Supplemento alla III parte

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Articolo 4 - Se un'indulgenza possa valere per colui che la concede

Pare che un'indulgenza non possa valere per colui che la concede.

Infatti:

1. Concedere indulgenze è proprio del potere di giurisdizione.

Ma nessuno può esercitare tale potere su se stesso.

Quindi nessuno può acquistare le indulgenze da lui stesso concesse.

2. Ammesso tale fatto, chi concede indulgenze potrebbe, con un'azione insignificante, assolvere se stesso da tutte le pene dovute per i suoi peccati, e così peccare impunemente.

Il che è inaudito.

3. È proprio del medesimo potere sia concedere indulgenze che scomunicare.

Ma uno non può scomunicare se stesso.

Quindi neppure può usufruire delle indulgenze da lui concesse.

In contrario:

Se [ il prelato ] non potesse usufruire del tesoro della Chiesa che dispensa agli altri, si troverebbe in una condizione peggiore della loro.

Dimostrazione:

È necessario che le indulgenze vengano concesse per qualche motivo, affinché i fedeli per mezzo di esse siano stimolati a compiere opere che ridondino a utilità della Chiesa e a gloria di Dio.

Ora il prelato, a cui spetta promuovere il bene della Chiesa e la gloria di Dio, non ha bisogno di incitamenti a tale scopo.

Quindi non può concedere indulgenze [ speciali ] a se stesso.

Può però usufruire di quelle da lui concesse agli altri, avendo esse già una causa sufficiente.

Analisi delle obiezioni:

1. Nessuno può esercitare il potere di giurisdizione su se stesso.

Tuttavia un prelato può servirsi dei benefici temporali o spirituali che egli ha concesso agli altri col suo potere di giurisdizione: come anche il sacerdote riceve per sé l'Eucaristia che dà agli altri.

E allo stesso modo il vescovo può servirsi dei suffragi della Chiesa che egli concede agli altri: grazie ai quali, e non alla giurisdizione, si ha la remissione della pena mediante le indulgenze.

2. La risposta è evidente dopo quanto si è detto.

3. La scomunica viene inflitta come una sentenza [ giudiziale ], che nessuno può pronunciare contro se stesso: in giudizio infatti nessuno può fungere insieme da giudice e da reo.

L'indulgenza invece non è data come una sentenza, ma come un'elargizione: e questa uno può concederla a se stesso.

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