Circolare 6 Lettera del Presidente Generale Presentazione dei Regolamenti per la Sezione Giovanile Ai Fratelli Assessori e ai Dirigenti di Sede o di Gruppo Carissimi Fratelli Assessori, Carissimi Dirigenti di Sede o di Gruppo, La Presidenza Generale dell'Unione Catechisti presenta i Fascicoli-Regolamento che sono stati compilati per la Sezione Giovanile dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata. Era questa una esigenza più volte manifestata dai Fratelli che si accingevano a realizzare l'Unione: possedevano la Regola e delle indicazioni precise per l'Istituto Secolare, ma per i gruppi dei giovanissimi che si preparavano a farne parte, le indicazioni fornite non erano ancora così precise e dettagliate, anche se già esisteva, per questo settore, un abbondante e chiaramente orientativo materiale lasciato dal venerato Servo di Dio, Fr. Teodoreto. D'altra parte l'istituzione della Sezione Giovanile ripete la stessa genesi dell'Unione. Infatti l'Unione nacque nel 1914 come opera di perseveranza giovanile. Come Pia Associazione, l'Unione si andò sviluppando poco a poco, fino a quando l'Arcivescovo di Torino, Mons. Giuseppe Gamba, invitò il Fr. Teodoreto a riunire un gruppo di Catechisti per proporre loro la pratica votale dei consigli evangelici nel mondo. Da allora, lo sforzo dei Catechisti si venne concentrando nel realizzare quello che, nel 1948, portò l'Unione a essere riconosciuta e approvata come Istituto Secolare, a un anno appena dalla promulgazione della Costituzione Apostolica "Provida Mater Ecclesia" con la quale il Papa Pio XII istituiva il terzo stato canonico di perfezione, denominato appunto "degli Istituti Secolari". L'impegno richiesto ai catechisti per questo sviluppo e l'insorgere di circostanze avverse che, per brevità, tralasciamo, misero in ombra quella parte dell'Unione che oggi ripresentiamo come sua "Sezione Giovanile", la quale - giova ripeterlo - non costituisce che un essenziale ripristino di quella parte iniziale dell'opera da cui è nato l'Istituto Secolare. Così si potrà compiere tutta intera la missione che il Signore ha affidato alla sua Unione facendola nascere tra gli alunni delle Scuole Cristiane. Si è pure proceduto con la convinzione di corrispondere alle indicazioni straordinarie, sempre ricevute con filiale sottomissione alle disposizioni della Chiesa, contenute nei "detti" di Fra Leopoldo, "detti" che il venerato Fr. Teodoreto ha trasmesso ai Catechisti. Fino dal marzo 1915 Gesù Crocifisso così affermava, per bocca di Fra Leopoldo: "Dalla Pia Unione verranno santi padri di famiglia e molte vocazioni" ( cfr. "Il Segretario del Crocifisso" 2a Ediz. pag. 233 ). Dal che si ricava che la realizzazione dell'Unione nella sua fase iniziale e giovanile, deve assolvere in modo precipuo al compito di avviare i suoi membri alla soluzione cristiana del problema della scelta dello stato di vita, compito che, come si vedrà, è stato indicato come uno degli scopi precipui della Sezione Giovanile. In questo campo della cultura della vocazione, l'Unione nella sua fase primordiale, vivente il Fr. Teodoreto, ha dato frutti cospicui: basta ricordare che dalla sola sede di Torino, si ebbero: 32 vocazioni sacerdotali; 21 Fratelli delle Scuole Cristiane; 18 catechisti congregati e numerosi catechisti associati. Più avanti, nel dicembre del 1920, a completamento di una serie di predizioni che si riferivano all'"Ordine che sorgerà", Fra Leopoldo, mentre pregava Gesù Crocifisso, udì queste parole: "Riguardo alla Pia Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, il titolo non si cambia; è il nome che prenderà l'Ordine che ne verrà". In questo detto ci sembra chiaramente indicato come dall'Unione, attuata nella sua fase iniziale come "Pia Associazione", sarebbe dovuto venire un "Ordine nuovo", Ordine che non la può assorbire così come il frutto non assorbe la radice da cui è venuto, ma che, anzi, ne ribadisce la necessità. Dai detti suaccennati si può ricavare che il titolo programmatico di Unione Catechisti del