Cenacolo N° 91
Figlio mio lascia che ti ami voglio il tuo cuore, Certo voglio col tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei … e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore.
Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un grido: " Gesù ti amo".
( Mons. Lebrum )
O Gesù, o Maria, voi siete la bontà, la santità per essenza, e Me, o mio Signore, lasciate sempre povero e misero come sono al presente?
"Ma possibile che tu non te ne accorgi?
Noi siamo sempre in te e tu non te ne accorgi? ": - Gesù Crocifisso.
"Te l'abbiamo già detto:la tua vita è spine e rose, spine e rose!" : - Maria SS.ma.
Poiché gli adoratori del Crocifisso Risorto sanno, come tutti, che la più grande sofferenza che si possa provare non è quella prodotta del dolore fisico o morale, anche grandissimi, ma dal sentirsi non amati e respinti.
Perché noi non provassimo questo grande dolore Gesù se l'è preso lui sulla croce al nostro posto.
Il dolore, nella condizione terrena, non risparmia nessuno.
Quando esso si presenta quelli che non hanno conosciuto l'amore del Signore, brancolano nel buio e nella disperazione pensando alla inutilità e alla distruzione della loro vita.
Essi non sanno che Dio li ama e che può donare loro una nuova vita perdonando e distruggendo i loro peccati se pentiti, glieli consegneranno.
Chi andrà a dare loro questo annuncio di speranza e di salvezza? … quelli che hanno conosciuto e sperimentato il suo amore.