Summa Teologica - II-II

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Articolo 1 - Se esista un ordine nella carità

In 3 Sent., d. 29, q. 1, a. 1; De Virt., q. 2, a. 9

Pare che nella carità non esista alcun ordine.

Infatti:

1. La carità è una virtù.

Ma nelle altre virtù non viene assegnato alcun ordine.

Quindi non lo si deve assegnare neppure nella carità.

2. Come l'oggetto della fede è la verità prima, così l'oggetto della carità è la suprema bontà.

Ora, nella fede non viene stabilito un dato ordine, ma tutto va creduto in modo uguale.

Quindi anche nella carità non si deve stabilire alcun ordine.

3. La carità risiede nella volontà.

Ma ordinare non spetta alla volontà, bensì alla ragione.

Quindi non si deve attribuire alcun ordine alla carità.

In contrario:

Sta scritto [ Ct 2,4 ]: « Egli mi ha introdotto nella cella del vino e ha ordinato in me la carità ».

Dimostrazione:

Come insegna il Filosofo [ Met. 5,11 ], il prima e il poi vengono concepiti in relazione a un principio.

Ora, l'ordine implica una disposizione di cose secondo un prima e un poi.

Perciò dove c'è un principio ci deve essere anche un certo ordine.

Ma sopra [ q. 23, a. 1; q. 25, a. 12 ] abbiamo detto che l'amore di carità ha di mira Dio quale principio di quella beatitudine sulla cui compartecipazione è fondata l'amicizia della carità.

E così è necessario che negli esseri che sono amati con la carità si riscontri un certo ordine in rapporto al primo principio di questo amore, che è Dio.

Analisi delle obiezioni:

1. La carità tende al fine ultimo proprio in quanto fine ultimo; il che non avviene nelle altre virtù, come sopra [ q. 23, a. 6 ] si è detto.

Ora, secondo le spiegazioni date [ q. 23, a. 7; I-II, q. 13, a. 3; q. 34, a. 4, ad 1; q. 57, a. 4 ], il fine nel campo delle realtà appetibili e operabili ha natura di principio.

Perciò la carità implica in sommo grado un rapporto col primo principio.

Di conseguenza in essa si considera in sommo grado l'ordine in relazione al primo principio.

2. La fede appartiene alla potenza conoscitiva, la cui operazione fa sì che gli oggetti conosciuti vengano a trovarsi nel conoscente.

Invece la carità risiede in una potenza affettiva, la cui operazione fa sì che l'anima tenda verso le cose stesse.

Ora, l'ordine si trova principalmente nelle cose, e da esse viene nella nostra conoscenza.

Quindi l'ordine viene attribuito più alla carità che alla fede.

- Tuttavia c'è un ordine anche nella fede, trattando essa principalmente di Dio, e secondariamente delle cose che si riferiscono a Dio.

3. L'ordine viene attribuito alla ragione come a un principio ordinatore, ma viene attribuito anche alla facoltà appetitiva come a un soggetto ordinato.

Ed è in questo senso che l'ordine è riscontrato nella carità.

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