Intervento al convegno delle associazioni

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Testimonianze

Testimonianze di Fratelli, riportate da Fr. Leone di Maria, Postulatore generale, in: "Fratel Teodoreto", ed. A e C, 1956, pp. 263-264

« In queste varie contraddizioni che, per venire dai propri domestici, sono le più sensibili al cuore, quale fu il comportamento di Fratel Teodoreto?

Cito tre sole testimonianze di per sé eloquenti ». ( Fratel Leone di Maria )

« Qualche anno fa si tentò, da pare dei Superiori, una fusione tra la GLAC ( Gioventù Lasalliana Azione Cattolica ) e l'Unione; la quale fusione pareva prendere l'aspetto di un assorbimento dell'Unione alle dipendenze della GLAC.

« Nell'assemblea dei Fratelli incaricati dell'Unione e dell'Azione Cattolica, provenienti dalle principali Comunità e tenuta al Collegio San Giuseppe di Torino, l'atmosfera si riscaldò, perché si voleva conservare all'Unione la fisionomia sua tipica.

Alla fine della discussione, prese la parola Fratel Teodoreto e dichiarò che "avendo i Superiori manifestato questo desiderio, a noi tocca sottometterci.

Penserà il Signore a salvaguardare la sua Opera". (Sono testuali parole). Io ne rimasi profondamente impressionato ». ( Fr. Dario Luigi ).

« Ebbi occasione più volte di parlare a Fratel Teodoreto dell'Unione del SS. Crocifisso che mi stava e mi sta tanto a cuore.

Sempre mi convinse che l'opera di Dio avrebbe trionfato senza imposizioni: il lavoro nostro doveva essere calmo, scevro da eccessiva esteriorità, ma profondamente religioso.

E su questa formazione spirituale insisteva continuamente.

« Quanta semplicità, quanta piena fiducia in Dio nelle conferenze che teneva agli Esercizi Spirituali all'Unione, e quanta umiltà!

Non entrò mai in polemica: esponeva quello che era convinto fosse desiderio di Dio e lasciava a Lui il trionfo dell'Opera sua.

« Anche dopo brillanti conferenze di altri oratori, la sua parola calma, priva d'ogni attrattiva umana, penetrava profondamente nell'anima, conquideva, ci rendeva buoni! ». ( Fr. Gustavo Luigi Furfaro ).

« Più d'una volta ebbi ad ammirare la pazienza di Fratel Teodoreto e il suo abbandono alla Provvidenza, di fronte alla diversa concezione che Fratel Giocondo e altri zelanti Fratelli avevano riguardo all'Unione-Azione Cattolica.

Non ebbe la gioia di vedere ben risolto questo problema che gli stava sommamente a cuore; pure, seppe custodire nel suo intimo la pena che provava, attendendo le indicazioni del Cielo ». ( Fr. Arcangelo ).

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