Pensieri

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Serie XXX

671

Perché non possiamo negare di essere al tempo stesso automi e intelletto.

Da ciò viene che il mezzo della persuasione non è la sola dimostrazione.

Ci sono ben poche cose dimostrate!

Le prove convincono solo l'intelletto, è l'abitudine che rende le nostre prove più forti e più credute.

Essa orienta l'automa, che trascina l'intelletto senza che questo ci pensi.

Quale dimostrazione c'è che domani farà giorno e che noi moriremo, ma c'è qualcosa a cui crediamo di più?

È dunque l'abitudine che ce ne persuade.

È lei a fare tanti cristiani, turchi, pagani, professioni, soldati, ecc.

È a lei infine che dobbiamo ricorrere una volta che l'intelletto ha visto dov'è la verità, per abbeverarci e impregnarci di questa credenza che ad ogni istante ci sfugge; sarebbe davvero troppo faticoso averne sempre davanti le prove.

Bisogna acquisire una credenza più facile, che è quella dell'abitudine, che senza violenza, senza artifici, senza argomentazioni, ci fa credere le cose e inclina ogni nostro impulso verso questa fede, così che la nostra anima vi si abbandona spontaneamente.

Se si crede solo per la forza della convinzione, mentre l'automa spinge in direzione contraria, non è sufficiente.

Dobbiamo dunque far credere le nostre due parti, l'intelletto con le ragioni che gli basta aver visto una volta nella sua vita, e l'automa con l'abitudine, non permettendogli di andare in direzione contraria.

« Inclina cor meum deus ».

La ragione agisce lentamente e in tante prospettive fondate su tanti principi, che devono essere sempre presenti, che essa si assopisce di continuo o si smarrisce quando non ha tutti questi principi presenti.

Il sentimento non si comporta così; agisce istantaneamente ed è sempre pronto ad agire.

Dobbiamo dunque riporre la nostra fede nel sentimento, altrimenti sarà sempre incerta.

672

Storia della Cina.

Credo solo ai racconti di quei testimoni che si farebbero sgozzare.

« Chi è più credibile dei due, Mosè o la Cina? »

Non è il caso di valutare grossolanamente; vi dico che c'è di che accecare e di che illuminare.

Con questa sola affermazione faccio crollare tutti i vostri ragionamenti.

« Ma la Cina acceca », dite.

E io rispondo: la Cina acceca, ma c'è della luce da trovare.

Cercatela.

E così tutto quello che dite serve a uno dei disegni ma non nuoce all'altro.

Bisogna vedere questo in dettaglio.

Bisogna mettere le carte in tavola.

673

Un erede trova i titoli della casata.

Dirà forse che sono falsi, senza volerli esaminare?

674

La legge obbligava a ciò che non dava; la grazia dona ciò a cui obbliga.

675

Sembra confutare.

« Humilibus dat gratiam »; an ideo non dedit humilitatem?

« Sui eum non receperunt »; quotquot autem non receperunt, an non erant sui?

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