IV stazione |
Dal Vangelo secondo Giovanni 19,25
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Nella salita al Calvario Gesù scorge sua madre.
I loro sguardi si incrociano.
Si comprendono.
Maria sa chi è suo Figlio.
Sa da dove viene.
Sa qual è la sua missione.
Maria sa di essere sua madre; ma sa anche di essere sua figlia.
Lo vede soffrire, per tutti gli uomini, di ieri, oggi e domani.
E soffre anche lei.
Certamente, Gesù, Tu patisci di fare soffrire in quel modo Tua madre.
Ma la devi coinvolgere nella Tua divina e tremenda avventura.
È il piano di Dio, per la salvezza di tutta l'umanità.
Per tutti gli uomini e tutte le donne di questo mondo, ma in particolare per noi famiglie, l'incontro di Gesù con la madre, lì sulla via del Calvario, è un avvenimento vivissimo, sempre attuale.
Gesù si è privato della madre perché noi, ciascuno di noi – anche noi sposi – avessimo una madre sempre disponibile e presente.
A volte ce ne dimentichiamo, purtroppo.
Ma, quando ci ripensiamo, ci rendiamo conto che nella nostra vita di famiglia innumerevoli volte siamo ricorsi a lei.
Quanto ci è stata vicina nei momenti difficili!
Quante volte le abbiamo raccomandato i nostri figli, l'abbiamo supplicata di intervenire per la loro salute fisica e ancor più per una protezione morale!
E quante volte Maria ci ha ascoltato, ce la siamo sentita vicina a confortarci con il suo amore materno.
Nella via crucis di ogni famiglia, Maria è il modello del silenzio che, pur nel dolore più straziante, genera la vita nuova.