Summa Teologica - I

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Rinnovato interesse per l'angelologia

Gli Angeli ( I, qq. 50-64 )

1 - Il positivismo pratico e teorico della civiltà contemporanea non ha distrutto nell'uomo moderno l'interesse per il mondo degli spiriti.

Basterebbe a provarlo una rapida scorsa attraverso la letteratura contemporanea.

Ma ci fermiamo a ricordare due sole opere che nel decennio 1940-1950 hanno avuto una risonanza mondiale: The Screwtape Letters di O. S. Lewis, tradotte in italiano sotto il titolo Le lettere di Berlicche, e La part du diable di D. De Rougemont.

L'interesse è anzi talora perfino morboso.

L'imperversare delle pratiche spiritiche e l'annessa letteratura sono un fenomeno impressionante.

Si direbbe che in mezzo a tanto materialismo oggi si parla ancora troppo di spiriti.

E non sempre se ne parla con saggezza, e con l'avvertenza di chi conosce i pochi ma sicuri dati della rivelazione divina in proposito.

Non sarà inutile perciò rileggere le elucubrazioni del più grande e del più saggio teologo cristiano, che già i contemporanei denominarono Dottore Angelico, per la straordinaria maestria con la quale seppe affrontare e risolvere i problemi dell'angelologia, e per l'insistenza con la quale se ne occupò durante i suoi venti anni d'insegnamento.

In non meno di trentacinque delle sue opere egli trattò espressamente le questioni fondamentali riguardanti gli angeli.

Anzi alcune di queste opere devono essere considerate come vere monografie sugli esseri spirituali.

Nel corso della sua vita S. Tommaso risentì molto di questa dimestichezza con gli spiriti celesti, per le continue polemiche alle quali dovette partecipare contro gli agostinisti e gli averroisti.

Dopo la sua morte si ebbe persino la condanna da parte dei Maestri parigini, sempre per colpa degli angeli.

Sembra che la controversia principale intorno alla natura delle mistica, cioè l'opuscolo De Ente et Essentia, che il Dottore Angelico scrisse « nondum existens magister ».

A giudizio poi dei discepoli più autorevoli il trattato degli angeli, che troviamo nella Somma Teologica, è da considerarsi come un vero capolavoro, per la profondità dei principi che lo sostengono e che lo animano, per la genialità delle intuizioni, e per l'armonia e la coerenza di tutte le sue parti.

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