Causa di beatificazione di Fr. Teodoreto

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Gli sviluppi dell'Unione Catechisti

Per la formazione dei membri dell'Unione il Fr. Teodoreto attinse largamente dagli insegnamenti di San Giovanni Battista de La Salle.

Egli partecipò ai membri dell'Unione lo spirito di fede e di zelo, l'impegno per l'orazione e l'ideale educativo e catechistico del suo Istituto.

Con ciò egli intese aiutare i Catechisti a conseguire i risultati, strettamente congiunti, di santificazione personale e di apostolato catechistico e sociale avvalendosi dei compiti e delle responsabilità proprie della vita laicale e secolare e come dall'interno della realtà storica e sociale.

Del resto nei passi ricavati dagli scritti di Fra Leopoldo e pubblicati nella biografia del Francescano scritta dal Fratello Teodoreto, risulta chiaramente come l'Unione, almeno nella sua espressione giovanile, venisse affidata e raccomandata alle cure dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Che l'Unione dovesse svilupparsi come frutto dell'albero secolare dell'Istituto lasalliano risulta dalle stesse esplicite affermazioni scritte dal Fratello Teodoreto pochi anni prima della sua morte.

Dopo aver constatato che "anche l'Istituto Secolare dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata si sviluppa con difficoltà", il Fratello Teodoreto prosegue: « Ritengo che uno dei fattori per ottenerne lo sviluppo è costituito dagli scritti del Fondatore.

Ma io non ho la capacità di lasciare ai Catechisti degli scritti che anche lontanamente abbiano un po' del valore di quelli lasciati da San Giovanni Battista de La Salle, che fu un genio.

Perciò in mancanza di scritti miei formativi, esorto caldamente tutti i Catechisti ad attingere più largamente alla dottrina di San Giovanni Battista de La Salle, considerandolo come il loro principale Maestro e continuando ad invocarlo fervidamente ed a fare un diligente studio dei suoi scritti, specialmente della " Raccolta dei trattatelli " e delle " Meditazioni ", ove si indica il modo di acquistare e conservare lo spirito di Fede e di Zelo ( che è anche lo spirito dei Catechisti ) come pure i mezzi per vivere la vita interiore e raggiungere una grande santità adatta al loro genere di vita »".

( Bollettino "L'Amore a Gesù Crocifisso", Anno XXXV, n.° 4-6 luglio – dicembre 1951 )

Il carattere lasalliano dell'Unione ebbe importanti riconoscimenti da parte dei massimi responsabili dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Ne ricordiamo due in particolare:

l'Attestato di affiliazione di tutti i membri "Congregati", cioè Consacrati dell'Unione dovuto al Superiore Generale Frère Junien Victor1 e

la Circolare n. 328 del 19 marzo 1948, inviata dal Superiore Generale Frère Athanase Emile a tutti i Fratelli e dedicata a "La pieuse Union de Jésus Crucifié et de Marie Immaculée".

L'Unione poco a poco, grazie pure alle proposte dell'Arcivescovo di Torino, Mons. Giuseppe Gamba, si evolse da "pia Unione" in un vero e proprio sodalizio per la pratica dei consigli evangelici nel mondo e per l'apostolato catechistico e sociale, sino a ricevere il riconoscimento come Istituto Secolare, poco dopo la promulgazione della Costituzione Apostolica " Provida Mater Ecclesiae" (1947).

L'Unione, in quanto "sodalizio", in quanto "Istituto" dovette acquisire tutta l'autonomia richiesta nel confronti dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ma non per separarsene dal carisma, dalla comunione spirituale, dalle finalità catechistiche.

Anzi dovette e deve curare di tradurre, in forza di un impegno liberamente assunto, la fedeltà alle sue origini, al dinamismo che la pose in essere al fine di concorrere a realizzare in stretta collaborazione con l'Istituto dei Fratelli la formazione e il sostegno per un laicato cattolico a servizio della Chiesa e della società.

L'Unione cioè dovette alimentarsi, traducendolo e sviluppandolo nelle varie condizioni della vita laicale e secolare il carisma a cui deve l'origine.

