Summa Teologica - II-II

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Articolo 1 - Se l'incontinenza riguardi l'anima o il corpo

Pare che l'incontinenza non riguardi l'anima, ma il corpo.

Infatti:

1. La diversità di sesso non riguarda l'anima, bensì il corpo.

Ma la diversità di sesso impone una diversità rispetto alla continenza: poiché, secondo il Filosofo [ Ethic. 7,5 ], le donne non sono né continenti né incontinenti.

Perciò l'incontinenza non riguarda l'anima, ma il corpo.

2. Ciò che riguarda l'anima non segue la complessione del corpo.

Invece l'incontinenza dipende dalla complessione del corpo: infatti il Filosofo [ Ethic. 7,7 ] afferma che « i collerici e i malinconici sono incontinenti per la loro sfrenata concupiscenza ».

Quindi l'incontinenza riguarda il corpo.

3. La vittoria appartiene a colui che vince più che a colui che è vinto.

Ora, si dice che uno è incontinente quando « la carne, che ha desideri contrari allo spirito » [ Gal 5,17 ], riesce a vincerlo.

Perciò l'incontinenza appartiene più alla carne che all'anima.

In contrario:

L'uomo si differenzia dalle bestie principalmente per l'anima.

Ma egli ne differisce anche per la continenza e l'incontinenza: poiché le bestie, secondo il Filosofo [ Ethic. 7,3 ], non possono essere dette né continenti né incontinenti.

Quindi l'incontinenza riguarda soprattutto l'anima.

Dimostrazione:

Un effetto qualsiasi va attribuito più alla sua causa diretta che alla sua causa occasionale.

Ora, l'elemento corporeo offre solo l'occasione all'incontinenza.

Poiché dalle disposizioni del corpo può capitare che insorgano delle passioni violente nell'appetito sensitivo, che è una facoltà organica; ma queste passioni, per quanto violente, non sono la causa efficace dell'incontinenza, bensì soltanto l'occasione: poiché finché rimane l'uso della ragione l'uomo è sempre in grado di resistere alle passioni.

Se poi le passioni crescono fino al punto di togliere totalmente l'uso della ragione, come avviene in chi finisce nella follia per la violenza delle passioni, allora non c'è più né continenza né incontinenza: poiché in questi soggetti viene a mancare il giudizio della ragione, che il continente asseconda e l'incontinente trasgredisce.

Rimane dunque da concludere che la causa diretta dell'incontinenza è nell'anima, la quale non resiste con la ragione alle passioni.

Il che avviene sotto due forme differenti, come nota il Filosofo [ Ethic. 7,7 ].

Primo, quando l'anima cede all'impulso delle passioni prima che la ragione abbia deliberato: e si ha così « l'incontinenza sfrenata », ossia « l'inconsiderazione ».

Secondo, quando uno non sta alle deliberazioni prese perché è debolmente stabilito nel giudizio della ragione: e si ha allora l'incontinenza « per debolezza ».

È quindi evidente che l'incontinenza appartiene principalmente all'anima.

Analisi delle obiezioni:

1. L'anima umana è la forma del corpo, e ha delle facoltà che si servono di organi corporei, le cui operazioni influiscono anche sulle funzioni che l'anima esercita senza gli organi del corpo, cioè sull'atto dell'intelletto e della volontà: poiché l'intelletto riceve la conoscenza dai sensi, e la volontà viene spinta dalle passioni dell'appetito sensitivo.

In base a ciò dunque la donna, avendo una complessione fisica debole, di solito aderisce debolmente alle cose a cui aderisce, sebbene in casi rari avvenga diversamente, secondo quelle parole dei Proverbi [ Pr 31,10 ]: « Una donna forte chi la troverà? ».

E poiché ciò che è piccolo o debole viene considerato quasi inesistente, ne viene che il Filosofo parla delle donne come non aventi fermezza di giudizio; sebbene in certe donne avvenga il contrario.

E per questo egli afferma [ l. cit. nell'ob. ] che « le donne non sono continenti perché non guidano se stesse », come aventi una solida ragione, « ma si lasciano guidare », seguendo facilmente le passioni.

2. Per un impeto passionale può capitare che uno segua subito la passione prima che la ragione abbia deliberato.

Ora, questo impeto di passione può provenire o dalla pronta irritabilità, come nei collerici, o dalla veemenza, come nei malinconici, i quali per la loro complessione terrea si infiammano in modo violentissimo.

Al contrario può capitare che uno non persista in ciò che ha deliberato poiché vi aderisce debolmente per la delicatezza della sua complessione, come si è detto [ ad 1 ] a proposito delle donne.

E ciò pare che avvenga anche nelle persone flemmatiche, per lo stesso motivo che nelle donne.

Ma questo influsso della complessione fisica è soltanto una causa occasionale dell'incontinenza, non la causa adeguata, come si è spiegato [ nel corpo ].

3. La concupiscenza della carne vince lo spirito in chi è incontinente non per necessità, ma per una certa negligenza dello spirito che non resiste con fermezza.

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