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Risposta all'unica voce discordante circa la fama di santità

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Risposta all'unica voce discordante circa la fama di santità contenuta nella deposizione del teste 31°

Torino, 20 aprile 1983.

Io sottoscritto Buffa di Ferrerò Vittorio, teste n. 31 ( 2° ex officio ) nella Causa di Beatificazione del Servo di Dio Fratel Teodoreto, posso affermare in piena coscienza e per dovere di giustizia, facendo riferimento alla nota di p. 23 del « Votum Promotoris Generalis Fidei », quanto segue:

1° - Ribadisco che nella mia famiglia che conosceva Fratel Teodoreto si ebbe sempre la più alta stima come di un Santo del Servo di Dio, stima accresciuta col passare degli anni e ancora oggi semmai viva.

2° - L'accenno fatto alla minore convinzione della Sua fama di santità da parte della moglie, peraltro espressa in forma alquanto dubitativa, dipendeva in massima parte dalla non conoscenza ( come già affermato ) e forse anche da un certo spirito di contraddizione di fronte a testimonianze e stima che a suo parere riteneva eccessive.

3° - In riferimento a « qualche giudizio di non completa comprensione da parte di un catechista, ora defunto, sul conio dell'Unione in sé, e forse anche su Fratel Teodoreto » faccio rilevare che la forma dubitativa con cui ho espresso questo parere già denota trattarsi di cosa di non grave entità.

Inoltre rientra nella norma di ogni rapporto umano che qualche rilievo possa essere fatto nei confronti di istituzioni di persone da parte di chi, pur avendole frequentate per un certo tempo possa trovare elementi non confacenti con la propria mentalità e con il proprio modo di pensare.

E questo tanto più in una Istituzione che per le sue caratteristiche ed esigenze profondamente spirituali poteva suscitare reazioni di minore accettazione.

Nella fiducia di aver chiarito quanto richiesto dal Rev. Promotore della Fede, e sempre più convinto col trascorrere degli anni, e sono tanti, della santità del Servo di Dio Fratel Teodoreto, mi professo

dev.mo professore dottor architetto Vittorio Buffa di Ferrero

Giurato e firmato in mia presenza.

Torino, il 20 aprile 1983.

Mons. Giovanni Luciano, Not.

l. s.

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