SS. Crocifisso e d Maria SS. Immacolata, abbraccia tanto le Pie Unioni, cioè la Sezione Giovanile che presentiamo, quanto l'"Ordine" che ne è incominciato a venire. La Sezione Giovanile coltiva e prepara a quell'impegno maturo e responsabile, costituito dalla corrispondenza alla vocazione, inculcando nei suoi membri quello spirito di vita cristiana e quella attitudine apostolica voluti da Gesù Crocifisso per il maggior frutto degli alunni della Scuola Cristiana. Il "Nuovo Ordine" costituisce uno stato di perfezione cristiana a cui possono partecipare sino alla morte, co loro che ne sono chiamati. Per ora, esso comprende l'attuale Istituto Secolare maschile con i catechisti congregati e quelli associati, l'Istituto Secolare sacerdotale in via di formazione. Speriamo che presto nasca anche il ramo femminile. L'attuale realizzazione e i futuri sviluppi sono nel le mani del Signore. Chissà che Egli non voglia comprendervi anche i contemplativi, cioè gli Adoratori e le Adoratrici di Gesù Crocifisso. Guidati dalle suesposte ragioni, dopo una lunga preparazione fatta di preghiere, di riflessioni, di tentativi, si è giunti alla compilazione dei fascicoli che vengono presentati. Per questo lavoro, compiuto nella assoluta fedeltà all'autentico spirito dell'Unione, lasciato dal suo Fondatore, si sono pure tenute presenti le indicazioni del Concilio ai Religiosi e ai Laici, nel nostro caso ai Fratelli Assessori e ai Dirigenti: "I Religiosi abbiano stima delle opere apostoliche dei Laici; secondo lo Spirito e le norme dei loro Istituti, si dedichino volentieri a promuovere le opere dei Laici" ( A. A. 25 ). "Quei Laici che, seguendo la propria particolare vocazione, sono iscritti a qualche associazione o istituto approvato dalla Chiesa, si sforzino di assimilare fedelmente la Particolare impronta di spiritualità che è propria dei medesimi" ( A. A. 4 ). Per meglio comprendere la preoccupazione che ci ha guidati nella compilazione di questi fascicoli, affinchè avessero il carattere della fedeltà alla "particolare impronta di spiritualità" e "allo spirito e alle norme dell'Istituto" si prega di voler leggere, prima di esaminare i fascicoli stessi, queste note introduttive ed esplicative in cui meglio verrà chiarito il motivo conduttore e ispiratore di quanto viene presentato. I Fascicoli sono 5: 1°) La Guida: è il Regolamentino per i piccoli fino agli 11 anni: gli Amici di Gesù Crocifisso 2°) L'Amico: è il Regolamentino per i ragazzi fino ai 14 anni: gli Aspiranti Catechisti 3°) L'Ideale: è Regolamento per i giovani fino ai 16 anni: I Giovani Catechisti 4°) La Sezione Giovanile: è il fascicolo per i Dirigenti della Sezione Giovanile. 5°) La Consacrazione: è il fascicolo con la cerimonia del la Consacrazione. I Regolamenti di vita Questi Regolamenti sono consegnati ai fanciulli, ai ragazzi, e agli adolescenti. a) Il primo è incentrato sulla persona di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo e morto per noi sulla croce, per essere il principio della nostra resurrezione. b) Il secondo è incentrato sulla persona del Padre celeste, rivelato da Gesù. c) Il terzo è incentrato sulla persona dello Spirito Santo, promesso e inviato da Gesù in unione con il Padre. Gesù Cristo e Gesù Cristo Crocifisso è il fondamento di partenza di tutto ciò che viene insegnato e proposto: Egli è Colui al quale bisogna sempre attingere per avere la vita. Con ciò si è voluto aiutare a comprendere la realtà "plenaria" di Gesù, in cui il Padre ha riposto tutte le sue ricchezze e le sue compiacenze, così che soltanto in Gesù, con Lui e per Lui abbiamo accesso al Padre e ci viene inviato lo Spirito Santo. In modo eminente, Gesù è considerato sulla croce: culmine della manifestazione dell'amore di Dio e dell'amore che è Dio, punto massimamente rivelativo della stessa realtà dell'uomo e del mondo. È dalla Croce che appare in tutta la sua sublimità il mistero dell'Incarnazione, l'intera vita di Gesù, la sua gloriosa Risurrezione e il suo regale e trionfale ritorno alla fine dei tempi. La