Pensieri sulle Regole e Costituzioni 1949

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Spirito della Regola

Tendenza per il lato mistico della vita spirituale

C'è una tendenza per il lato mistico della vita spirituale considerata specialmente sotto questo triplice aspetto:

1º unione a Dio sperimentata in qualsiasi modo: non c'è allora nulla di reale se non quello che si prova;

2º preghiera discorsiva sostituita dal riposo in Dio;

3º vita interiore tutta passiva nella quale Dio fa tutto.

Di qui: gusto per le letture che trattano degli aspetti mistici della vita interiore:

diari spirituali, note, ecc. e pericolo di certe illusioni che fanno mirare d'un tratto alle più alte cime sopprimendo le tappe, gli intermediari necessari oppure, col pretesto di lasciarsi condurre dalla grazia, sopprimere di fatto ogni sforzo, ogni metodo lasciando che la corrente della grazia debba tutto trascinare;

o anche a limitarsi ad una pretesa carità o pseudo amore, con l'idea che le altre virtù verranno in seguito naturalmente.

In realtà questi effetti sono prodotti sia dall'ignoranza, sia da certe pretese orgogliose, dal timore dello sforzo o dalla tendenza alla soluzione più facile.

Si dimentica la condizione pratica e reale nella quale noi viviamo la nostra vita spirituale.

L'anima nostra è unita a un corpo, di qui interferenze diverse, in una natura soggetta alle conseguenze del peccato originale e alla triplice concupiscenza.

La nostra vita non è che un viaggio e non termine raggiunto.

Noi siamo in cammino, in cerca e alla conquista del fine.

Il fatto d'amare Dio non ci rende sempre logici in detto amore.

"Non fo il bene che amo ma quel male che odio" ( Rm 7,15 ) si deve dunque "combattere il buon combattimento" ( 1 Tim 6,12 ).

Non dobbiamo voler bruciare le tappe, trascurando il lavoro indispensabile e certe volte noioso e difficile della vita spirituale, ma costantemente santificarci "nel terribile quotidiano" ( Pio XI ).

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