Preghiera iniziale

"Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua" ( Mt 16,24 ).

Sera del Venerdì Santo.

Da venti secoli la Chiesa si riunisce in questa sera, per ricordare e rivivere gli eventi dell'ultima tappa del cammino terreno del Figlio di Dio.

Oggi, come ogni anno, la Chiesa che è in Roma si raccoglie al Colosseo, per seguire le orme di Gesù, il quale "portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota" ( Gv 19,17 ).

Ci troviamo qui, nella convinzione che la via crucis del Figlio di Dio non fu un semplice avvicinarsi al luogo del supplizio.

Crediamo che ogni passo del Condannato, ogni suo gesto e ogni sua parola, ed anche quanto hanno vissuto e compiuto coloro che hanno preso parte a questo dramma, ci parlano incessantemente.

Anche nel suo patire e morire Cristo ci svela la verità su Dio e sull'uomo.

In quest'anno giubilare vogliamo riflettere con particolare intensità sul contenuto di quell'evento, affinché esso parli con una forza nuova alle nostre menti e ai nostri cuori, e diventi fonte della grazia di un'autentica partecipazione.

Partecipare significa avere una parte.

Che cosa vuol dire avere una parte nella croce di Cristo?

Vuol dire sperimentare nello Spirito Santo l'amore che la croce di Cristo nasconde in sé.

Vuol dire riconoscere, alla luce di questo amore, la propria croce.

Vuol dire riprenderla sulle proprie spalle e, sempre in virtù di questo amore, camminare …

Camminare attraverso la vita, imitando colui che "si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio" ( Eb 12,2 ).

Preghiamo

Signore Gesù Cristo, colma i nostri cuori con la luce del tuo Spirito, affinché, seguendo te nel tuo ultimo cammino, conosciamo il prezzo della nostra redenzione e diventiamo degni di partecipare ai frutti della tua passione, morte e resurrezione.

Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.