Summa Teologica - I-II

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Articolo 3 - Se l'amore dell'unità o integrità sia causa di dolore

Pare che l'amore dell'unità o integrità non sia causa di dolore.

Infatti:

1. Il Filosofo [ Ethic. 10,3 ] fa osservare che « questa opinione », secondo la quale la pienezza produce piacere e la dissociazione tristezza, « sembra imbastita sui piaceri e sui dolori attinenti al cibo ».

Ma i piaceri e i dolori non sono tutti di questo genere.

Quindi l'amore dell'unità non è causa universale di dolore: infatti la pienezza si riconduce all'unità e la dissociazione alla pluralità.

2. Qualsiasi separazione si oppone all'integrità.

Se dunque l'amore per l'integrità causasse il dolore, nessuna separazione sarebbe piacevole.

E ciò evidentemente è falso nella separazione o eliminazione del superfluo.

3. Identico è il motivo per cui desideriamo la congiunzione col bene e la fuga dal male.

Ora, come la congiunzione col bene si riferisce all'unità, essendo una specie di unione, così la separazione è il contrario dell'unità.

Quindi non è giusto indicare il desiderio dell'unità come causa del dolore a preferenza del desiderio della separazione.

In contrario:

Scrive S. Agostino [ De lib. arb. 3,23 ]: « Dal dolore che le bestie sentono appare chiaramente quanto le anime, nel reggere e nell'animare i loro corpi, amino l'integrità.

Infatti che cos'altro è il dolore se non una certa sensazione che non sopporta la divisione o la corruzione? ».

Dimostrazione:

Come il desiderio del bene è causa di dolore, così bisogna considerare causa di dolore l'appetito o l'amore dell'unità, ossia dell'integrità.

Infatti il bene di ogni cosa si riduce a una certa unità, cioè al fatto che ciascuna cosa ha riunite in sé tutte le parti che formano la sua perfezione: per cui i Platonici pensavano che l'uno fosse principio o causa come il bene.

Quindi ogni cosa, come naturalmente appetisce la bontà, così appetisce l'unità o integrità.

Come dunque è causa di dolore l'amore o l'appetito del bene, così anche l'amore o l'appetito dell'unità.

Analisi delle obiezioni:

1. Non tutte le unioni, ma soltanto quelle da cui dipende lo stato perfetto di una cosa, integrano la ragione di bene.

E per questo motivo non l'amore di qualsiasi unità è causa di dolore, come invece alcuni pensavano.

E il Filosofo [ Ethic. 10,3 ] ne condanna l'opinione per il fatto che certe pienezze non sono piacevoli: come chi è già sazio non prova piacere nel riempirsi di altro cibo.

Infatti tale riempimento, o unione, non costituisce, ma distrugge lo stato perfetto [ dell'animale ].

Quindi il dolore non è prodotto dall'amore di un'unità qualsiasi, ma di quell'unità in cui consiste la perfezione naturale.

2. Una separazione può essere piacevole o perché toglie un ostacolo alla perfezione di una cosa, o perché si tratta di una separazione che implica una certa unione, come quella dell'oggetto col senso.

3. La separazione degli elementi nocivi e pericolosi è anch'essa oggetto di amore, ma in quanto tali elementi minacciano la debita unità.

Quindi non l'amore di tale separazione è la prima causa del dolore, ma piuttosto l'amore dell'integrità minacciata.

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