Summa Teologica - I-II

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Articolo 5 - Se la carità possa esistere senza la fede e la speranza

Pare che la carità possa esistere senza la fede e la speranza.

Infatti:

1. La carità non è altro che l'amore di Dio.

Ma Dio può essere amato da noi naturalmente, anche prescindendo dalla fede e dalla speranza nella futura beatitudine.

Quindi la carità può esistere senza la fede e la speranza.

2. Al dire di S. Paolo [ Ef 3,17 ] la carità è la radice di tutte le virtù, stando all'espressione: « radicati e fondati nella carità ».

Ma la radice può anche trovarsi senza i rami.

Quindi la carità può trovarsi talora senza la fede, la speranza e le altre virtù.

3. In Cristo la carità era perfetta.

Eppure egli non aveva la fede e la speranza: poiché era un perfetto comprensore, come spiegheremo in seguito [ III, q. 7, aa. 3,4 ].

Perciò si può avere la carità senza la fede e la speranza.

In contrario:

Dice l'Apostolo [ Eb 11,6 ]: « Senza la fede è impossibile piacere a Dio »; ma è chiaro che ciò si verifica specialmente con la carità, secondo quanto è scritto [ Pr 8,17 ]: « Io amo coloro che mi amano ».

La speranza poi, come sopra abbiamo dimostrato [ q. 62, a. 4 ], serve a introdurre la carità.

Quindi non si può avere la carità senza la fede e la speranza.

Analisi delle obiezioni:

1. La carità non è un qualsiasi amore di Dio, ma è l'amore con cui Dio è amato quale oggetto della beatitudine, verso cui siamo indirizzati [ solo ] dalla fede e dalla speranza.

2. La carità è la radice della fede e della speranza in quanto fornisce ad esse la perfezione della virtù.

Ma la fede e la speranza, per la loro formalità propria, sono i presupposti della carità, come si è spiegato [ q. 62, a. 4 ].

Perciò la carità non può esistere senza di esse.

3. In Cristo mancavano la fede e la speranza perché in esse c'è qualcosa di imperfetto.

Ma in luogo della fede egli aveva l'aperta visione, e in luogo della speranza il pieno possesso.

E così ci fu in lui la perfetta carità.

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