Summa Teologica - I

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Articolo 4 - Se alcuni demoni siano cattivi per natura

C. G., III, c. 107; De Malo, q. 16, a. 2; Opusc. 15, De Angelis, c. 19; In Ioan., c. 8, lect. 6; In Div. Nom., c. 4, lect. 19

Pare che alcuni demoni siano cattivi per natura.

Infatti:

1. Dice Porfirio [ Epist. ad Aneb. ], citato da S. Agostino [ De civ. Dei 10,11 ], che « c'è un genere di demoni fallaci per natura, simulatori di Di1o e delle anime dei defunti ».

Ma essere fallace significa essere cattivo.

Quindi alcuni demoni sono cattivi per natura.

2. Gli angeli sono stati creati da Dio allo stesso modo degli uomini.

Ma vi sono alcuni uomini naturalmente cattivi, dei quali si legge nella Scrittura [ Sap 12,10 ]: « La loro malvagità era naturale ».

Quindi anche certi angeli possono essere naturalmente cattivi.

3. Certi animali irrazionali hanno una malvagità naturale: la volpe, p. es., è naturalmente subdola, e il lupo è naturalmente rapace.

Eppure sono creature di Dio.

Quindi anche i demoni, pur essendo creature di Dio, possono essere naturalmente cattivi.

In contrario:

Dionigi [ De div. nom. 4 ] insegna che « i demoni non sono cattivi per natura ».

Dimostrazione:

Ogni realtà esistente, in quanto esiste e ha una determinata natura, tende naturalmente al bene, essendo stata prodotta da una causa buona: poiché l'effetto prova sempre inclinazione verso la propria causa.

Ora, può accadere a un bene particolare di trovarsi connesso a un male: al fuoco, p. es., è connesso il male di essere distruttivo delle altre cose; ma con il bene universale nessun male può essere connesso.

Se quindi vi è un essere la cui natura è ordinata a un bene particolare, esso può tendere naturalmente a un male, per quanto solo indirettamente [ per accidens ], dato che non tende al male in quanto male, ma in quanto connesso con un bene.

Se però abbiamo un essere la cui natura è ordinata a un bene sotto la ragione universale di bene, questo essere non può tendere naturalmente a un male.

Ora, è chiaro che ogni natura intellettiva è ordinata al bene universale, che essa può conoscere e che è l'oggetto della sua volontà.

Per cui, essendo i demoni sostanze intellettive, in nessun modo possono avere un'inclinazione naturale a un male qualsiasi.

Quindi non possono essere naturalmente cattivi.

Analisi delle obiezioni:

1. S. Agostino nel passo citato rimprovera Porfirio per avere egli affermato che i demoni sono fallaci per natura, e asserisce che essi sono fallaci non per natura, ma perché lo vogliono.

- Ma Porfirio riteneva che i demoni sono fallaci per natura pensando che essi fossero animali dotati di una natura sensitiva.

Ora, la natura sensitiva è ordinata a un bene particolare, a cui può essere connesso un male.

Sotto questo aspetto dunque essi avrebbero potuto avere un'inclinazione naturale verso il male, ma sempre indirettamente, in quanto cioè il male è legato a un bene.

2. La malvagità di alcuni uomini è detta naturale non per una cattiva inclinazione della loro natura intellettiva, ma a causa dell'abitudine, che è come una seconda natura; oppure per la cattiva inclinazione della natura sensitiva verso una passione disordinata: per cui si dice che alcuni sono naturalmente iracondi o sensuali.

3. Gli animali bruti per la loro natura sensitiva hanno un'inclinazione naturale verso determinati beni particolari a cui sono connessi dei mali: la volpe, p. es., è portata a cercare il vitto con sagacia, alla quale è connessa l'astuzia.

Quindi l'essere astuta per la volpe non è un male, essendo per essa una dote naturale.

E così pure, al dire di Dionigi [ De div. nom. 4 ], non è un male per il cane l'essere furioso.

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