Vergine Immacolata è sempre presente e coadiuvante come capolavoro della Redenzione e Madre dell'umanità redenta Le norme contenute nei Regolamenti sono presentate in forma concisa ma non aridamente. Il loro scopo è di aiutare a vivere, in tutte le circostanze della giornata, secondo un rapporto intimo e operante con le tre Divine Persone in Gesù, con Lui e per Lui. Pur tenendo conto delle esigenze psicologiche delle diverse età, si è voluto superare una visione meramente "psicologistica" dei destinatari, fatti invece "a immagine e somiglianza di Dio", cercando altresì di rifuggire da una formazione che fosse una ibrida mescolanza di elementi naturalistici e attivistici e di astrattismi religiosi senza mordente nella vita concreta. Sí è proceduto affinchè la vita dei membri fosse fondata e permeata da un autentico spirito di fede che in Gesù ci apre a Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Infatti è nel riferimento sempre più insistente a Dio, uno e trino, in Cristo Signore, riferimento che è stato assunto come direttrice di base per tutti e tre i Regolamenti, che l'uomo e la sua vita ricevono la salvezza e il loro perfetto compimento nella partecipazione alla vita stessa di Dio. Con la impostazione adottata si è mirato pure a dare evidenza alla caratteristica catechistica che deve contrassegnare i membri dell'Unione. Sotto questo aspetto i tre Regolamenti possono essere considerati come una sintesi di dottrina cristiana presentata come programma di vita. Ciò favorisce quell'armonico equilibrio, quella sostanziale coerenza tra conoscenze religiose e vita vissuta, equilibrio e coerenza che costituiscono il punto critico di ogni educazione cristiana e catechistica. Dati gli intendimenti secondo cui sono stati preparati i tre Regolamenti, si raccomanda che, nella loro spiegazione, si mantenga quell'animazione di calda spiritualità che porti gli interessati ad un vero incontro con Gesù e in Gesù con il Padre e con lo Spirito Santo, in modo che le tre Persone divine penetrino sempre più nell'animo e nel cuore dei giovani e non solo nella loro intelligenza. Sarà così più facile e più compresa l'impostazione delle norme di vita contenute nei singoli Regolamenti. I tre Regolamenti contengono: 1) una presentazione: in essa si spiega il titolo e si invita ad un impegno cosciente di accettazione e di realizzazione del programma indicato 2) un orientamento a carattere catechistico-formativo. Esso comprende quattro momenti: - Ricorda: è una sintesi della dottrina sulla persona di Gesù, del Padre, dello Spirito Santo - Rifletti: rivela la presenza delle tre Divine Persone nella vita del giovane - Scegli: propone la risposta del giovane all'invito di un incontro personale e convinto con le tre Divine Persone - Guarda: indica nella Vergine Santissima, Madre e modello, la guida e l'aiuto per l'incontro del giovane con le tre Divine Persone. Segue il Regolamento di Vita, che sotto varia impostazione secondo le età, secondo la dottrina presentata e la Persona Divina da incontrare, presenta delle regole di vita: * per la formazione e la vita spirituale * per una solida istruzione religiosa * per l'apostolato catechistico e sociale. Il continuo richiamo alla Persona Divina, presentata al giovane, ha lo scopo di animare spiritualmente ogni punto del Regolamento per evitare che esso si trasformi in un arido elenco di cose da fare o da omettere, ma ogni indicazione sia collegata in unità vitale per un efficace lavoro di formazione. Nel Regolamento Generale che segue, si presenta ai giovani, in 12 articoli, la impostazione della Sezione Giovanile. Viene definita la sua natura e la sua struttura; si fa cenno ai suoi Fondatori; vengono presentati il suo scopo, i mezzi di formazione che vi si usano, e lo spirito che la anima; viene spiegato il suo titolo pro¬grammatico. Come si può constatare, ogni articolo offre lo spunto per una ampia presentazione dell'Unione Catechisti, sia sotto l'aspetto storico sia nelle sue caratteristiche spirituali e