VII stazione

Gesù cade per la seconda volta

Gesù non dimostra la potenza, ma insegna la pazienza

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo. 1 Pt 2,21b-24

Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia.

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.

Meditazione

Gesù cade nuovamente sotto il peso della Croce.

Sul legno della nostra salvezza gravano non solo le infermità della natura umana, ma anche le avversità dell'esistenza.

Gesù ha portato il peso della persecuzione contro la Chiesa di ieri e di oggi, quella che uccide i cristiani in nome di un dio estraneo all'amore e quella che ne intacca la dignità con « labbra bugiarde e parole arroganti ».

Gesù ha portato il peso della persecuzione nei confronti di Pietro, quella contro la voce limpida della « verità che interroga e libera il cuore ».

Gesù con la sua Croce ha portato il peso della persecuzione contro i suoi servi e discepoli, contro coloro che rispondono con l'amore all'odio, con la mitezza alla violenza.

Gesù con la sua Croce ha portato il peso dell'esasperato « amore di sé che giunge al disprezzo di Dio » e calpesta il fratello.

Tutto ha portato volontariamente, tutto ha sofferto « con la sua pazienza, per dare un insegnamento alla nostra pazienza ».

Preghiera

Umile Gesù, nelle ingiustizie e avversità di questa vita noi non resistiamo nella pazienza.

Spesso invochiamo, quale segno della Tua potenza, di liberarci dal peso del legno della nostra croce.

Vieni, Spirito di Verità, insegnaci a camminare sull'esempio di Cristo per « attuare i suoi grandi precetti di pazienza con gli atteggiamenti del cuore »!