Appunti sulla figura morale di Fr. Teodoreto

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Il Fondatore

In modo particolarissimo questo apparve nella fondazione dell'Unione Catechisti.

L'idea gli venne sotto l'ispirazione delle direttive avute durante il suo secondo noviziato, in cui si insisteva sulla necessità delle opere di perseveranza tra gli allievi dei Fratelli S.C.

Fu come una parola d'ordine, anzi una mozione dello Spirito Santo, che gli veniva attraverso quelli che egli riteneva i rappresentanti di Dio nei suoi riguardi.

Egli concluse con il proposito di riunire dei giovani veramente buoni e di aiutarli a vivere santamente.1

In questa iniziativa il Fr. Teodoreto vedeva un mezzo per rendere più efficace la scuola dei Fratelli e cioè quell'apostolato a cui aveva consacrato la sua vita e cioè un sussidio per tendere alla perfezione del suo stato, come educatore e come consacrato a Dio.

E qui appare dunque la psicologia dell'uomo che mira a formare delle élite, che lo seguano nel suo sforzo quotidiano di elevarsi al di sopra del grigiore quotidiano.

In questo sforzo non c'è nulla di presuntuoso, ma il puro desiderio di seguire concretamente l'invito di Gesù: "Siate perfetti", invito purtroppo assai dimenticato dai cristiani tutti, a cui è rivolto, e c'è il proposito di essere fedele alla sua vocazione di religioso, educatore e consacrato a Dio.

Sicuramente nel Fr. Teodoreto c'era anche una molla segreta nel suo temperamento, alieno dalla leggerezza e dalla indecisione, che nello stato religioso trovò conferma e aiuto, c'era un entusiasmo che dopo averlo orientato verso lo stato di perfezione gli diede ali per tutta la vita, cosicché, vecchio ottantenne, ne aveva ancora i fremiti, che gli potevano invidiare i giovani.

Tuttavia non mise mano subito all'esecuzione: l'ambiente pareva refrattario a un certo ordine di idee.

Nessuno credeva che fosse possibile associare dei giovani senza porre a base il divertimento: sport, filodrammatica, ecc.

Per una iniziativa che non dico andasse contro corrente, ma trovava un ambiente psicologicamente lontano dalle sue vedute, il Fr. Teodoreto aveva ancora bisogno di qualche segno da parte della Divina Provvidenza.

E il segno gli fu dato, ma sempre in quell'orizzonte di fede in cui era come immerso.

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1 "… formare un'associazione di giovani veramente buoni e zelanti nell'apostolato catechistico …"
Fr. Teodoreto, "Nell'intimità del Crocifisso", Cap 14.4.