programmatiche. Vi è poi la formula di Consacrazione dei giovani e una piccola raccolta delle preghiere particolari dell'Unione. Nelle poche pagine dedicate alle Note possono essere riportate: date particolari ( quella della Consacrazione, quelle di Feste speciali dell'Unione ) pensieri e ricordi di particolari Giornate e di Ritiri Annuali, orari delle attività, indirizzi di Soci … e quanto altro si ritiene opportuno far segnare. Il 4° Fascivolo: "La Sezione Giovanile" è per i Dirigenti. Inizia con il Regolamento Generale, in 12 articoli. Ognuno dei 12 articoli ha una sua documentazione. Questa documentazione ha duplice scopo: fornire ampio materiale a chi deve commentare gli articoli e confermare la validità, la attualità, la fedeltà della impostazione data alla Sezione Giovanile. Tale Documentazione è tratta dalla Parola di Dio, dalla Parola della Chiesa, dagli scritti di San Giovanni Battista de La Salle, dalle norme e dagli orientamenti lasciati dal Fondatore dell'Unione, il Servo di Dio Fratel Teodoreto e dal suo ispirato consigliere il Servo di Dio, Fr. Leopoldo. La Parte Organizzazione e direzione della Sezione Giovanile è essenzialmente organizzativa: stabilisce componenti della Direzione della Sezione Giovanile e di ognuno determina le specifiche mansioni, fornisce delle norme per un inizio e una impostazione della Sezione Giovanile che dia garanzia di durata. La formula di domanda di iscrizione alla Sezione Giovanile che viene presentata dovrà essere dettata ai giovani che la presenteranno scritta di loro pugno e che verrà conservata nell'archivio del Gruppo. L'ultima parte dà delle indicazioni sulla impostazione e sullo svolgimento della Adunanza settimanale e de Ritiro mensile. Vi si presentano i momenti essenziali di entrambi. Spetta al Fratello Assessore distribuire questi momenti nella successione che più ritiene adatta alle esigenze del proprio ambiente e del tempo che ha a disposizione. La presentazione della Adunanza e del Ritiro fornisce validi spunti per presentare ai Soci questi due importanti mezzi di formazione e per impegnarli ad esservi fedeli. Il 5° Fascicolo "La Consacrazione" presenta un modello del modo con cui si può svolgere la cerimonia della Consacrazione dei Soci: comprende una parte di preghiera e una parte di liturgia della Parola. Sí unisce anche il Distintivo e la Tessera preparati per la Sezione Giovanile. A conclusione di questa presentazione, desideriamo ancora insistere per la fedeltà a quanto viene trasmesso, invitando i Cari Fratelli Assessori ad accogliere con buono spirito e generosità la impostazione data e le indicazioni fornite, anche se in qualche caso dovesse sorgere qualche perplessità e qualche vista personale in disaccordo. La necessità di una impostazione unitaria e di una fedeltà ai principi ispiratori dell'Unione ci paiono assolutamente indispensabili, se vogliamo realizzare l'Unione Catechisti quale ci è stata trasmessa dal suo Fondatore. Tutti noi desideriamo che questo edificio che vogliamo costruire sia fondato sulla roccia e non sulla sabbia, anche se sappiamo che le difficoltà del lavoro iniziale si presentano assai più dure e impegnative. L'esperienza di questi 50 anni ci dice che si possono realizzare molte valide e fertili opere con strutture, spiritualità, regolamenti diversi: tra esse ha avuto inizio anche l'Unione. La sua continutà e la sua fertilità dopo 50 anni è già valida garanzia che non si tratta di un'opera destinata a fiorire e poi a tramontare: per questo ci pare doveroso insistere perchè, tra tanti esperimenti che si fanno, si attui anche questo nella impostazione e nelle forme indicate. È ancora l'esperienza che ci ammonisce, per bocca dello stesso Fratel Teodoreto che, nel libro "Il Segretario del Crocifisso" fa sue le indicazioni del Card. Giuseppe Gamba, Arcivescovo di Torino e che citiamo: "Venuto a conoscenza delle diverse Sezioni o Sedi dell'Unione, sorte per iniziativa dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Grugliasco, a Vercelli, a Biella, al Collegio