Summa Teologica - I-II

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Articolo 5 - Se tutti gli uomini fossero obbligati a osservare la legge antica

In Matth., c. 23; In Rom., c. 2, lect. 3; c. 6, lect. 3

Pare che tutti gli uomini fossero obbligati a osservare la legge antica.

Infatti:

1. Chi è suddito di un re deve sottostare alla sua legge.

Ora, la legge antica era stata data da Dio, che « è il re di tutta la terra », come dice il Salmo [ Sal 47,8 ].

Quindi tutti gli abitanti della terra erano tenuti all'osservanza della legge.

2. Gli ebrei non potevano salvarsi senza l'osservanza dell'antica legge: infatti sta scritto nel Deuteronomio [ Dt 27,26 ]: « Maledetto chi non mantiene in vigore le parole di questa legge, per metterle in pratica ».

Se quindi gli altri uomini si fossero potuti salvare senza l'osservanza di tale legge, la condizione degli ebrei sarebbe stata peggiore.

3. I gentili venivano ammessi alla religione ebraica e all'osservanza della legge, poiché sta scritto [ Es 12,48 ]: «Se un forestiero è domiciliato presso di te e vuole celebrare la pasqua del Signore, sia circonciso ogni suo maschio: allora si accosterà per celebrarla e sarà come un nativo del paese ».

Ora, sarebbe stata inutile questa ammissione degli estranei alle osservanze legali se costoro avessero potuto salvarsi senza di esse.

Quindi nessuno si poteva salvare senza osservare la legge.

In contrario:

Dionigi [ De cael. hier. 9,4 ] afferma che molti gentili furono condotti a Dio dagli angeli.

Ma è evidente che i gentili non osservavano la legge.

Quindi alcuni potevano salvarsi senza l'osservanza della legge.

Dimostrazione:

L'antica legge chiariva i precetti della legge naturale e ne aggiungeva alcuni peculiari.

Quanto dunque al suo contenuto di legge naturale l'antica legge obbligava tutti alla sua osservanza: non in quanto legge antica, ma in quanto legge naturale.

Quanto invece agli altri precetti, propri della legge antica, solo il popolo ebreo era tenuto a osservarli.

E la ragione è che, come si è detto [ a. prec. ], la legge era stata data agli ebrei per conferire loro una santità particolare in vista di Cristo, che doveva nascere da quel popolo.

Ora, le norme stabilite per la santificazione speciale di alcuni obbligano soltanto costoro: come ci sono degli obblighi per i chierici, deputati al divino servizio, che non legano i laici; e lo stesso si dica dei religiosi, che sono obbligati dalla loro professione ad alcune opere di perfezione che invece non obbligano i secolari.

E allo stesso modo il popolo ebreo aveva degli obblighi speciali, ai quali gli altri popoli non erano tenuti. Infatti nella Scrittura [ Dt 18,13 ] si legge: « Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio ».

E per questo si usava anche una specie di professione [ Dt 26,3 ]: « Io dichiaro oggi al Signore tuo Dio », ecc.

Analisi delle obiezioni:

1. Tutti i sudditi di un re sono tenuti a osservare la legge che egli stabilisce per tutti.

Se però egli stabilisce delle norme particolari per i suoi servi di casa, a queste gli altri non sono obbligati.

2. Più un uomo è unito a Dio, più la sua condizione è migliore.

Perciò il popolo ebreo era tanto superiore agli altri popoli, quanto più era legato al culto divino.

Infatti nella Scrittura [ Dt 4,8 ] si legge: « Quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo? ».

E similmente anche i chierici sono in condizione migliore dei laici, e i religiosi dei secolari.

3. I gentili conseguivano la salvezza in maniera più perfetta e sicura con le osservanze legali che con la sola legge naturale: per questo vi erano ammessi.

Come anche ora i laici passano allo stato clericale, e i secolari a quello religioso, sebbene possano salvarsi anche in altro modo.

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