È Pentecoste

Chi ha sete venga a Me e beva …

Partiamo dalle sensazioni ed emozioni per poi tentare un ragionamento.

Come desiderare di bere se non si ha sete?

Sappiamo cosa significa avere sete?

Ripensiamo a qualche momento in cui o perché ci siamo affaticati o perché abbiamo fatto un lungo percorso e non abbiamo portato acqua o bibite dietro e non troviamo fontane o ristori …

Ecco un esempio di sete …

Ma se abbiamo fatto un intervento chirurgico importante e per alcuni non possiamo mangiare o bere, a parte le flebo, quando poi riprendiamo a bere, si che sentiamo il piacere dell'acqua e il desiderio si placa.

Parto da questa riflessione perché oggi, festa di Pentecoste, tutti coloro che vivono la Messa del Povero possono se vogliono entrare in scia di queste emozioni e sensazioni che credo abbiamo tutti provato.

Perché?

La Messa del Povero è sempre di più un'Opera che accoglie proprio tutti!

Sia tra i poveri che tra i Volontari.

Storicamente non si scheda e non ci sono barriere particolare per farne parte.

È un'opera viva che dà vita e soddisfazioni a tutti sotto l'aspetto materiale e spirituale.

E allora per tutti credenti e non, oggi, in particolare oggi, possiamo riflettere e nel silenzio dei nostri social, provare ad ascoltare quello che nel cuore lo Spirito ci suggerisce per noi, le nostre famiglie, i nostri cari, le persone che si rivolgono a noi ed anche per la Famiglia della Messa del Povero.

Come fare?

Basta avere sete, non importa essere cristiani praticanti, basta la semplicità di una creatura appena nata che con fiducia si rivolge alla mamma o al papà e chiede…

Attenzione, cibo, carezze …

Desideriamo questo?

Lo Spirito che è alla base della creazione ed è rapporto d'amore tra Gesù e Dio Padre non ha bisogno di tante parole.

Per Maria bastò un sì!

E per me …

E per te …

Che le persone che ci furono da esempio continuino a proteggere l'Opera e i Volontari e tutti noi nel rispetto, nella costanza, nell'umiltà e nella carità sappiamo dire il nostro Sì!