S.Giuseppe, a Parma, a Roma, ecc. comprese che esse non avrebbero potuto sussistere; e difatti si sciolsero, per non essere unite alla Sede Principale in modo da formare una Istituzione unica …" ( da "Il Segretario del Crocifisso" pag. 242 ). Che se poi la impostazione eminentemente spirituale che intendiamo dare alla Sezione Giovanile darà i suoi frutti, come fermamente crediamo, di Vocazioni Sacerdotali, Religiose e di Catechisti Congregati e Associati, questa, come già lo è stato per il passato, sarà la conferma più valida che la via indicata è quella desiderata da Gesù. Accolgano quindi cari Fratelli e Dirigenti questi fascicoli e queste indicazioni con lo spirito che ci ha animati nella compilazione e nella presentazione: spirito che nulla ha voluto creare da sè ma che è stato teso ad accogliere un messaggio trasmesso da Dio a noi, mediante il Servo di Dio Fratel Teodoreto di cui trascriviamo ancora un pensiero: "Se tutti i Fratelli incaricati dai Superiori delle Sezioni dell'Unione saranno fedeli al Regolamento, essi formeranno un'anima sola, rivolta al trionfo di Gesù Crocifisso e di Maria S. S. Immacolata e si renderanno veramente benemeriti". ( da Circolare N° 2 del Dicembre 1934 ). "Ricordiamoci scambievolmente nelle preghiere, aiutiamoci nel campo pratico della vita" ( Fratel Teodoreto ). Al nostro ricordo, saluto e augurio si uniscono tutti gli altri membri del Consiglio Generalizio. Fraternamente in unione di preghiera aff.mi in Cristo Crocifisso L'Assessore Generale Fr. Gustavo Luigi Il Presidente Generale Cat. Domenico Conti. Torino, 13 maggio 1968, anniversario del transito di Fr. Teodoreto f.s.c., Servo di Dio. Comunicazioni 1.- Visita del Fr Charles Henry Superiore Generale Il giorno 18 aprile 1968, il Fr. Charles Henry, Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, accompagnato dal Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia, e dal Fr. Felice Cornetto, Visitatore del Distretto di Torino, ha incontrato i Catechisti dell'Unione e ha visitato la Casa di Carità Arti e Mestieri. Accolto dal Presidente Generale, dott. Domenico Conti, dal Fr. Assessore Generale, dal Consiglio Generalizio dai Catechisti Congregati e Associati, ha fatto il suo ingresso alla Casa di Carità dove lo attendevano, schierati, gli studenti dei Corsi Diurni con il Corpo insegnante. Il saluto di benvenuto gli fu rivolto dal Presidente della Casa di Carità, Dott. Carlo Tessitore, che espresse al Superiore sentimenti di gioia e di gratitudine perla sua visita. Il Superiore Generale rispose con le seguenti parole: Signor Presidente Generale, Dott. Domenico Conti, Signor Presidente della Casa di Carità, Dott. Carlo Tessitore, Catechisti, Insegnanti, Giovani, ringrazio per il cordiale benvenuto che avete voluto darmi, con le parole di saluto che mi ha rivolto il Dott. Carlo Tessitore, in questo incontro che ho desiderato e voluto nella mia visita ai Fratelli delle Scuole Cristiane del Nord Italia. La vostra accoglienza così calda e simpatica mi dà la viva impressione che il titolo che ho letto sul frontone dell'edificio non è solo un nome, ma corrisponde veramente ad una realtà: mi pare infatti di essere entrato proprio in una "Casa", e cioè in una Famiglia in cui regna la Carità. A voi, giovani, desidero particolarmente rivolgere il mio saluto, ma prima lasciate che il mio pensiero si rivolga ai vostri Superiori, ai Catechisti, agli Insegnanti, agli Istruttori a tutti coloro che collaborano in questa Casa per la vostra formazione umana e spirituale e per la vostra preparazione professionale. Conosco, finora soltanto per fama, questa Casa: conosco le sue glorie passate e presenti, le numerose attività che essa svolge a favore del mondo operaio, conosco il ruolo importante che essa ha nella formazione e qualificazione professionale dei giovani e i brillanti risultati conseguiti nelle Gare professionali regionali, nazionali e internazionali, conosco la sua origine soprannaturale e lo spirito profondamente cristiano che la anima e la sostiene. So