Lauda Natalizia 2019  

Presepi e vaticini in ospedale per Irene, tra fantasia e realtà.

Gratitudine di lrene

lrene Moccia, ristabilitasi dall'infortunio per una caduta, che le ha comportato una lunga degenza, ringrazia le Amiche e gli Amici, specialmente del Centro Andrea, che l'hanno costantemente seguita con l'interessamento e la preghiera.

Data la coincidenza di date dell'evento con il tempo natalizio del 2019, Vito ha tratto, con un po' di fantasia, un accostamento tra l'operazione chirurgica e i presepi.

Ne riportiamo qualche verso, come segno di riconoscenza.

Irene, già operata, un presepio

intendeva le ferite praticatele,

devota ad invocare Gesù Bimbo

in quegli ultimi vespri di Natale,

con Elena e Luisa in preghiera.

Da varie ore Ella incardinava

ferri e chiodi fissati dai Chirurgi,

come rami lasciati dai pastori.

Tornavano i Pastori dal presepio

da poco allestito ad Irene al femore

da abili Chirurgi di ferree verghe:

qual male Le apportava un tale scambio

unendo ai suoi arti sbarre ignote?

 

 

E i tempi di degenza, poi di durata?

Pensieri laceranti della mente

pur leniti dall'eco delle nenie

nel mentre rincasavano i Pastori,

in gioia per il dolce annuncio

dell'avvenuta nascita del Bimbo.

Condividendo l'agape nuziale

nel cuore io rivivevo il suo patire,

ma pure la speranza di ripresa

da consolanti segni preannunciata:

implorando fortezza dallo Spirito,

nel ricordo di Amici ora già in Cielo,

traevo vigore nell'abbandono

alla paterna Volontà di Dio,

che sempre dona conforto e letizia.

Non c'è rosa senza spine