Un carisma che ha condotto il Fratello Teodoreto a comunicare con Fra Leopoldo per l'amore ardente a Gesù Crocifisso e che perciò gli ha consentito di ricevere dal Francescano, l'Adorazione a Gesù Crocifisso, di trasmetterla al suo Istituto e ai membri dell'Unione.

Un carisma che, fiorito nel cuore del Fratello Teodoreto, lo renderà pronto ad accettare l'azione costruttiva della carità per il mondo del lavoro e per la formazione al lavoro delle nuove generazioni.

Per questo egli sostenne la denominazione programmatica di "Casa di Carità Arti e Mestieri" prima per la nuova scuola professionale aperta dai Fratelli ( Istituto Arti e Mestieri ) e poi per quella dovuta all'iniziativa dei Catechisti ( Casa di Carità Arti e Mestieri ).

Il Fratello Teodoreto era pure convinto che l'Unione, almeno nella sua espressione giovanile, avrebbe dovuto sorgere presso ogni casa del suo Istituto.

Questo ordine di pensieri, incoraggiato dai consigli e dalle preghiere di Fra Leopoldo, venne anche confermato da espliciti interventi dei massimi Superiori dei Fratelli, anche mediante la Circolare 328 del 1949, diramata dall'allora Superiore Generale Athanase Emile.

Il Fratello Teodoreto scrisse la già citata biografia su Fra Leopoldo.2

Principalmente allo scopo di favorire al massimo la collaborazione tra l'Istituto dei Fratelli e l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso in vista del comune obiettivo della formazione e dell'aiuto per un laicato cattolico a servizio della Chiesa e della società.

Premeva al Fratello Teodoreto non solo di rendere testimonianza alla vita e alle opere di Fra Leopoldo, ma anche di fissare per iscritto gli accadimenti e i fatti che con l'aiuto di Fra Leopoldo potarono all'accettazione della "Adorazione a Gesù Crocifisso" da pare dei Fratelli e alla sua diffusione tramite l'Unione, alla fondazione dell'Unione, al sorgere dell'opera Casa di Carità Arti e Mestieri.

Fatti e accadimenti in cui il Fratello Teodoreto scorse come una benedizione, un provvidenziale aiuto per la fecondità apostolica del suo Istituto.

Il libro ricevette tutte le debite autorizzazioni ed approvazioni da parte dell'autorità ecclesiastica da parte dei Superiori sia lasalliani che francescani.

Anzi, la prima edizione ne ricevette il nulla osta da parte del Padre Ceslao Pera O.P. che successivamente accettò di buon grado di stendere la prefazione per la ristampa dell'opera.

Particolare di non poca importanza è che il Padre Pera, maestro in sacra teologia dell'Ordine domenicano, era uno studioso attento e appassionato delle santità fiorite in modo così evidente e straordinario nella Diocesi di Torino e in Piemonte nell'ultimo secolo.

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«… Connaissant la piété et le zèle que les Congrèganistes du très Saint Crucifix et de l'Immaculée Vierge Marie déploient pour la gloire du Divin Rédempteur: sachant leur ardent désir d'appartenir spirituellement à la Famille de Saint Jean Baptiste de La Salle. Dont il conservent, selon leur condition, les règlements tant pour leur santification personelle que pour leur Apostolat catéchistique auprès des enfants et des jeunes gens: Nous désirons donner à cette Oeuvre qui nous est chère une temoignage de notre particulière bienveillance.
En consequence, et par les présentes Lettres d'affiliation, nous rendons ses Congréganistes partecipants aux merites des Communions, Oraisons, Prières, Jeûnes travaux pour l'education chrétienne de la Jeunesse, et de toutes les autres bonnes Oeuvres qui, Dieu aidant, seront accomplies dans notre Institut » (21/11/1935).

2 I Edizione - 1944: "Il Servo di Dio Fra Leopoldo".
II Edizione - 1958: "Il Segretario del Crocifisso".
III Edizione - 1984: "Nell'intimità del Crocifisso" (ristampa)