che tutto questo è frutto di lavoro comune, di collaborazione fatta di dedizione e di competenza degli insegnanti e di impegno e corrispondenza da parte vostra, giovani. Se dai frutti si conosce l'albero, con dei frutti così copiosi e prosperi si deve dedurre che l'albero è ottimo. Nell'opera che voi svolgete, insegnanti, istruttori, certamente voi attuate quanto il Concilio afferma: "Dipende essenzialmente dagli insegnanti se la scuola cattolica riesce a realizzare i suoi scopi e le sue iniziative" ( G.E. 8). E mi pare che il titolo della scuola anticipi di mezzo secolo quanto lo stesso Concilio auspica: "Gli insegnanti stretti tra loro e con gli alunni dal vincolo della carità e ricchi di spirito apostolico, devono dare testimonianza sia con la vita sia con la dottrina all'unico Maestro che è il Cristo" ( G.E. 8 ). E non solo in questo senso la vostra Casa di Carità anticipa il pensiero del Concilio, ma anche nella seconda parte del titolo che la distingue: Arti e Mestieri; dice infatti il Concilio: "Si deve far gran conto di quelle scuole che sono particolarmente richieste dalle condizioni attuali. Tali sono quelle che vanno sotto il nome di scuole professionali e tecniche, gli istituti destinati all'istruzione degli adulti, allo sviluppo dei servizi speciali" ( G.E. 9 ). Tutto questo è attuato qui alla Casa di Carità, nello spirito autentico di S. Giovanni Battista de La Salle, che dedicò la sua vita alla fondazione di scuole popolari e professionali, nelle quali volle che regnasse lo spirito di famiglia e tutto fosse permeato dello spirito di Gesù. È su questa linea che il venerato Fratello Teodoreto, che voi avete la fortuna di avere presente fra queste mura e che con gioia mi recherò a venerare fra poco nella sua tomba, è su questa linea che Egli, aiutato e incoraggiato dal Servo di Dio Fra Leopoldo, si mosse e nella quale chiamò a collaborare i migliori allievi della Scuola Cristiana, i cari Catechisti della Unione. A voi, Catechisti, insegnanti, allievi, Egli presentò con quella sua dolcezza ma anche con quella sua costanza che lo caratterizzavano, Cristo Crocifisso, le Sue Piaghe, segno di amore e di gioia, perchè ben sapeva che solo in Lui, pegno di Redenzione e di Risurrezione, ha senso l'impegno di una vita dedicata al servizio dei fratelli, solo in Lui ha senso il termine di "Carità". Accogliete sempre più intensamente, giovani, il messaggio che questa Casa vi trasmette; costituite veramente una Famiglia, la famiglia dei figli di Dio, uniti dal vincolo della Carità, in cui regna l'amore che è Dio stesso, in cui la comprensione reciproca, la collaborazione, l'aiuto diventano non un dovere più o meno gravoso, ma una manifestazione della Carità più grande di Cristo che dà la vita per i propri fratelli. Trasformate il lavoro, il "mestiere" in "Arte", perchè la vostra vita diventi un capolavoro di Arte nella testimonianza aperta, leale, coraggiosa del più autentico cristianesimo. Anche a voi il Concilio ha affidato un compito: quello di portare nel mondo del lavoro "Gesù Cristo vostro compagno di lavoro, il Maestro, il Salvatore di tutta l'Umanità" ( Messaggio ai Lavoratori ) quello di presentare agli altri giovani "il volto del Cristo, vero eroe, umile e saggio, il profeta della verità e dell'amore, il compagno ed amico dei giovani" ( Messaggio ai Giovani ). Anche noi vi ripetiamo il messaggio del Concilio: "Allargate i vostri cuori alle dimensioni del mondo, ascoltate l'appello dei vostri fratelli, mettete coraggiosamente al loro servizio le vostre giovani energie. Lottate contro ogni egoismo, siate generosi, puri, rispettosi, sinceri". E questa vostra Casa di Carità, che sentiamo così vicina a noi, che sentiamo anche nostra, a cui guardiamo con tanto affetto e tanta fiducia continuerà a svolgere la missione che Dio le ha affidata, missione che è quella di "Educare cristianamente" mediante il "mestiere" per salvare anime e per formare nuove generazioni" ( Dai detti di Fra Leopoldo ). Questo nostro augurio fervido e cordiale saluto