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XVIII - Fodamenti della religione e risposta alle obiezioni

209

Dobbiamo mettere nel capitolo sui fondamenti ciò che, in quello riguardante le figure, concerne la loro causa.

Perché fu profetizzato il primo avvento di Gesù Cristo?

Perché i modi di questo avvento furono profetizzati oscuramente?

210

Gli increduli sono in realtà i più credenti, per non credere nei miracoli di Mosè, credono in quelli di Vespasiano.

211

Come Gesù Cristo ha vissuto confuso agli altri uomini, così la sua verità vive in mezzo alle altre opinioni senza alcuna differenza esteriore.

Così pure l'eucarestia si confonde con il pane comune.

Tutta la fede si riduce a Gesù Cristo e ad Adamo, e tutta la morale alla concupiscenza e alla grazia.

212

Cosa hanno da dire contro la resurrezione e il parto di una vergine?

Forse è più facile riprodurre un uomo o un animale che produrlo?

E se non avessero mai visto una specie animale, sarebbero in grado di intuire la necessità o meno dell'accoppiamento?

213

Cosa dicono i profeti di Gesù Cristo?

Che sarà Dio in modo evidente?

Al contrario, che è un Dio realmente nascosto, che non verrà riconosciuto, che non penseranno che sia lui, che sarà una pietra d'inciampo contro cui molti urteranno, ecc.

Che non ci si rimproveri dunque più la mancanza di evidenza, perché è proprio ciò che ammettiamo.

Ma, si obietta, ci sono delle oscurità, e senza di loro non si urterebbe contro Gesù Cristo.

È uno dei disegni espliciti dei profeti.

« Excaeca ».

214

Quanto gli uomini avevano potuto conoscere con i più grandi sforzi d'intelligenza, questa religione lo insegnava ai bambini.

215

Non perché qualcosa è incomprensibile è per questo meno reale.

216

« Se per caso si vuole sostenere che l'uomo è troppo poca cosa per meritare di comunicare con Dio, bisogna essere ben grandi per giudicarne. »

217

Non si può capire nulla delle opere di Dio se non si parte dal principio che egli ha voluto accecare gli uni e illuminare gli altri.

218

Gesù Cristo non dice che non è di Nazareth per lasciare i malvagi nel loro accecamento, né che non è figlio di Giuseppe.

219

Dio vuole disporre più della volontà che dell'intelletto.

L'evidenza perfetta servirebbe all'intelletto ma nuocerebbe alla volontà.

Umiliare la superbia.

220

Gesù Cristo è venuto per accecare quelli che vedevano chiaramente e per dare la vista ai ciechi, guarire i malati e lasciar morire i sani, chiamare alla penitenza e giustificare i peccatori, lasciare i giusti nel loro peccato, saziare i poveri e lasciare vuoti i ricchi.

221

C'è luce a sufficienza per illuminare gli eletti e abbastanza oscurità per umiliarli.

C'è oscurità a sufficienza per accecare i reietti e abbastanza luce per condannarli senza attenuanti.

La genealogia di Gesù Cristo nell'Antico Testamento è mescolata a tante altre inutili al punto da non poter essere distinta da quelle.

Se Mosè avesse tenuto conto solo degli antenati di Gesù Cristo, sarebbe stato troppo chiaro; se non avesse annotati quelli di Gesù Cristo, ciò non sarebbe stato abbastanza chiaro.

Ma, dopo tutto, chi osservi da vicino si accorge che quella di Gesù Cristo è ben distinta per mezzo di Thamar, Ruth, ecc.

Quelli che ordinavano quei sacrifici ne conoscevano l'inutilità, e coloro che ne affermavano l'inutilità non hanno smesso di praticarli.

Se Dio avesse permesso una sola religione, essa sarebbe stata troppo riconoscibile.

Ma se guardiamo bene, possiamo distinguere quella vera in mezzo alla confusione.

Principio: Mosè era un uomo sottile.

Se dunque si comportava secondo la sua ragione, non doveva proporre nulla contro la ragione.

Così anche la debolezza più appariscente è una forza.

Esempio: le due genealogie di san Matteo e di san Luca.

Non è forse evidente che non l'hanno fatto accordandosi?

222

Se Gesù Cristo fosse venuto solo per santificare, tutta la Scrittura e tutte le cose tenderebbero a questo, e sarebbe facile convincere gli increduli.

Se Gesù Cristo fosse venuto solo per accecare, tutto il suo comportamento sarebbe confuso e non avremmo alcun mezzo per convincere gli increduli.

Ma poiché è venuto « in sanctificationem et in scandalum », come dice Isaia, noi non possiamo convincere gli increduli ed essi non possono convincere noi, ma proprio per questo noi li convinciamo, affermando che in tutta la sua condotta non ci sono elementi per rimanere convinti in un senso piuttosto che nell'altro.

223

Figure.

Volendo Dio privare i suoi di beni caduchi, per dimostrare che ciò non era frutto d'impotenza creò il popolo ebreo.

224

L'uomo non è degno di Dio ma non è incapace di venirne reso degno.

È indegno di Dio unirsi alla miseria umana, ma non è indegno di Dio sottrarre l'uomo alla miseria.

225

Prova.

Profezia e compimento.

Ciò che ha preceduto e ciò che ha seguito Gesù Cristo.

226

Fonte di contraddizioni.

Un Dio umiliato fino alla morte in croce.

Due nature in Gesù Cristo.

Due venute.

Due condizioni della natura umana.

Un Messia che morendo trionfa sulla morte.

227

Che Dio ha voluto celarsi.

Se ci fosse una sola religione, Dio sarebbe ben evidente.

Anche se ci fossero martiri solo nella nostra religione.

Essendosi Dio celato, tutte le religioni che negano sia celato non sono vere, e se una religione non lo spiega, non può educare.

La nostra fa tutto ciò: « Vere tu es deus absconditus ».

« Fondamento della nostra fede. »

La religione pagana è priva di fondamento.

« Oggi. Si dice che in altri tempi lo ha avuto per via degli oracoli che hanno parlato.

Ma quali libri ce ne assicurano?

La virtù dei loro autori li rende davvero degni di fede?

Son forse conservati con tanta cura da poter essere certi che non si sono affatto corrotti? »

La religione maomettana ha come fondamenti il Corano e Maometto.

Ma chi ha predetto che lui doveva essere l'ultimo profeta del mondo?

Ci sono segni che possano distinguerlo da qualsiasi uomo voglia proclamarsi profeta?

Quali sono i miracoli che lui stesso dice di aver fatto?

Secondo la sua stessa tradizione quale mistero ha insegnato?

Quale morale, quale felicità.

La religione ebraica deve essere considerata in modo diverso secondo la tradizione dei suoi santi e quella del suo popolo.

Morale e felicità sono ridicole nella tradizione del suo popolo, ma ammirevoli in quella dei loro santi.

Il fondamento stesso è ammirevole.

È il più antico libro del mondo e il più autentico, e mentre Maometto, per assicurare la durata del proprio, ha proibito di leggerlo.

A ogni religione accade lo stesso, anche quella cristiana è ben diversa nei suoi libri sacri e in quelli dei casuisti.

La nostra religione è divina al punto da avere come fondamento un'altra religione divina.

228

Obiezione degli atei.

« Ma noi non abbiamo alcuna illuminazione ».

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