per cui Mi unisco a te così intimamente, come con nessun'altra creatura … ».

Oggi ho visto gli sforzi di quel sacerdote60 per la causa di Dio.

Il suo cuore comincia ad assaporare quello di cui era ricolmo il Cuore Divino durante la vita terrena, per gli sforzi, l'ingratitudine …

Ma il suo zelo per la gloria di Dio è grande.

30.1.1938. Ritiro spirituale di un giorno.

Durante la meditazione il Signore mi ha fatto conoscere che, finché il cuore mi batterà in petto, dovrò sempre impegnarmi perché il regno di Dio si diffonda sulla terra.

Debbo lottare per la gloria del mio Creatore.

So che darò a Dio la gloria che attende da me, se cercherò di cooperare fedelmente con la Sua grazia.

Desidero vivere in spirito di fede, accetto tutto quello che mi capita come mandato dall'amorevole volontà di Dio, che desidera sinceramente la mia felicità.

Accetterò quindi tutto quello che Iddio mi manderà con sottomissione e gratitudine, non badando alla voce della natura né ai suggerimenti dell'amor proprio.

Prima di iniziare un'azione di una certa importanza rifletterò un momento, per vedere che rapporto ha con la vita eterna, qual è il motivo principale per cui viene intrapresa, se la gloria di Dio, se un qualche vantaggio per la mia anima od il bene di altre anime.

Se il cuore mi risponderà che è così, allora sarò inflessibile nell'eseguire quella data azione senza badare ad alcun ostacolo, ad alcun sacrificio.

Non mi farò distogliere dallo scopo che mi sono prefissa, mi basta soltanto sapere che è gradito a Dio.

Al contrario se conoscerò che determinate azioni non hanno nulla in comune con quanto detto sopra, procurerò di elevarle a sfere più alte mediante una buona intenzione.

Se poi conoscerò che qualche cosa proviene dall'amor proprio, la sopprimerò sul nascere stesso.

Nei momenti di dubbio non agirò, ma cercherò con cura chiarimenti presso ecclesiastici e specialmente presso il mio direttore spirituale.

Non giustificarsi di fronte ai rimproveri e alle osservazioni fatte da chiunque, se non nel caso in cui venissi direttamente interrogata per dare testimonianza alla verità.

Ascoltare con grande pazienza le confidenze degli altri, accoglierne le sofferenze, sostenendoli nel morale ed immergere le proprie sofferenze nel Cuore compassionevolissimo di Gesù.

Non uscire mai dagli abissi della Sua Misericordia ed introdurvi il mondo intero.

Durante la meditazione sulla morte ho pregato il Signore, perché si degni di far penetrare nel mio cuore gli stessi sentimenti che avrò nel momento della morte.

E la grazia divina mi ha risposto interiormente che, avendo fatto quanto era nelle mie possibilità, potevo stare tranquilla.

In quel momento si risvegliò in me tanta gratitudine verso il Signore che dalla gioia scoppiai a piangere come una bambina …

Mi preparai a ricevere la santa Comunione il mattino dopo come viatico e recitai per me le preghiere degli agonizzanti.61

Ad un tratto udii queste parole: « Come sei unita a Me in vita, cosi sarai unita al momento della morte ».

Dopo queste parole si risvegliò nella mia anima una fiducia così grande nella divina Misericordia che, anche se avessi sulla coscienza i peccati del mondo intero ed i peccati di tutte le anime dannate, nonostante ciò non dubiterei della bontà di Dio, ma senza pensarci mi getterei nell'abisso della divina Misericordia, che è sempre aperto per noi e col cuore a pezzi sprofondato nella polvere, mi getterei ai piedi del Signore e mi abbandonerei completamente alla Sua santa volontà, che è la Misericordia personificata.

O mio Gesù, vita della mia anima, vita mia, mio Salvatore, mio dolcissimo Sposo, e nello stesso tempo mio Giudice, Tu sai che nell'ultima ora non farò affidamento su nessun mio merito, ma unicamente sulla Tua Misericordia.

Ecco che fin d'ora m'immergo nella voragine della Tua Misericordia, che è sempre aperta per ogni anima.

O mio Gesù, io ho un unico compito in vita, in morte e per tutta l'eternità ed è quello di adorare la tua insondabile Misericordia.

Nessuna mente, né di angeli né di uomini riuscirà mai a scandagliare i misteri della Tua Misericordia.

Gli angeli rimangono stupiti di fronte al mistero della Tua Misericordia, ma non riescono a comprenderlo.

Tutto ciò che è uscito dalle mani del Creatore è racchiuso in un mistero inconcepibile, cioè nelle viscere della Sua Misericordia.

Quando considero ciò, il mio spirito viene meno, per la gioia il cuore mi si scioglie.

O Gesù, attraverso il tuo pietosissimo Cuore come attraverso un cristallo, sono giunti / a noi i raggi della Divina Misericordia.

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56 « Quest'opera di Dio », cioè le richieste di Gesù riguardanti l'immagine, la festa, la diffusione in genere del culto alla Divina Misericordia (cfr. Diano, Q. I,-p; 160 a metà)
57 Si può supporre che si tratti di Don Sópocko
58 Cioè confessori, direttori spirituali e superiori
59 Santa Faustina faceva ricami per abbellire le tovaglie da altare
60 Don M. Sopocko
61 Secondo l'usanza della congregazione, per gli agonizzanti si recita la preghiera: « O benignissimo Gesù… » ed il Salmo 130, « De Profundis »