che vi portiamo a nome nostro personale e a nome di tutti i Fratelli delle Scuole Cristiane che rappresentiamo, vuole testimoniare, cari Catechisti, insegnanti, istruttori, allievi la nostra ammirazione e il nostro affetto per l'Unione Catechisti e per le sue opere volute da Dio, dove, in umiltà, in sacrificio, in eroica dedizione, in fiduciosa attesa si prepara "quell'albero magistrale che darà abbondantissimi frutti" ( Dai detti di Fra Leopoldo ). Il Superiore Generale, dopo una breve visita in Cappella, si recò a rendere omaggio alla tomba del Venerato Fratel Teodoreto, Servo di Dio, al terzo piano della Casa di Carità, mentre i giovani si dirigevano alle classi o ai laboratori per il consueto lavoro. Al terzo piano erano stati disposti 10 tabelloni illustrativi dell'Unione Catechisti e delle sue attività che il Superiore considerò con attenzione, seguendo i commenti che gli venivano fatti dal Presidente Generale. Seguì poi la visita ai vari reparti di laboratorio e di officina in cui i giovani già lavoravano; visita che il Superiore dimostrò di gradire molto. Particolare interesse ed attenzione suscitò la visita all'"Ufficio Studi e Programmazione" che è come il cervello della "Casa di Carità Arti e Mestieri", dove il Superiore potè rendersi conto della serietà di approfondimenti e di realizzazioni nel campo della formazione professionale, operati dalla Casa di Carità. Questo lavoro che parte dall'adattamento e dallo studio delle esigenze e dei bisogni del mondo del lavoro e della società giunge alla stesura di programmi formativi corrispondenti sia teorici che pratici, alla preparazione delle esercitazioni, alle metodologie di apprendimento e di controllo, alla compilazione di testi e dispense, all'informazione su scala mondiale di quanto si opera nella formazione professionale, rappresentò all'attenzione del Superiore il cospicuo e impegnativo sforzo operato dai Catechisti sulla scia e sull'esempio dell'autentico spirito Lasalliano, nel campo della scuola popolare e gratuita. Nel breve incontro con il Consiglio Generalizio che seguì, il Superiore Generale espresse la sua ammirazione e il suo augurio perchè l'Unione Catechisti venga sempre meglio conosciuta da tutti i Fratelli nella sua autentica realtà; da questa conoscenza più profonda scaturirà quella accoglienza da parte dei Fratelli che è tanto desiderata dai Superiori dell'Istituto dei Fratelli e dai Catechi sti dell'Unione. 2.- Il Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia e l'Unione Catechisti Il Fr. Ruggero di Maria, Assistente d'Italia, ha iniziato il suo nuovo compito di stabilire i rapporti tra la Unione Catechisti e il Consiglio Generalizio dei Fratelli delle Scuole Cristiane, compito affidatogli dal punto primo delle deliberazioni del Capitolo Generale in favore dell'Unione Catechisti. Il suo vivo interessamento e la sua qualificata azione hanno già consentito a questi rapporti un notevole sviluppo rappresentato dall'incontro del Fratello Superiore Fr. Charles Henry, con i Catechisti dell'Unione e dalla sua visita alle loro opere in Torino e da altri incontri di cui viene dato resoconto al punto 4° delle Comunicazioni. Esprimiamo al caro Fr. Ruggero di Maria, Assistente, la nostra gratitudine e l'augurio che la sua azione di collegamento possa davvero servire ad una più profonda e vera conoscenza dell'Unione Catechisti da parte dei Fratelli per la sua diffusione in tutto il mondo. 3.