I stazione

Gesù in agonia nell'Orto degli Ulivi

Dal Vangelo secondo Marco 14,32-36

Gesù e i discepoli giunsero ad un podere chiamato Getsemani.

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.

E disse loro: " La mia anima è triste fino alla morte.

Restate qui e vegliate ".

Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora.

E diceva: " Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!

Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu ".

Meditazione

È l'ora in cui Gesù è più debole, eppure è l'ora in cui egli è più forte!

Conosceva l'orribile morte che gli stava davanti.

Vero uomo, ha sperimentato il momento della vita in cui l'uomo avverte la paura della morte, specialmente se la morte è causata dall'ingiustizia umana.

Ogni giorno viviamo sotto la minaccia della morte.

Spesso la ignoriamo.

Ma essa è lì, ci insidia e tutti ci attende.

Siamo pronti? Vorremmo evitarla, ma possiamo sopprimerla?

L'unico modo per non soccombere alla paura è ripetere: " Sia fatta la tua volontà ".

La fede in Dio ci conduce al coraggio dello spirito, la virtù oggi più necessaria.

Nell'opulenza del mondo scorgiamo la povertà dell'anima; il vuoto che ci circonda ci fa " sentire paura e angoscia ".

Il calice della sofferenza è ogni giorno sulla nostra mensa: il nostro calice o quello degli altri.

Noi lo ignoriamo, vogliamo evitarlo.

Ma quando, inevitabile, arriverà l'ora di bere il calice.

Saremo pronti a dire: " Sia fatta la tua volontà "?

Orazione

O Signore dei sofferenti, insieme con te siamo entrati nel giardino del Getsemani.

Partecipiamo alla tua agonia.

Mentre tu preghi " Abbà, Padre ", noi preghiamo te, nostro Signore e Salvatore: accogli le nostre suppliche, dona a noi la tua invincibile fede che tutto conquista, perché passiamo attraverso questa valle di morte senza temere la morte, sperando nella vita eterna.

Cambia l'amarezza del Getsemani nella dolcezza del giardino dell'Eden, nostra terra di nascita, fonte della nostra gioia.