I stazione

Gesù è condannato a morte

Dal Vangelo secondo Matteo 27,22-23.26

Cronista:Disse loro Pilato: Voce:« Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo? ».

C.Tutti gli risposero: V.« Sia crocifisso! ».

C.Ed egli aggiunse: V. « Ma che male ha fatto? ».

C.Essi allora urlarono: V.« Sia crocifisso! ».

C.Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.

Meditazione

Questa scena di condanna la conosciamo bene: è cronaca quotidiana!

Però una domanda ci brucia nell'anima: perché è possibile condannare Dio?

Perché Dio, che è Onnipotente, si presenta nella veste della debolezza?

Perché Dio si lascia aggredire dall'orgoglio e dalla prepotenza e dall'arroganza umana?

Perché Dio tace?

Il silenzio di Dio è il nostro tormento, è la nostra prova!

Ma è anche la purificazione della nostra fretta, è la terapia della nostra voglia di vendetta.

Il silenzio di Dio è la terra dove muore il nostro orgoglio e sboccia la fede vera, la fede umile, le fede che non pone domande a Dio, ma si consegna a Lui con la fiducia di un bimbo.

Preghiera

Signore, quanto è facile condannare!

Quanto è facile lanciare sassi: i sassi del giudizio e della calunnia, i sassi dell'indifferenza e dell'abbandono!

Signore, Tu hai scelto di stare dalla parte dei vinti, dalla parte degli umiliati e dei condannati. ( Mt 25,31-46 )

Aiutaci a non diventare mai carnefici dei fratelli indifesi, aiutaci a prendere coraggiosamente posizione per difendere i deboli, aiutaci a rifiutare l'acqua di Pilato perché non pulisce le mani ma le sporca di sangue innocente.