- Nomina del Fratello Assessore Generale dell'Unione Catechisti Portiamo a conoscenza dei cari Fratelli Assessori e dei Dirigenti delle Sedi e dei Gruppi dell'Unione Catechisti, che il Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, Fr. Chales Henry, in data 18 aprile 1968, dopo il suo incontro con i Catechisti e la sua visita alle loro opere in Torino, ha confermato al Caro Fratello Gustavo Luigi, l'obbedienza ufficiale di Assessore Generale dell'Unione Catechisti. In attuazione del punto secondo della Deliberazione del 39° Capitolo Generale dei Fratelli delle Scuole Cri stiane, in merito all'Unione Catechisti, il Superiore Generale ha specificato in questa obbedienza i mandati conferiti al Fratello Assessore Generale. Ecco il testo dell'obbedienza: "Noi sottoscritto, Superiore Generale dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, nominiamo il caro fratello Gustavo Luigi, Assessore Generale dell'Unione Catechisti del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Immacolata. Questa obbedienza conferisce al Fratello Assessore il mandato: 1°) di interessare dei Fratelli allo studio, all'approfondimento e alla realizzazione del Messaggio inviato da Dio all'istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane per mezzo dell'Unione Catechisti; 2°) di entrare in contatto con i Fratelli Visitatori per studiare il modo migliore di stabilire l'Unione Catechisti nei Distretti dell'Istituto; 3°) di prendere le iniziative necessarie per la preparazione e l'assistenza ai Fratelli Asessori di Distretto che i Fratelli Visitatori avranno nominato; 4°) di orientare e di coordinare i Fratelli Assessori di ogni Gruppo o Sede dell'Unione Catechisti. 5°) di mantenersi in contatto con tutti i Gruppi o Sedi dell'Unione Catechisti. Torino, 18 aprile 1968 Firmato: Il Superiore Generale Fr. Charles Henry Controfirmato: Fr. Ruggero di Maia, Assistente Generale d'Italia. * * * * Siamo certi che tutti presteranno la loro collaborazione e faranno del loro meglio per favorire al massimo l'assolvimento dei mandati conferiti al Fratello Assessore Generale. 4. Visite del Fr. Michel Sauvage, Assistente Generale per la formazione e del Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale In attuazione del punto terzo delle deliberazioni del Capitolo Generale in favore dell'Unione, si svolsero le visite all'Unione e alla Casa di Carità del Fr. Michel Sauvage, Assistente Generale per la Formazione e del Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale. Il Fr. Michel Sauvage si incontrò con il Presidente Generale e con l'Assessore Generale, dopo aver preso visione della Casa di Carità e del programma di formazione e di attività dell'Unione Catechisti. La eminente competenza dell'illustre visitatore nel campo della Catechesi e dell'Apostolato dei Laici e l'incarico in seno all'Istituto dei Fratelli dello studio dei problemi della Formazione dei Fratelli, conferirono a questo incontro un particolare aspetto in riferimento sia al l'istituto Secolare sia alla Formazione dei Fratelli. Una conoscenza più profonda del contributo che può apportare il Messaggio inviato da Dio ai Fratelli delle Scuole Cristiane mediante l'Unione Catechisti e la necessità di uno studio perchè i problemi dei rapporti tra Fratelli e Catechisti vengano affrontati e risolti con reciproco vantaggio furono i temi fondamentali dell'incontro. Questi aspetti furono ben colti dal Fr. Michel Sauvage che, congedandosi, espresse la sua ammirazione e il desiderio di continuare, nella collaborazione, a sviluppare questi contatti per portarli ad una effettiva attuazione. Il Fr. Saturnino Gallego, esperto del Capitolo Generale, si trattenne a Torino per tre giorni, durante i quali ebbe lunghi colloqui con il Presidente Generale e l'Assessore Generale. Dopo un primo incontro orientativo, il Fr. Saturnino, con vivo senso di responsabilità e con profondo interessamento, preparò un documento di base che servisse a chiarire punti di vista, impostazioni, programmi onde giungere ad una reciproca intesa. Su questo documento di base si svolsero gli incontri che seguirono; fu così possibile centrare problemi, fornire informazioni e delucidazioni, chiarire impostazioni, prospettare soluzioni. La visita alle opere dell'Unione e particolarmente alla Casa di Carità, completò il quadro delle informazioni sull'attività e sui programmi dell'Unione Catechisti perchè la sua presentazione ai Fratelli fosse il più possibile corrispondente alla realtà. Il lavoro svolto fu di comune soddisfazione e apre la via a sviluppi futuri che è vivo comune desiderio possano presto realizzarsi.