Cenacolo N° 66

"E subito ne uscì sangue ed acqua"

Ma che cosa rappresenta l'acqua?

Un giorno - era l'ultimo giorno della festa delle capanne - Gesù, levatosi in piedi, esclamò a gran voce: « Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me! ».

E l'evangelista commenta: « Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui » ( Gv 7,37-39 ).

L'acqua simboleggia dunque lo Spirito.

« Tre sono quelli che rendono testimonianza - si legge nella prima lettera di Giovanni in riferimento a questo episodio -: lo Spirito, l'acqua e il sangue » ( 1 Gv 5,7-8 ).

Queste tre cose non sono sullo stesso piano: l'acqua e il sangue furono ciò che si vide uscire dal costato, erano i segni, i sacramenti; lo Spirito era la realtà invisibile nascosta in essi e che agiva in essi.

Prima di questo momento, non c'era ancora lo Spirito nel mondo; ma ora che Gesù è morto per noi, purificandoci dai nostri peccati, lo Spirito aleggia di nuovo sulle acque, come agli albori della creazione ( cf Gen 1,2 ).

Dopo aver esclamato: « Tutto è compiuto », Gesù « emise lo spirito » ( Gv 19,30 ), cioè: diede l'ultimo respiro, morì, ma anche: effuse lo Spirito, lo Spirito Santo!

L'uno e l'altro significato è inteso dall'evangelista.

L'ultimo respiro di Gesù divenne il primo respiro della Chiesa!

È questo il coronamento di tutta l'opera della redenzione, il suo frutto più prezioso.

( Cfr. Il Potere della Croce di R. Cantalamessa )

La carità è la virtù più nobile in mancanza della quale siamo nulla

La mancanza di carità produce: gelosia, orgoglio, rabbia,crudeltà, sicurezza di se, suscettibilità, ostinazione, musoneria …

Salvando le proporzioni, questi sono gli ingredienti di un carattere amaro.

Dite voi se i peccati del corpo siano più condannabili che vivere in questi peccati dello spirito e imporli al prossimo?

Forse che Cristo medesimo non ha precisamente risposto a questa domanda quando disse: « Io vi dichiaro che i pubblicani e le meretrici entreranno prima di voi nel regno dei cieli »?

In verità non c'è posto in cielo per un tale atteggiamento.

Un tipo del genere non saprebbe far altro che rendere il paradiso insopportabile a tutti.

Pertanto se non « rinasce », non può, veramente non può entrare nel regno dei Cieli.

Infatti è assolutamente certo - e non dovete fraintendermi - che per entrare in Paradiso un uomo deve portarselo dentro.

Vedete dunque perché il carattere amaro è significativo, non tanto per quel che è in sé, ma per quello che rivela.

Ecco perché mi permetto di parlarne in termini così crudi.

( Cfr. La cosa più grande del mondo di E Drummond )

Da riflessioni sull'eternità

É chiaro, è ben più facile pensare alle offese ricevute.

Cerca di credere quando gli altri ti dicono che non avevano intenzione di offenderti!

Ti farà bene!

Meditazione sulle piaghe sanguinanti e trionfanti di Gesù, porte del cielo

Gesù Crocifisso: "Cosa vale la mia passione, se molti non mi vogliono più, mi negano e spingono altri a insultarmi e bestemmiarmi?

Non l'ho voluto io il flagello, ma sono gli uomini!".

"Sei ancor tu, mio Leopoldo, che mi vuoi bene e che mi fai compagnia!".

… "Vallo a segnare affinché quelli che leggeranno queste pagine s'invoglino a far la Santa Adorazione" ( Fra Leopoldo, Diario 12-X-1914 ).

Nell'Adorazione e nell'offerta delle Sante Piaghe si opererà il nostro rinnovamento interiore: "Ci ha salvati … mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo" ( 77 3,5s ).

Diffondiamo la devozione a Gesù Crocifisso e Risorto e meditiamo amorosamente sulle Sue sofferenze: allora il Padre ci avvolgerà con il Suo amore ( Gv 14,23: "Il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui …" ) e tutto ciò che domanderemo attraverso le Piaghe di Suo Figlio il Padre ce lo concederà ( Gv 15,16: "Io ho scelto voi … perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda" ).