Summa Teologica - II-II

Indice

Articolo 4 - Se l'odio del prossimo sia il più grave peccato che si possa commettere contro di esso

Infra, q. 158, a. 4; De Malo, q. 12, a. 4

Pare che l'odio del prossimo sia il più grave peccato che si possa commettere contro di esso.

Infatti:

1. Sta scritto [ 1 Gv 3,15 ]: « Chiunque odia il proprio fratello è omicida ».

Ma l'omicidio è il più grave dei peccati che si commettono contro il prossimo.

Perciò anche l'odio.

2. « La cosa peggiore si contrappone a quella migliore » [ cf. Ethic. 8,12 ].

Ma la cosa migliore che possiamo offrire al prossimo è l'amore: poiché tutte le altre si ricollegano ad essa.

Quindi l'odio è la peggiore.

In contrario:

1. Il male è definito da S. Agostino [ Enchir. 12 ]: « ciò che nuoce ».

Ma uno nuoce maggiormente al prossimo con altri peccati, p. es. con il furto, con l'omicidio e con l'adulterio, che non con l'odio.

Quindi l'odio non è il peccato più grave.

2. Nell'esporre quel testo evangelico [ Mt 5,19 ]: « Chi violerà uno solo di questi precetti anche minimi », il Crisostomo [ Op. imp. in Mt hom. 20 ] afferma: « I comandamenti di Mosè: "Non ammazzare", "Non commettere adulterio", sono piccoli rispetto al merito e grandi rispetto alla colpa; invece i comandamenti di Cristo, cioè "Non ti adirare", "Non desiderare", sono grandi rispetto al merito e piccoli quanto alla colpa ».

Ora, l'odio è un moto interiore, come anche l'ira e la concupiscenza.

Perciò l'odio del prossimo è un peccato meno grave dell'omicidio.

Dimostrazione:

Il peccato che viene commesso contro il prossimo attinge da due fonti la sua malizia: primo, dal disordine di colui che pecca; secondo, dal danno inflitto a colui contro cui si pecca.

Nel primo modo dunque l'odio è un peccato più grave degli atti esterni che danneggiano il prossimo: poiché l'odio porta il disordine nella volontà, che è la parte principale dell'uomo, e nella quale si trova la radice del peccato.

Per cui anche se gli atti esterni fossero disordinati, ma senza il disordine della volontà, non sarebbero peccati: come nel caso di uno che uccidesse un uomo per ignoranza, oppure per lo zelo della giustizia.

E se nei peccati esterni contro il prossimo c'è qualcosa di colpevole, tutto deriva dall'odio interiore.

- Invece quanto al danno inflitto al prossimo i peccati esterni sono peggiori dell'odio.

Sono così risolte anche le obiezioni.

Indice