Summa Teologica - I-II

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Articolo 3 - Se il peccato di Adamo si trasmetta per via di origine a tutti gli uomini

III, q. 27, a. 2; q. 31, a. 8; In 2 Sent., d. 30, q. 1, a. 2; d. 31, q. 1, a. 2; In 3 Sent., d. 3, q. 4, a. 3, sol. 1; In 4 Sent., d. 43, q. 1, a. 4, sol. 1, ad 3; C. G., IV, cc. 50 s., 83; De Malo, q. 4, a. 6; Quodl., 6, q. 5, a. 1; In Psalm. 50; In Rom., c. 5, lect. 3

Pare che il peccato di Adamo non si trasmetta per via di origine a tutti gli uomini.

Infatti:

1. La pena del peccato originale è la morte.

Ora, non tutti quelli che derivano dal seme di Adamo muoiono: infatti quelli che saranno vivi alla venuta del Signore non moriranno mai, poiché S. Paolo [ 1 Ts 4,15 ] afferma: « Noi, che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti ».

Perciò costoro non contraggono il peccato originale.

2. Nessuno può dare ciò che non ha.

Ma un uomo battezzato non ha il peccato originale.

Quindi non lo trasmette alla sua prole.

3. Come scrive S. Paolo [ Rm 5,15ss ], il dono di Cristo è più grande del peccato di Adamo.

Ma il dono di Cristo non è comunicato a tutti gli uomini.

Quindi neppure il peccato di Adamo.

In contrario:

S. Paolo scrive [ Rm 5,12 Vg ]: « La morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono ».

Dimostrazione:

Secondo la fede cattolica si deve ritenere fermamente che tutti gli uomini discendenti da Adamo, con la sola eccezione di Cristo, contraggono il peccato originale: altrimenti non tutti avrebbero bisogno della redenzione di Cristo; il che è falso.

E ciò si dimostra col fatto, già notato in precedenza [ a. 1 ], che dal peccato del nostro progenitore si trasmette nei discendenti la colpa originale come dalla volontà dell'anima, attraverso la mozione delle membra, si trasmette alle membra del corpo il peccato attuale.

Ora, è evidente che il peccato attuale può trasmettersi a tutte le membra capaci di subire la mozione della volontà.

Per cui anche il peccato originale si trasmette a tutti quelli che da Adamo subiscono il moto della generazione.

Analisi delle obiezioni:

1. L'opinione più probabile e comune afferma che tutti coloro che si troveranno alla venuta del Signore moriranno per poi risorgere quasi subito, come vedremo meglio nella Terza Parte [ Suppl. q. 78, a. 1, ob. 3 ].

- E se anche fosse vera l'opinione contraria, riferita da S. Girolamo [ Epist. 119 ], secondo la quale quei superstiti non morirebbero affatto, si risponde dicendo che sebbene costoro non subiscano la morte, tuttavia ne contraggono il debito, che però Dio condona, come può condonare la pena anche dei peccati attuali.

2. Il battesimo toglie il peccato originale quanto alla colpa, poiché l'anima nella parte superiore ricupera la grazia, ma il peccato originale rimane in atto quanto al fomite, che è il disordine delle parti inferiori dell'anima e dello stesso corpo: ora, la generazione spetta al corpo, non allo spirito.

Perciò i battezzati trasmettono il peccato originale: infatti essi non generano in quanto rinnovati dal battesimo, bensì in quanto conservano ancora qualche elemento decadente del primo peccato.

3. Come il peccato di Adamo si trasmette a tutti quelli che da Adamo sono generati corporalmente, così la grazia di Cristo si trasmette a tutti coloro che da lui sono rigenerati spiritualmente con la fede e col battesimo; e non solo per togliere il peccato di Adamo, ma anche per togliere i peccati attuali, e introdurre nella gloria.

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