Causa di beatificazione di Fr. Teodoreto

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Gli scritti di Fra Leopoldo

Il Fratello Teodoreto considerò agli effetti della loro attendibilità, gli scritti dell'amico Fra Leopoldo con fede umana, mai mancando di sottoporre ogni scelta, ogni decisione che vi fosse in qualche modo connessa alla volontà dei superiori.

Mi sembra importante subito rilevare che i messaggi trasmessi da Fra Leopoldo erano tutti indirizzati a sostenere quei propositi di bene che il Fratello Teodoreto delle Scuole Cristiane, veniva maturando nella preghiera a servizio dell'educazione cristiana e della perseveranza degli allievi ed ex allievi delle Scuole lasalliane, in corrispondenza con i bisogni emergenti dalla comunità ecclesiale e dalla società.

Tra i due religiosi si venne realizzando una singolare ed esemplare amicizia, benedetta dall'obbedienza ai rispettivi superiori, fecondata dal desiderio di amare sempre più e di far amare il Signore Gesù, nelle fedeltà ai carismi delle comunità di appartenenza.

In ogni caso il Fratello Teodoreto mai si propose di prevenire il giudizio della Chiesa circa il carattere straordinario degli scritti e dei detti di Fra Leopoldo.

Ciò che lo condusse a riconoscere in Fra Leopoldo un consigliere autorevole erano gli effetti spirituali derivanti dagli incontri con il Francescano equivalenti "a quelli di un corso di esercizi ben fatti" - come lo stesso Fratello Teodoreto ebbe a scrivere - erano "i caratteri di onestà" del frate e il suo contegno tutto improntato "a vera umiltà".

A ciò il Fratello Teodoreto dovette aggiungere "un insieme di circostanze provvidenziali" che lo aiutarono non poco nell'assolvimento delle responsabilità insite nella sua vocazione di Fratello.

Le circostanze che prima prepararono e poi accompagnarono l'amicizia tutta spirituale tra Fratel Teodoreto e Fra Leopoldo furono interpretate e vissute da entrambi come occasioni provvidenziali per aiutarsi vicendevolmente nel servizio al Signore.

I due religiosi, tanto diversi per natura e formazione, s'incontrarono nella preghiera esprimendo una fecondità tra carismi diversi, ancora tutta da esplorare.

L'uno, tutto assorto a contemplare e a far contemplare l'"Amabilissimo Signore Gesù Crocifisso" adorato "con Maria SS. e tutti gli Angeli e i Beati del Cielo" nelle sue piaghe da cui sgorga la vita; l'altro, tutto dedito alla formazione integrale e all'educazione cristiana dei giovani tenendo ben fermi gli orientamenti programmatici del suo Fondatore, S. Giovanni Battista de La Salle il quale afferma:

"Voi dovete unire nell'assolvimento del vostro compito, lo zelo per il bene della Chiesa con quello del bene della società, della quale i vostri discepoli cominciano ad essere membri e lo devono essere sempre più perfettamente". ( Med. 160 )

"Voi siete chiamati nel vostro stato di vita ad adoprarvi per la santificazione dei vostri allievi". ( Med. 39 )

"Voi dovete impegnare i giovani a unire le loro azioni a quelle di Gesù Cristo". ( Med. 195 )

"Fate in modo che essi pensino spesso a Gesù, loro buono e unico maestro, che essi parlino spesso di Gesù, che essi non aspirino che a Gesù, e che essi non respirino che per Gesù". ( Med. 120 )

Nell'amicizia tra Fratel Teodoreto e Fra Leopoldo mi sembra molto significativo il parere del Padre Ceslao Pera O.P., giudice del processo diocesano informativo sull'eroicità delle virtù del francescano ( Prefaz. del Pera a "Il Segretario del Crocifisso" di Fratel Teodoreto ): "Il suo amore ardente a Gesù Crocifisso lo portò, per una certa connaturalità e simpatia divina, verso un umilissimo Frate Converso Francescano che da Gesù Crocifisso per uguale connaturalità e simpatia divina, proprie della carità, aveva imparato ad amare le anime redente da Lui col supremo sacrificio della Croce.

S'incontrarono così queste due anime elette e sorse non un rapporto tra un maestro ignorante e discepolo professore, perché ambedue sotto questo aspetto si muovono in un piano diverso, ma una relazione di santa comunione feconda di opere provvidenziali.

Su questo piano il rapporto da amico ad amico, converge verso una sintesi nuova di lavoro in perfetta armonia con le esigenze della Chiesa nella società contemporanea".

"Si potrebbe quasi dire che il serafico Fra Leopoldo e il cherubico Fratello Teodoreto sono i profeti dei tempi nuovi per la costruzione di una nuova sintesi alla quale questi porta il suo contributo di esperienza scolastico-pedagogica, quegli dette la sua parte di calore vivificante: ambedue avvolti dalla fiamma ardente verso le anime redente da Gesù Crocifisso".

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