Diario di Cesone |
Udienza concessa da S. E. il Card. Gamba al Fratel Teodoreto.
Fratel Teodoreto fa presente a S. E. che Mons. Duvina ha riferito che non si tratta della Regola più o meno perfetta, ma di un punto del Canone che dice che non vi può essere Congregazione senza la vita comune.
S. E. "Già non avevo presente quell'articolo" e si alza e va a prendere il codice.
"Bisogna che vi accontentiate di essere una Pia Associazione".
Fr. Teod. risponde: Già lo sono Pia Associazione.
S. E. Parla delle Orsoline, sparse in diversi luoghi, ma non sono una Congregazione, ma una Pia Associazione.
Fr. Teodoreto fa assorvare che i Catechisti hanno da pagare la tassa dei celibi e se l'Unione non sarà eretta a Congregazione non potranno esserne esenti.
S. E. è del parere che in seguito alcuni Catechisti resteranno poi più liberi dagli obblighi di famiglia e allora potranno facilmente riunirsi in Congregazione e tutto resterà subito fatto.
Fr. Teod. fa osservare che il dover aspettare può produrre scoraggiamento, mentre ora tutti i giovani sono bene animati, hanno i loro novizi e poi sarà difficile che in seguito possano avere un Arcivescovo che li protegga tanto quanto Vostra Eminenza.
Quindi siccome i canoni li han fatti a Roma a Roma possono anche fare una deroga, trattandosi di giovani eccezzionali.
S. E. Oh davvero! davvero!
Fr. Teod. E poi anche in seguito se avessero una loro casetta e che nelle ore libere dal lavoro si riunissero converrebbe sempre una data dispensa e ... allora ...
Ebbene mi prepari un memoriale nel quale sia indicata l'origine di questa Associazione
Lo scopo deve essere questo:
1°) La Santificazione personale.
2°) La salvezza delle anime per mezzo dell'apostolato catechistico.
Aggiunga la necessità di approvarla ed erigerla a Congregazione per evitare lo scoraggiamento e poi perché i giovani devono continuare a pagare la tassa dei celibi.
E così ha termine l'importante udienza durante la quale s. Eminenza confermò e manifestò tutto il suo grande affetto e interessamento per i Catechisti.
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Fratel Teodoreto mi aggiunge che Mons. Duvina gli disse che la Chiesa insiste tanto sulla vita comune perché molte volte costa più questa degli stessi voti.
Quindi si decide di mettere un po' più di rigore per la frequenza.
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