Cenacolo N° 82

"Ha vinto il leone della tribù di Giuda"

Il grido: "Il leone di Giuda ha vinto", racchiude il principio stesso che dà forza e assolutezza alla storia: « È impossibile che non sia accaduto ciò che è accaduto - Impossibile est factum non esse quod factum est ».

Nessuno meglio del « principe di questo mondo » conosce la tremenda forza di questo principio che rappresenta, per la storia, quello che il principio di non-contraddizione rappresenta per la metafisica.

Non si potrà più tornare indietro a ciò che era prima.

Niente e nessuno al mondo, per quanto si sforzi, può far sì che non sia accaduto ciò che è accaduto e cioè che Gesù Cristo non sia morto e risorto, che gli uomini non siano redenti, la Chiesa fondata, i sacramenti istituiti, il regno di Dio instaurato.

« Ecco la pagina voltata che rischiara tutto, come quel grande foglio illustrato sul messale.

Eccola, risplendente e pitturata in rosso, la grande Pagina che separa i due Testamenti.

Tutte le porte si aprono in una volta, tutte le opposizioni si dissipano, tutte le contraddizioni si risolvono » ( P. Claudel ).

Anche noi abbiamo ascoltato più volte la lettura di Isaia 53 sull'agnello condotto al macello, ma non abbiamo avuto più bisogno di chiederci, come faceva il ministro della regina Candace, di chi parla il profeta.

Noi sappiamo ormai di chi parla, perché il libro è stato aperto.

( Cfr. Il Potere della Croce di R. Cantalamessa )

La carità è la virtù più nobile in mancanza della quale siamo nulla

La vita in pienezza

Ho detto che questa cosa è eterna.

Avete mai notato che san Giovanni associa continuamente la Carità e la fede con la vita eterna?

Chiunque si affida a Lui, cioè chiunque lo ama - poiché soltanto la fiducia è la strada che conduce all'amore - ha la vita eterna.

Il Vangelo offre all'uomo la vita.

Non offrite mai solo un sorso di Vangelo.

Non offrite solamente gioia o solamente pace o solamente riposo o solamente salvezza: dite a tutti che Cristo è venuto per dare agli uomini una vita più abbondante di quella che hanno, una vita prodiga di amore e perciò di salvezza per loro stessi e piena di possibilità per allietare e redimere l'umanità.

Solo allora il Vangelo può impossessarsi dell'uomo per intero corpo, anima e spirito e distribuire a ciascuna delle parti che compongono la sua natura, il suo compito e la sua ricompensa.

Molti dei messaggi correnti si rivolgono ad una sola parte della natura umana.

Offrono pace, non vita, fede non amore, riabilitazione non rigenerazione.

E gli uomini si distaccano presto da una simile religione perché in realtà essa non ha mai fatto presa su di loro.

La loro natura non ne era interamente permeata.

Non veniva loro offerta una corrente di vita più profonda né più lieta di quella vissuta fino allora.

Questo prova che solo un amore più grande può gareggiare con l'amore del mondo.

La vita eterna.

( Cfr. La cosa più grande del mondo di E Drummond )

Meditazione sulle piaghe sanguinanti e trionfanti di Gesù, porte del cielo

Gesù che parla: "Sebbene tu abbia a soffrire su questa terra, tu avrai il Paradiso in te stesso, perché lo sono sempre con te".

" … Voglio fare del tuo cuore una fornace ardente d'amore che non si spegne mai" ( Fra Leopoldo, Diario 22-VIII-1908 ).

Gesù: "Guarda, Leopoldo, d'amarmi tanto; e non voglio mica, perché non ti va tutto a genio, che tu venga meno al mio amore: nelle prosperità e nelle pene fa che il tuo Gesù sia sempre il centro del tuo cuore" ( Fra Leopoldo, Diario 5-X-1908 ).